Libro di Ester: differenze tra le versioni

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Nella Bibbia cattolica, per distinguere la versione greca da quella ebraica, i versetti tratti dalla settanta sono tutti numerati da una lettera in apice in progressione:
 
* 17 versetti (dal 1a al 1r) prima del versetto {{Passo biblico|Est|1,1|libro=no}}
* 7 versetti (dal 13a al 13g) dopo il versetto {{Passo biblico|Est|3,13|libro=no}}
* 1 versetto (8a) dopo il versetto {{Passo biblico|Est|4,8|libro=no}}
* 24 versetti (dal 17a al 17z) dopo il versetto {{Passo biblico|Est|4,17|libro=no}}
* 6 versetti (dal 1a al 1f) dopo il versetto {{Passo biblico|Est|5,1|libro=no}}
* 2 versetti (dal 2a al 2b) dopo il versetto {{Passo biblico|Est|5,2|libro=no}}
* 21 versetti (dal 12a al 12v) dopo il versetto {{Passo biblico|Est|8,12|libro=no}}
* 1 versetto (19a) dopo il versetto {{Passo biblico|Est|9,19|libro=no}}
* 11 versetti (dal 3a al 3l) dopo il versetto {{Passo biblico|Est|10,3|libro=no}}
 
Le [[Chiesa ortodossa orientale|chiese ortodosse orientali]] usano la versione dei Settanta del testo, come per tutto l'Antico testamento.
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Per i Giudei si avvicina uno dei momenti peggiori della loro storia, giacché Aman, il perfido consigliere del re, di stirpe [[Agaghiti|Agaghita]], odia Mardocheo per il fatto che non vuole prostrarsi a lui né rendergli omaggio, e nel terzo capitolo del libro concepisce un piano mostruoso: adoperando il sigillo imperiale che il sovrano gli ha affidato, firma un editto che ordina lo sterminio totale di tutti i Giudei che si trovino all'interno del regno di Assuero.
 
Nel quarto capitolo, Mardocheo viene a sapere del complotto, si straccia le vesti e si lamenta con alte grida. Passato il momento della disperazione, tuttavia, chiede ad Ester, la giudea di più alto grado in tutto l'impero, di intercedere presso il sovrano affinché ritiri l'editto. Ma nessuno, pena la morte, può presentarsi al re senza prima essere convocato (l'usanza registrata in {{Passo biblico|Est|4,11|libro=no}} non è un'invenzione biblica, anche se appare improbabile che venisse applicata anche alla sposa reale). Allora Ester, dopo aver chiesto a Mardocheo che tutti i Giudei digiunino per lei per tre giorni, si veste a lutto e prega il suo Dio di venirle in soccorso; la lunghissima preghiera è riportata nel testo greco, e insiste sul peccato commesso da Israele, che avrebbe scatenato la giusta punizione divina.
 
Alla fine, nel capitolo quinto, Ester si presenta ad Assuero in tutta la sua bellezza. Il re, abbagliato, la tocca con lo scettro d'oro e le salva la vita; ella così può presentare la sua richiesta, che consiste in un invito a cena nei suoi appartamenti con il ministro Aman. Aman nel frattempo, con l'appoggio di amici e della moglie Zeres fa già innalzare il patibolo su cui spera di far impiccare Mardocheo il giorno successivo.
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La parola ebraica "Assuero" è per lo più fatta derivare plausibilmente dal persiano ''Khshayarsha'', all'origine del greco ''Xerxes''. Pertanto la maggior parte di coloro che vedono un racconto storico nel ''Libro di Ester'', riconoscono in Assuero il re persiano [[Serse I]], figlio di [[Dario I]], che regnò dal [[486]] al [[465 a.C.]], anno in cui fu eliminato da una congiura. Gli storiografi lo ricordano soprattutto per le dure sconfitte che subì a [[Battaglia di Salamina|Salamina]] e a [[Platea|Battaglia di Platea]] dai Greci durante le [[guerre persiane]]. Lo storico greco [[Erodoto]] riporta che Serse cercò il proprio [[harem]] dopo essere stato sconfitto durante le Guerre persiane.
 
L'impero su cui egli regna si estende, secondo il ''Libro di Ester'' {{Passo biblico|Est|1,18-19|libro=no}}, dall'[[India]] all'[[Etiopia]], ed è suddiviso in centoventisette province. Da notare che [[Erodoto]] enumera venti satrapie, ma è possibile che le province fossero suddivisioni territoriali più limitate rispetto alle satrapie. In ''Ester'' {{Passo biblico|Est|8,13|libro=no}} si accenna all'efficiente sistema posseduto dai Persiani per trasmettere dispacci, cioè un sistema viario efficientissimo, percorso da corrieri a cavallo dalla velocità proverbiale. Nel versetto {{Passo biblico|Est|10,1|libro=no}} si dice che Assuero «''impose un tributo al continente e alle isole del mare''», o secondo altre traduzioni, «''i lavori forzati''»; questo potrebbe riferirsi al fatto che Serse completò molti dei lavori di costruzioni iniziati dal padre nella città di Persepoli.
 
Erodoto non fa cenno in particolare ad alcuna [[Concubinato|concubina]] di Serse con l'eccezione dell'autoritaria regina [[Amestris|Amestri]], figlia di uno dei suoi generali, Otane ([[Ctesia]] comunque fa riferimento ad un suocero e generale di Serse di nome Onafa). Amestri è stata spesso identificata con Vasti da coloro che difendono la lettura storica. Comunque l'identificazione è problematica - Amestri è rimasta sempre una figura di potere anche durante il regno di suo figlio, [[Artaserse I]], mentre di Vasti viene narrato l'allontanamento dalla corte nella prima parte del regno di Assuero. Inoltre, sono stati condotti tentativi alternativi di identificarla con Ester, benché il padre di Ester sia un ebreo di nome Abicàil e lei viene ritratta solo come una delle numerose concubine dell'harem di Assuero.
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==== Ciassare ====
Basandosi sul presupposto che l'Assuero del ''[[Libro di Tobia]]'' sia lo stesso del ''Libro di Ester'', alcuni lo hanno identificato con l'alleato di [[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]] [[Ciassare]] (che regnò dal [[625 a.C.|625]] al [[585 a.C.]]). In certi manoscritti del ''Libro di Tobia'' il primo è chiamato ''Achiachar'', che come il greco ''Ciassare'' si ritiene derivi dal persiano ''Akhuwakhshatra''. A seconda dell'interpretazione che si dà dei passo del ''Libro di Ester'' {{Passo biblico|Est|2,5-6|libro=no}}, Mardocheo o il suo bisnonno Kish era stato deportato da [[Gerusalemme]] con [[Ieconia]] da Nabucodonosor, nel [[597 a.C.]]. La prima interpretazione sarebbe coerente con l'identificazione di Assuero con Ciassare. Sono state proposte anche identificazioni con altri monarchi persiani.
 
=== Storicità di Mardocheo ===
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=== Persia e Macedonia ===
Nella versione greca dei LXX il testo presenta una curiosa variante, con interessanti implicazioni storiche. Infatti il ''Libro di Ester'' della LXX presenta nel versetto {{Passo biblico|Est|9,24|libro=no}} Aman non più come agaghita, e quindi come amalecita ([[Agag]] era il re degli [[Amaleciti]], la prima tribù ad attaccare il nascente popolo di Israele, catturato da [[Saul]], beniaminita come Mardocheo, e ucciso da [[Samuele (profeta)|Samuele]]), bensì come [[macedoni|macedone]]. Il malvagio progetto di Aman è ricondotto insomma non a un odio personale o tribale (Amalek contro [[Israele]]), bensì addirittura politico.
 
I rapporti tra Persia ed Ellade furono sempre molto difficili, fino alla conquista dell'impero persiano operata da [[Alessandro Magno]]: Aman allora avrebbe agito non solo per odio verso Mardocheo, ma anche perché nemico del re.
Questo argomento si basa, comunque, sulla versione greca del libro di Ester e non è applicabile al testo masoretico, in cui Aman è sempre considerato un agaghita (Ester {{Passo biblico|Est|3,1|libro=no}}; {{Passo biblico|Est|3,10|libro=no}}).
 
== Interpretazioni ==