Controllo sociale: differenze tra le versioni

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* Il controllo ''formale'', o ''esterno'', è il controllo attuato dalle istituzioni, dalle norme penali e dalle sanzioni, ossia da agenti esterni che sorvegliano la condotta dell'individuo.
 
== Sanzione sociale e memoria ==
Per [[Pietro Rescigno]] "là dove l’ordinamento statuale rinuncia o sceglie di non giungere" proprio la censura pubblica può sostituire il vincolo giuridico imposto dalle norme di diritto positivo: grazie al precetto imposto dalla società può realizzarsi "un’originale vitalità del diritto, sia pure affidata a forme nuove rispetto alla concezione propria dei moderni; ed esso va completato, come si è detto, con la menzione delle autonomie collettive private a base non territoriale"<ref name="rescigno">{{Cita|Pietro Rescigno, 2009|p. 83}}.</ref>.
 
In questi casi l'esclusione o la riprovazione dei gruppi sociali o degli ambiti territoriali ben delimitati, può addirittura essere più efficace della sanzione giuridica (persino quella espressa nella forma della pena); accade in quelle realtà "che rispecchiano esigenze e moduli organizzativi legati ai luoghi, le autonomie collettive", che "possono essere una fonte di diritto di cui lo stato si avvale nella disciplina di particolari rapporti, o divenire il solo fattore produttivo di un regime vincolante"<ref name="rescigno" />.
 
Ma può accadere anche in contesti professionali particolarmente conchiusi: "lo strumento della sanzione sociale che risulta essere più efficace in un contesto socioeconomico maggiormente integrato, quale quello del distretto. Nell’ambiente distrettuale, infatti, l’«ostracismo dalla comunità» non ha solo effetti economici, la negazione di credito per i periodi futuri, ma ha connotati anche sociali risultando essere un forte disincentivo per comportamenti opportunistici da parte del debitore"<ref>{{Cita|Fabrizio Cafaggi, 2004|p. 466}}.</ref>. Per [https://www.upprivacy.org/un-caffe-con-upp-7/ Danilo Campanella], invece, il controllo sociale si costruisce con meccanismi composti e non soltanto con uno solo: è una condizione multifattoriale e multideterminata, in cui la memoria gioca un controllo fondamentale perchè, sempre secondo lo studioso, non è possibile determinare i pensieri e le azioni di un individuo se non minando la sua memoria, attraverso immagini continue, che ne impigriscano il ragionamento, incoraggiando la memoria a breve termine, utile per le professioni tecniche, e disincentivando la memoria a lungo termine, fondamentale per il pensiero critico, necessario alle professioni intellettuali, in particolare alla professione dello storico<ref>Danilo Campanella, “Dal cittadino al post-cittadino: il condizionamento della personalità e della memoria nella società di massa“, in Le voci di Sophia. Rivista di Filosofia e scienze umane, Agosto 2023, p. 38.</ref>.
 
== Note ==