Nüwa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di 2.35.73.146 (discussione), riportata alla versione precedente di 91.254.154.125
Etichetta: Rollback
Il mito della creazione: correzione refuso
Riga 57:
La leggenda<ref>[[Taiping Yulan]], vol.78 "[[Fengsu Tongyi]]"</ref><ref>{{Cita libro|nome=David|cognome=Leeming|titolo=The Handy Mythology Answer Book|url=https://books.google.com/books?id=NH2DBwAAQBAJ|accesso=2016-03-09|data=2014-08-18|editore=Visible Ink Press|lingua=en|ISBN=9781578595211}}</ref> narra che Nüwa fosse presente agli albori del mondo, quando esso era un posto bellissimo pieno di piante e germogli in fiore. Tuttavia ella si sentiva sola e decise di creare gli animali per avere compagnia. Il primo giorno creò i polli, il secondo i cani, il terzo le pecore, il quarto i maiali, il quinto le mucche ed il sesto i cavalli. Tuttavia ella si sentiva ancora sola ed il settimo giorno prese in mano dell'argilla gialla, che iniziò a modellare a suo piacimento. Durante questo procedimento l'argilla prese vita ed ebbe origine il primo essere umano. Nüwa era talmente compiaciuta della sua creazione che decise di crearne a centinaia, mentre essi danzavano attorno a lei e alleviavano la sua solitudine. Il lavoro però era lungo e faticoso e ben presto Nüwa si stancò, quindi prese una corda intrisa d'argilla e la fece roteare fino a che il mondo fu ricoperto da grumi di fango. Secondo la leggenda i primi uomini modellati da Nüwa, quindi quelli prodotti con la terra gialla, per questo motivo divennero nobili, mentre per gli altri nati dal fango, era prevista una condizione sociale servile.<ref>{{Cita libro|nome=Lihui|cognome=Yang|nome2=Deming|cognome2=An|nome3=Jessica Anderson|cognome3=Turner|titolo=Handbook of Chinese Mythology|url=https://books.google.com/books?id=gGD5go6iCUYC|accesso=2016-03-09|data=2008-01-01|editore=Oxford University Press|lingua=en|pp=171-172|ISBN=9780195332636}}</ref><ref>[[Canti di Chu]](c. 340 - 278 BC), Cap. 3 "Chiedendo al Cielo" ("问天"),</ref>
 
Altre versioni del mito prevedono che dapprima la dea diede vita agli uomini neri, che furono però cotti un po' troppo, poi limitando eccessivamentieccessivamente i tempi di cottura sfornò gli uomini bianchi, ed infine finalmente i gialli.<ref>"Dizionario dei mostri", di Massimo Izzi, ediz. L'Airone, Roma, 1997, (alla pag.78)</ref> Inoltre mentre Nüwa attendeva che le figure da lei create si asciugassero, alcune furono colpite e sciolte dalla pioggia. In questo modo nacquero le malattie e le deformità.
 
=== Il mito dell'inondazione ===