Morto Troisi, viva Troisi!: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i.) #IABot (v2.0.9.3 |
|||
Riga 26:
==Trama==
Un'edizione straordinaria del [[telegiornale]] annuncia la morte dell'attore e comico napoletano Massimo Troisi. Nella camera ardente, il defunto riceve l'estremo saluto di numerosi personaggi reali o immaginari noti al grande pubblico, in ordine di apparizione: [[Gianni Boncompagni]], [[Rosanna Vaudetti]], [[Fabrizio Zampa]], [[Nadia Cassini]], [[
In particolare, è il personaggio interpretato da Benigni che, nascosto dietro ad un finestrone con vetro opaco, confidando nell'anonimato si scaglia pesantemente contro i presunti eccessi di Massimo. Quando il vetro si frantuma, Benigni si vede scoperto e abbandona pavidamente la scena. Personaggio chiave del reportage sembrerebbe essere Lello Arena, il quale, in veste di [[angelo custode]] del defunto, è ripetutamente incalzato dallo speaker che gli rinfaccia: «Lei avrebbe potuto fare qualcosa...!». Spazientito, l'angelo non riesce a far funzionare le ali per sottrarsi all'intervista, e replica con difficoltà alle domande, sostenendo a più riprese che «Non si poteva fa' niente...» e che, nonostante i suoi accorati appelli, Troisi continuava a passare il tempo sempre nel solito modo, ovvero «Se stava a sderena', co' tutti 'i sbrucellati!».
| |||