Open source: differenze tra le versioni
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[[File:Screenshot_libreoffice_ita_5.2.png|thumb|upright=1.3|[[LibreOffice]], esempio tipico di [[software]] open source. Qui uno [[screenshot]] alla versione 5, anno 2016.]]
Con '''''open source''''' (in [[lingua italiana|italiano]] '''sorgente aperto'''), in [[informatica]], si indica un [[software]] [[Release (informatica)|distribuito]] sotto i termini di una [[licenza open source]], che ne concede lo studio, l'utilizzo, la modifica e la redistribuzione. Vedi anche [[Free and Open Source Software|FOSS]].
== Storia ==
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=== Studi e ricerche ===
OSPA (Open Studies for Public Administration) è un gruppo di lavoro dell'[http://www.concreta-mente.it Associazione Concreta-Mente] orientato a studiare il tema dell'innovazione organizzativa e tecnologica nella Pubblica Amministrazione. Integra competenze verticali di origine accademica e professionale con l'obiettivo di formulare proposte concrete e presentarle ai decisori istituzionali nel contesto di eventi pubblici. Il gruppo di lavoro OSPA organizza annualmente dal 2008 un convegno nel quale sono presentati e discussi con interlocutori di diverse estrazioni i risultati delle ricerche sull'innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Ad oggi ha coinvolto nelle sue attività: 6 Università e Centri di Ricerca Nazionali, più di 50 aziende del settore privato, oltre 250 Amministrazioni Pubbliche sia locali che centrali.
[https://web.archive.org/web/20150923210123/http://www.concreta-mente.it/images/opensource/concretamente_ospa08_callforideas_v07-cp.pdf OSPA 2008] è stato il primo momento in Italia di incontro e confronto tra PA, imprese e università sul tema dell'open source nelle Pubbliche Amministrazioni. L'iniziativa dei convegni OSPA è poi proseguita negli anni successivi.
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* un'analisi dell'approccio open source per favorire cooperazione applicativa, interoperabilità e riuso.
I lavori della Commissione, presieduta dal prof. Meo, si sono svolti essenzialmente in modalità on-line supportati dall'Osservatorio OSS del [[CNIPA]]. Si sono svolte anche attività di audizione, in particolare la Commissione ha supportato l'organizzazione del convegno [https://web.archive.org/web/20150923210123/http://www.concreta-mente.it/images/opensource/concretamente_ospa08_callforideas_v07-cp.pdf Open Source Open Ideas for Public Administration] - OSPA 2008 promosso dall'[http://www.concreta-mente.it Associazione Concreta-Mente]. Nell'aprile 2008 la Commissione ha prodotto una prima bozza di Relazione.<ref>[http://www.innovazionepa.gov.it/ministro/salastampa/notizie/1022.htm Archivio Notizie<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080505192553/http://www.innovazionepa.gov.it/ministro/salastampa/notizie/1022.htm |data=5 maggio 2008 }}</ref>
Nel 2007 il tema dell'open source è stato portato autorevolmente presso il Parlamento italiano. La commissione cultura della Camera ha ascoltato, nella forma di una ''audizione'', il prof. [[Arturo Di Corinto]], [[Richard Stallman]] e Bruce Perens<ref>{{Cita web |url=http://www.dicorinto.it/wp-content/uploads/2007/06/rassegna-stampa-rep-sw.pdf |titolo=Rassegna stampa |accesso=28 giugno 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110810224851/http://www.dicorinto.it/wp-content/uploads/2007/06/rassegna-stampa-rep-sw.pdf |urlmorto=sì }}</ref> in un'audizione ufficiale dalla commissione cultura della Camera dei deputati. Anche il convegno ''Condividi la conoscenza'' (organizzato in più edizioni) ha tentato di allargare la base di adesione del mondo accademico sull'''open source'' e sull'Open content con l'obiettivo di fare ascoltare la propria voce anche dal mondo politico.
==Direttiva Cyber Resilience Act==
Nel 2023 la bozza della direttiva UE ''[[Cyber Resilience Act]]'' è stata definita da alcuni operatori del settore come pet esempio Linux Foundation "dissuasiva" nei confronti dei programmatori e metterebbe a rischio la programmazione dei software open source perché trasferisce in capo ai programmatori la responsabilità di eventuali vulnerabilità informatiche.<ref>{{cita web|url=https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEcTDEJD|titolo=Perché il Cyber Resilience Act preoccupa chi sviluppa software open source?
== Note ==
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