Farisei: differenze tra le versioni

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"<sup>33</sup> All'udire queste cose essi si irritarono e volevano metterli a morte. <sup>34</sup> Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato presso tutto il popolo. Dato ordine di far uscire per un momento gli accusati, <sup>35</sup> disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. <sup>36</sup> Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. <sup>37</sup> Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. <sup>38</sup> Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; <sup>39</sup> ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!»"</ref> Esistono vari riferimenti nel [[Nuovo Testamento]] a [[Paolo di Tarso]] come fariseo prima della sua conversione al [[cristianesimo]]<ref name="ReferenceB"/>
 
Il Nuovo Testamento – particolarmente i [[Vangeli sinottici]] – soprattutto presenta la dirigenza dei farisei come ossessionata da regole artificiali (in particolare in materia di purezza), mentre Gesù è più interessato all'amore di Dio; i farisei disprezzano i peccatori mentre Gesù li cerca. (Il Vangelo di Giovanni, che è l'unico vangelo in cui è menzionato Nicodemo, in particolare ritrae la setta come divisa e disposta a discutere). A causa delle frequenti rappresentazioni nel Nuovo Testamento dei farisei come [[legalismo|attaccati alle regole]] e boriosi, la parola "fariseo" (e suoi derivati) è entrata in uso quasi comune a descrivere una persona ipocrita e arrogante, che pone la lettera della legge prima dello spirito. Ad oggi quindi il termine ''fariseo'' nel linguaggio parlato non denota più un membro della setta religiosa ebraica, ma piuttosto una persona falsa, cattedratica, che guarda più alla forma delle proprie azioni e di quelle degli altri piuttosto che alla loro sostanza<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/F/fariseo.shtml Fariseo] Dizionario Italiano - Corriere della Sera</ref><ref>{{en}} [https://www.thefreedictionary.com/pharisee "pharisee- definition of pharisee"] su ''TheFreeDictionary.com''</ref>. La connotazione fortemente negativa del termine deriva principalmente dal fatto che [[Gesù]] usava spesso rimproverare i farisei e inveire contro il loro comportamento usurario (sebbene Gesù fosse anche stato ospitato a pranzare da uno di loro<ref>[[Vangelo di Luca]] {{Cita passo biblico|Lc7,36-50}}</ref>), in quanto essi si consideravano essere i "maestri della [[legge mosaica|Legge]]"; in secondo luogo, ciò deriva anche dalle lotte interne di gruppi e sette giudaiche esistite in contemporanea con quella dei farisei (tra cui i [[Giudeo-Cristianesimo|giudeo-cristiani]]) e che sarebbero state soppresse solo dopo la [[Terza guerra giudaica|rivolta di Bar Kokheba]].<ref>{{cita libro | autore= | titolo=Fariseo | editore=Treccani.it | url=http://www.treccani.it/vocabolario/fariseo/# | accesso=10 marzo 2014 | citazione= '''fariṡèo''' s. m. [dal lat. tardo ''pharisaeus'', gr. ϕαρισαῖος, dall'aramaico ''Pĕrīshayyā'', che significa propr. «separato»] – 1). Membro di una setta religiosa e politica ebraica, sorta nel II secolo a. C. e dominante fra i partiti del [[giudaismo]] negli ultimi tempi dell'età precristiana, contraria ad ogni influsso straniero sulla [[Halakhah|legge]], di cui predicava una rigorosa osservanza; la setta fu condannata da [[Gesù]] e dal [[origini del cristianesimo|cristianesimo primitivo]] per il suo eccessivo formalismo, ma bisogna riconoscere il merito ch'essa ebbe nell'aver affrontato lo studio dei testi e della tradizione biblica e di aver così trasmesso all'umanità un grande patrimonio culturale, che nella [[Bibbia]] ha il suo fondamento. 2). fig. Uomo falso, ipocrita, che guarda più alla forma che alla sostanza delle azioni (sign. derivato dalle invettive di Gesù contro i farisei, soprattutto in ''Matteo'' 23, 13 e 23, 27, e frutto anche delle aspre polemiche interne tra gruppi dell'ebraismo del tempo): ''Lo principe d'i novi Farisei'' ([[Dante]], con riferimento a [[Bonifacio VIII]]); ''viso da f.''; ''un agire da fariseo''. Con questo sign., può essere usato anche al femm.: ''è una farisea; si comporta da farisea.''}}</ref> Gli ebrei di oggi, che sono fedeli all'[[rabbinismo|ebraismo farisaico]], tipicamente lo trovano insultante e alcuni considerano l'uso della parola come [[antisemitismo|antisemita]].<ref>Michael Cook, [http://books.google.co.uk/books/about/Modern_Jews_Engage_the_New_Testament.html?id=LO1_PayaqHUC&redir_esc=y ''Modern Jews Engage the New Testament: Enhancing Jewish Well-being in a Christian Environment''], Jewish Lights Pub., 2008, p. 279.</ref>
 
Alcuni hanno ipotizzato che Gesù stesso fosse un fariseo e che i suoi argomenti coi farisei erano un segno di inclusione piuttosto che di fondamentale conflitto (il dibattito e la disputa erano modalità narrative dominanti usate nel Talmud come ricerca della verità e non necessariamente un segno di opposizione o ostilità).<ref>Hyam Maccoby, ''The Mythmaker. Paul and the Invention of Christianity'', Barnes & Noble Publishing, 1998, pp. 19-44.</ref> L'enfasi di Gesù ad amare il prossimo (si veda [[Comandamento dell'amore]]), per esempio, fa eco all'insegnamento della [[Hilelismo|scuola di Hillel]]. Le opinioni di Gesù sul divorzio ({{passo biblico|Matteo|5}}), tuttavia, sono più vicine a quelle della [[Shammai|scuola di Shammai]], un altro fariseo.<ref name="Gow">David Gowler, [http://books.google.co.uk/books/about/Host_Guest_Enemy_and_Friend.html?id=70VeNAAACAAJ&redir_esc=y ''Host, Guest, Enemy, and Friend: Portraits of the Pharisees in Luke and Acts''], Wipf & Stock, 2008, pp. 211-237.</ref>