Mike Ploog: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Willpayton (discussione | contributi)
refusi
Riga 30:
A metà degli anni ottanta Ploog si è gudagnato prestigio e ammirazione da parte degli studios di Hollywood e questo lo porta ad essere ingaggiato dalla Walt Disney Company per collaborare alla realizzazione del 25° classico d'animazione della celebre compagnia. Si tratta del lungometraggio [[Taron e la pentola magica]]. Si tratta di un passo importante per l'animazione della Walt Disney in qunato ha il presupposto di essere più maturo e cupo nella trama infatti sarà il primo film d'animazione con l'avvertenza PG quindi dove si suggerisce di essere accompagnati dai genitori se si ha meno di 14 anni. Inoltre vengono inserite sequenze con l'uso di CGI che però risulta ancora acerba e necessaria di sviluppo. Ploog rivela che la lavorazione del film risulta essere la più problematica e difficoltosa di qualsiasi altro progetto abbia contribuito. La sceneggiatura viene più volte modificata e i due registi coinvolto hanno idee differenti sulla sviluppo di trama e personaggi. Nonostante questo Ploog conosce un'esposizione mediatica mai conosciuta in precedenza. Visto le difficoltà di produzione e i rallentamenti nella realizzazione del film, la stampa tende già ad essere scettica sul progetto. Interviene quindi Ron Miller che convoca una conferenza stampa nello studio dove lavora l'artista e gli fa attaccare ai muri diversi character design dei personaggi e storyboards da lui realizzate. Miller presenta (a sorpresa) Ploog ai giornalisti mostrandogli lo splendido talento e inventiva dell'artista che contribuirà a rendere unico questo nuovo lungometraggio. Senza essere neppur avvisato Ploog si ritrova a dover esporre la sua visione del film e le sue tecniche di lavorazione ponendolo come pietra angolare su cui poggia il lungometraggio. Questo porta una certa notorietà all'artista anche se il film risulta essere un flop al botteghino. Ploog è però soddisfatto del risultato finale della pellicola e sostiene che con il passare del tempo verrà rivalutato. La sua previsione è corretta in qunato ''Taron e la pentola magica'' diventa negli anni novanta un film cult con numerosi estimatori che ne reclamano una versione home video che però non vede la luce fino al 1998. Nel 2010 ne esce anche una edizione speciale in DVD per celebrarne il 25° anniversario.
 
Negli anni novanta durante il suo periodo di collaborazione con la DreamWorks Animation lavora a due progetti fondamentali per la compagnia quali ''Il Principe d'Egitto'', secondo film animato prodotto per il nuovo branch dedicato all'animazione e Shrek. Quest'ultimo capace di generare un longevo franchise di successo. Lo script del film e il libro a cui si ispira entusiamano da subito l'artista. Dopo l'ottimo lavoro compiuto per il Principe d'Egitto, viene coinvolto in diverse fasi della lavorazione prima come character design e concepet artist per la creazione del mondo fantasy del personaggio, poi anche sullo sviluppo della storia. La lavorazione del film era già iniziata nel 1995 prima del suo coinvolgimento ma la realizzazione dell'opera risulta talmente lunga e travagliata che il film viene distribuito (ottenendo un grande successo) solo nel 2001 con un'anteprima al [[Festival di Cannes]].<ref name=mm4/> Ploog abbandona il progetto prima della sua conclusione avendoci dedicato due intensi anni di lavoro, tra i più impegnativi della sua carriera.<ref name=mm4/> A questo sia aggiunge il sussegirsi di registi, produttori e sceneggiatori che non rende facile la programmazione del proprio lavoro. Ma la DreamWorks vuole davvero creare un'opera animata del tutto originale e fa rifare diverse volte intere sequenze del film in quanto troppo simili alle opere Disney o derivative dal altri studios d'animazione.<ref name=mm4/> I produttori e tra questi sopratuttosoprattutto [[Jeffrey Katzenberg]] (co-fondatore della Dreamworks insieme a Steven Spielberg e David Giffen) sono però stati sempre decisi e ostinati nel sottolinere l'obbiettivo principale: «Non vogliamo nulla che possa anche lontanamente ricordare la Disney. Non ci piace quella roba».<ref name=mm4/> Il risultato li premierà e lo stesso Ploog si sente orgoglioso di aver partecipato arrivando a contribuire in maniera fondamentale alla creazione visiva e all'estetica di due iconici personaggi quali Shrek e Donkey. Vi sono inoltre diverse sequenze animate tra le più riuscite che si basano sulle sue storyboards. Il film d'animazione al quale si dedica è ''Valiant'', il cui script entusiasma l'artista ed è convinto diventerà un lungometraggio di successo ed emozionante per un pubblico di ogni età. Si ispira a fatti reali risalenti alla [[Seconda Guerra Mondiale]] quando spesso le notizie e informazioni dal fronte francese arrivavano in UK trasportati da addestrati piccioni. Questi sono i protagonisti del film e sono presntati come eroi di guerra capaci di trasportare informazioni vitali agli alleati sopratuttosoprattutto dopo lo sbarco in Normandia. Purtroppo il progetto non raggiunge il risultato sperato da Ploog e questo per un grosso taglio del budget che ne limita le potenzialità. Ploog sottolinea come la mancanza di fiducia dei produttori porta al taglio di importanti sequenze come quelle di guerra fondamentali per sottolineare la situazione drammatica e molto pericolosa in cui si trovano ad agire questi coraggiosi volatili. Di conseguenza viene meno parte dell'effetto emotivo che avrebbe portato il pubblico ad empatizzare maggiormente per i piccioni protagonisti e l'inferno che stava colpendo l'Europa.<ref name=mm4/> Il film viene distribuito nel 2005. Inizia anche per questo una certa disaffezione nei confronti dell'animazione e del cinema in quanto Ploog sostiene che nell'arco degli ultimi anni le produzioni sembrano complicarsi con ripensamenti di budget, produttori invadenti, continui cambi di sceneggiatori e registi.<ref name=mm5>"Part 5: Creating Fantasy Worlds", in {{cita | Modern Masters: Mike Ploog | pp.56-68}}</ref> La parte creativa viene sempre di più sacrificata in cerca del massimo profitto. Decide quindi di abbandonare progressivamente il suo impegno ad Hollywood per tornare a dedicarsi maggiormente al fumetto.<ref name=mm5/>
 
=== Il fumetto indipendente ===