URSS W6 OSOAVIAKHIM: differenze tra le versioni

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Nel febbraio del [[1938]] un gruppo di esploratori [[artide|artici]] sovietici fu sorpreso dai movimenti dei ghiacci, rimanendo intrappolato sulla [[banchisa]] alla deriva prima di poter raggiungere la [[Groenlandia]].
Al dirigibile W6 venne affidato il compito di localizzare gli esploratori. L'operazione sarebbe partita dalla città di [[Murmansk]]. Il volo di trasferimento da Mosca a Murmansk sarebbe servito anche per testare il comportamento dell'aeronave in un clima artico.
 
Durante il volo di trasferimento, alle 16:45 del 5 febbraio il dirigibile collise con il [[monte Neblo]] ("Небло") vicino [[Kandalakša]] ad un'altitudine di 324 m. Delle 19 persone a bordo del URSS W6 16 perirono nell'incidente e 3 rimasero ferite.
La versione ufficiale dell'incidente riporta che la mappa utilizzata ("''pre-rivoluzionaria''") era errata, abbassando i luoghi della disgrazia di 30 m rispetto al livello del mare. Una versione non ufficiale afferma invece che all'equipaggio fu detto di diffidare delle vecchie mappe; a causa delle scarsa visibilità il comandante Nikolai Gudovantsev ordinò di far salire il dirigibile fino a 800 m di quota, ma il [[comandante in seconda]] Iwan Pankow impiegò molto tempo per effettuare la manovra, probabilmente per paura di perdere l'orientamento a causa della mancanza di visibilità. Quindi il dirigibile giunse in prossimità del monte ancora alla quota di 300 m.
 
I dirigibilisti del URSS W6 "OSOAVIAKHIM" sono seppelliti nel [[cimitero di Nowodewichi]] a Mosca. I ricercatori rimasti bloccati sulla banchisa furono comunque soccorsi dai [[rompighiaccio]].