National Portrait Gallery (Londra): differenze tra le versioni

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La significativa importanza che ricopre la ritrattistica nell'ambito della storia e della cultura britanniche spinse [[Philip Henry Stanhope]], [[Thomas Babington Macaulay]] e [[Thomas Carlyle]] a fondare nel [[1856]] quella che all'epoca era la più grande area espositiva per ritratti esistente, nonostante ancora oggi detenga questo primato insieme ad altre celebri gallerie del mondo.
 
L'iniziativa di creare una galleria nazionale che avesse l'intenzione di offrire al pubblico una vasta raccolta dei ritratti raffiguranti i maggiori esponenti della storia, della cultura e della scienza della [[Regno Unito|Gran Bretagna]] fu espressa per la prima volta dallo stesso fondatore Lord Stanhope già nel [[1842]]. Dopo una serie di vicissitudini, dopo essere entrato alla [[Camera dei Lord]], egli riuscì ad accattivarsi il consenso del [[parlamento]] e della [[Vittoria del Regno Unito|Regina Vittoria]] solo nel [[1856]] per l'ottenimento dei fondi necessari alla realizzazione del [[museo]]. Complessivamente il governo stanziò una somma iniziale di 20002.000 [[Sterlina britannica|sterline]], che consentì l'istituzione della [[Fondazione (ente)|fondazione]] il 2 dicembre [[1856]] presso degli alloggi temporanei al numero 29 di Great George Street. L'inaugurazione ufficiale avvenne il 15 gennaio [[1859]].
 
L'inadeguata sede iniziale, la crescita del numero delle opere esposte e l'aumento del numero dei visitatori (da 5.300 nel [[1859]] a 34.500 nel [[1869]]) contribuirono a favorire un trasferimento in strutture più ampie ed idonee della ''Royal Horticultural Society's'' in Exhibition Road a [[South Kengsinton]]. Ben presto, anche a causa di un incendio e dell'aumento dei visitatori (80.000 nel [[1877]]), la raccolta venne trasferita al Bethnal Green Museum, fino a quando, a causa della precarietà delle strutture e delle infiltrazioni di pioggia che deteriorarono alcune tele, si decise di costruire una sede permanente.