Dnipro: differenze tra le versioni

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I primi insediamenti nell'area risalgono a 150.000 anni fa, vi sono stati ritrovamenti di quest'epoca sull'isola Monastyrs'kyj, il popolamento dell'area aumentò dopo l'[[Glaciazione Würm|ultima glaciazione]] e tra il 3500 e il 2700 a.C. vi si insediarono le prime popolazioni di coltivatori. Nel [[I secolo]] giunsero nell'area le prime tribù [[slavi|slave]]. Le rocce dell'isola Monastyrs'kyj illustrano e confermano il loro primo viaggio dal fiume [[Dnepr]] al [[Mar Nero]]. Su quest'isola nel [[IX secolo]] fu fondato un monastero da un monaco bizantino (il nome attuale dell'isola significa ''del monastero''), il monastero resistette fino al 1240 e venne in seguito distrutto dai [[Tatari]]. Il fiume Dnepr rappresentò per lungo tempo un confine fra popolazione, sulle sue rive vi furono frequenti battaglie tra i nomadi asiatici e slavi. Questa situazione continuò fino al [[XV secolo]] quando apparì un'altra forza, i [[cosacchi]] provenienti dall'area di [[Zaporižžja]] ("oltre le rapide"), una provincia a sud di [[Prydniprovye]].
 
La storia della città di Dnipro ebbe inizio in seguito all'espansione dell'[[Impero russo]] nei territori dell'attuale Ucraina a seguito della vittoria nella [[guerraGuerra russo -turca (1768-1774)|guerra contro i turchi]] e del [[trattato di Küçük Kaynarca]] del [[1774]]. Un primo insediamento di nome ''Ekaterinoslav'', ("la gloria di Caterina") in onore di [[Caterina II]], fu fondato nel 1777 a monte della confluenza del fiume Samara nel Dnepr per volontà del governatore di Azov Vasilij Cherthov su ordine del Principe [[Grigorij Aleksandrovič Potëmkin]], governatore della [[Governatorato della Nuova Russia|Nuova Russia]]. Questo villaggio, oggi chiamato [[Novomoskovs'k]], non riuscì tuttavia a svilupparsi a causa della sua posizione esposta alle alluvioni primaverili. Un atto ufficiale di Caterina II del 20 gennaio [[1784]] sancì la nascita della nuova Ekaterinoslav, posta sulla sponda destra del Dnepr, nei pressi dell'antico insediamento cosacco di ''Polovytsia''. Il 20 maggio 1787 il nuovo insediamento fu proclamato capoluogo dell'omonimo vicereame. Vennero poi chiamati per volontà di Potëmkin alcuni illustri architetti russi per poter dotare Ekaterinoslav di nuove e moderne infrastrutture e costruzioni. La morte del Principe e di Caterina II, insieme allo scoppio di un [[Guerra russo-turca (1787-1792)|nuovo conflitto con gli Ottomani]] e la carenza di manodopera fecero tuttavia naufragare l'ambizioso futuro della città.
 
Nel 1794 aprì ad Ekaterinoslav la prima manifattura tessile. Dal 1797 al 1802 la città fu ribattezzata Novorossyisk per volontà dello zar [[Paolo I di Russia|Paolo I]] e proclamata capitale del [[governatorato della Nuova Russia]]. Dal 1820 al 1925 fu capoluogo della [[Gubernija di Ekaterinoslav]]. Per tutta la prima metà del [[XIX secolo]] la città rimase un centro agro-industriale di modeste dimensioni. La scoperta di grandi giacimenti di carbone a Juzovka (l'attuale [[Donec'k]]), di ferro a [[Kryvyj Rih]] e di [[manganese]] a [[Nikopol']] diede l'impulso a costruire una ferrovia che collegasse le località minerarie. Ekaterinoslav divenne il punto di passaggio sul Dnepr della nuova tratta ferroviaria, aperta al transito nel 1884, e di conseguenza la sua importanza strategica crebbe enormemente. Da piccolo centro di provincia la città divenne in pochi decenni un grande centro industriale e commerciale con nuovi quartieri operai sorti ai margini della città. Nel 1897 fu inaugurata la rete tranviaria elettrica urbana.