Busalla: differenze tra le versioni

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=== Percorso storico ===
[[File:Busalla-ponte vecchio2.jpg|thumb|left|Il ponte vecchio presso l'abitato busallese]]
[[File:Marcello Baschenis, ex voto, bimba Busalla, 1886.jpg|thumb|Un [[ex voto]] di [[Marcello Baschenis]] raffigura uno scorcio di Busalla nel 1886, si nota già la presenza di un lampione dell'[[illuminazione a gas]] e quella che appare una [[Fontanella (architettura)|fontanella pubblica]].|sinistra]]
[[File:Busalla, Panorama Ed. P.V.A., inizio 1900, colorizzata.jpg 2|thumb|Il panorama di Busalla afra la fine dell'Ottocento e l'inizio del XX secoloNovecento, quando la raffineria non era ancora presente sulla sponda destra dello Scrivia]]
[[File:Marcello Baschenis, ex voto, bimba Busalla, 1886.jpg|thumb|Un [[ex voto]] di [[Marcello Baschenis]] raffigura uno scorcio di Busalla nel 1886, si nota già la presenza di un lampione dell'[[illuminazione a gas]] e quella che appare una [[Fontanella (architettura)|fontanella pubblica]].|sinistra]]Nel 1797 con la nuova dominazione francese di [[Napoleone Bonaparte]] rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento dei Monti Liguri Occidentali, con capoluogo [[Rocchetta Ligure]], all'interno della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Busalla divenne capoluogo del V cantone della giurisdizione dei Monti Liguri Occidentali e dal 1803 centro principale del VI cantone dei Monti Liguri Occidentali nella giurisdizione del Lemmo. Annesso al [[Primo Impero francese]], dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel [[dipartimento di Genova]].
Il primo documento che cita Busalla - assieme a Sarissola - è un atto notarile del 15 aprile 1192<ref>{{Cita web |url=https://www.prolocobusalla.it/index.php/it/cenni-storici |titolo=Cenni storici di Busalla - Pro loco di Busalla |accesso=12 giugno 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816194058/http://prolocobusalla.it/index.php/it/cenni-storici |dataarchivio=16 agosto 2018 |urlmorto=sì }}</ref><ref>Fonte dal sito [http://www.altavallescrivia.it/busalla.htm Altavallescrivia.it]</ref> e almeno fino al XVI il centro principale fu proprio quello di Sarissola, sede anche parrocchiale.
 
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Nel 1315 la lotta tra [[guelfi e ghibellini]] trasformarono il territorio compreso tra [[Ronco Scrivia]] e Busalla in un vero e proprio campo di battaglia, tanto è vero che fu più volte saccheggiato nel 1392 e ancora nel 1418. Nel XVI secolo il castello venne duramente devastato da armi nemiche e le sue fondamenta vennero messe a servizio per la costruzione del neo palazzo marchionale. Dal 1728 Busalla divenne parte integrante della [[Repubblica di Genova]], a seguito della cessione degli stessi Spinola.
 
[[File:Marcello Baschenis, ex voto, bimba Busalla, 1886.jpg|thumb|Un [[ex voto]] di [[Marcello Baschenis]] raffigura uno scorcio di Busalla nel 1886, si nota già la presenza di un lampione dell'[[illuminazione a gas]] e quella che appare una [[Fontanella (architettura)|fontanella pubblica]].|sinistra]]Nel 1797 con la nuova dominazione francese di [[Napoleone Bonaparte]] rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento dei Monti Liguri Occidentali, con capoluogo [[Rocchetta Ligure]], all'interno della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Busalla divenne capoluogo del V cantone della giurisdizione dei Monti Liguri Occidentali e dal 1803 centro principale del VI cantone dei Monti Liguri Occidentali nella giurisdizione del Lemmo. Annesso al [[Primo Impero francese]], dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel [[dipartimento di Genova]].
 
Nel 1815 fu inglobato nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], così come stabilì il [[congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nell'VIII mandamento di Ronco del [[circondario di Genova]] dell'allora [[Provincia di Genova]].
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L'arrivo della [[ferrovia Torino-Genova]] nella prima metà del XIX secolo segnò lo sviluppo economico e sociale del territorio comunale, trasformando il piccolo abitato in una cittadina residenziale della [[borghesia]] genovese completa di caffè e ritrovi eleganti di lusso. Sempre in quegli anni si organizzarono gare ciclistiche lungo la rampa per il [[passo dei Giovi]] grazie alla collaborazione di molti ciclisti dell'epoca, tra di essi [[George Davidson]].
 
[[File:Busalla, Panorama Ed. P.V.A., inizio 1900, colorizzata.jpg|thumb|Il panorama di Busalla a inizio del XX secolo, quando la raffineria non era ancora presente sulla sponda destra dello Scrivia]]
La [[prima guerra mondiale]] portò miseria nella cittadina e decretò definitivamente la fine della cosiddetta "Busalla ottocentesca", ma nel dopoguerra, con la costante opera di architetti di Genova e [[Roma]], il paese adornato con eleganti ville signorili, si risollevò. Lavoratori dal nord dell'[[Italia]] - emiliani, romagnoli, veneti e bergamaschi - arrivarono in seguito nel paese ricostruendo e rivoluzionando la geografia comunale con case, palazzi e la cosiddetta [[Autostrada A7 (Italia)|"strada camionale"]] che da [[Serravalle Scrivia]] scende fino al capoluogo genovese.