Dado (gioco): differenze tra le versioni
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{{Citazione|Il dado è tratto.|[[Gaio Giulio Cesare]], in ''De vita Caesarum'' di [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]]|Alea iacta est.|lingua=la}}
Il fatto che i dadi sono stati usati in tutto l'Oriente da tempo immemorabile è stato provato dai ritrovamenti in antiche tombe, che paiono indicare chiaramente una loro origine [[Asia]]tica.<ref>{{Cita libro|curatore=Julian Reade|titolo=The Indian Ocean in antiquity|url=http://books.google.it/books?id=6xhuAAAAMAAJ&q=The+Indian+Ocean+in+Antiquity&dq=The+Indian+Ocean+in+Antiquity&hl=en&sa=X&ei=Ha_rULPFDMiFtAaFsoBQ&ved=0CDIQ6AEwAA|data=1996|editore=Kegan Paul International in association with the British Museum|città=Londra|isbn=978-0-7103-0435-3|autore=Gregory Possehl|capitolo=Meluhha|pp=133-208}}</ref> Il gioco dei dadi viene citato nei [[Rig-veda]], nell'[[Atharvaveda]] e nella [[lista di giochi di Buddha]].<ref>Una lista di giochi risalente al [[V secolo a.C.|V]] o [[VI secolo a.C.]] attribuita a [[Gautama Buddha]], che indicava quali giochi non avrebbe giocato. Compare nel ''[[Brahmajāla Sutta]]'', nel ''[[Vinaya Pitaka]]'' e in altre opere buddiste dell'epoca, ed è ritenuta la più antica lista di giochi esistente.</ref> I dadi hanno un ruolo importante nel [[poema epico]] del ''[[Mahābhārata]]'' dove [[Yudhisthira]] gioca a dadi contro [[Kaurava]] per il possesso del regno di [[Hastinapur]] facendo scoppiare una guerra.
I dadi si sono probabilmente evoluti dall'uso degli [[aliossi]] creati con gli [[Astragalo (anatomia)|astragali]], ossi del tarso che negli [[ungulati]] sono di forma approssimativamente [[Tetraedro|tetraedica]]. È praticamente impossibile rintracciare lo sviluppo dei dadi separatamente da quello degli astragali dato che gli scrittori antichi usano il termine intercambiabilmente, ma è comunque certo che entrambi sono stati usati in tempi antecedenti le prime registrazioni scritte. Nella sua forma primitiva l'astragalo era essenzialmente un gioco di abilità giocato da donne e bambini. In una forma derivata dell'astragalo alle quattro facce dell'osso venivano dati valori diversi e venivano usate come nei dadi moderni. I giochi d'azzardo con tre o qualche volta due dadi erano una forma di divertimento nella [[Grecia]] antica, specialmente tra le classi superiori ed era un accompagnamento quasi immancabile dei banchetti.
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{{Citazione|Seduto a questa tavola ornata di belle pietre muoverai l'amabile gioco del lancio sonoro dei dadi. Ma se vincerai non ti fare superbo, oppure, se superato da altri non ti addolorare rimproverando il tuo lancio da pochi punti. Ché nelle piccole cose si fa manifesto il carattere dell'uomo e il dado annuncia quanto profondamente sia radicata la saggezza.|Agazia Scolastico, ''Epigrammi'', 58}}
Secoli dopo, durante il [[Medioevo]] il gioco dei dadi divenne un passatempo comune dei cavalieri ed esistevano sia scuole sia corporazioni di gioco ai dadi. Dopo la caduta del [[feudalesimo]] i famosi mercenari tedeschi [[lanzichenecchi]] si guadagnarono la fama di maggiori scommettitori della loro epoca. Molti dei dadi di questo periodo furono curiosamente intagliati nell'immagine di uomini e bestie. In [[Francia]] sia dame sia cavalieri giocavano ai dadi. Questo perdurò per molte legislazioni, inclusa un'interdizione da parte di [[Luigi IX di Francia]] (San Luigi) nel [[1254]] e nel [[1256]]. Nella [[Divina Commedia]] [[Dante Alighieri|Dante]] menziona il [[Zara (gioco)|gioco della zara]], che si giocava con tre dadi.<ref>{{Cita|Angiolino e Sidoti 2010|pp. 1167}}.</ref>.
In [[Giappone]], [[Cina]], [[Corea]], [[India]] e in altri paesi asiatici i dadi sono sempre stati popolari e lo sono tuttora. I segni sui pezzi del domino cinese si sono evoluti a partire dai segni sulle facce di due dadi affiancati (presi nelle loro varie combinazioni).
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Come indicato le facce sulla maggior parte dei dadi sono marcate usando una serie continua di numeri che inizia da uno (o zero) espressa con numeri o punti. Alcune comuni eccezioni includono:
* dadi colorati (cioè con i colori delle pedine usate in un gioco)
* dadi da [[poker]], con i seguenti simboli (simili a quelli usati nelle normali [[carte da gioco]]):
** Nove (di fiori o di picche; nero)
** Dieci (di quadri; rosso)
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