Utente:Mr-Shadow/sandbox: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichetta: Link a pagina di disambiguazione |
Nessun oggetto della modifica Etichetta: Link a pagina di disambiguazione |
||
Riga 22:
*5 giugno: a pochi giorni dal voto fa scalpore l'arresto dell'avvocato [[Rocco Trane]], collaboratore dell'ex ministro [[Claudio Signorile]] e candidato nel collegio Lecce-Brindisi. L'esponente socialista è coinvolto in un'inchiesta della procura di Genova relativa a tangenti su appalti del ministero dei trasporti in tutta Italia per una mazzaetta imposta ad un imprenditore in corsa per un appalto all'aeroporto di Venezia. Signorile accusa il capo della procura di aver agito appositamente dopo un comizio in cui De Mita ha lanciato accuse sulla gestione clientelare dei ministeri da parte dei socialisti. Craxi definisce l'operazione una carognata e solidarizza senza condizioni con Trane e Signorile.<ref>Il messaggero, 6 giugno 1987</ref>
*11 giugno: nella penultima [[tribuna elettorale]], dedicata al governo, il presidente del consiglio invita a sorpresa a votare per la DC. Dopo aver dichiarato di voler tenere l'esecutivo al di fuori della contesa ed essere rimasto in silenzio [[Amintore Fanfani]] chiede la parola al termine della trasmissione per rivendicare i meriti del partito al servizio della libertà, dello sviluppo e della pace.Nel corso dell'appello ammette di aver consultato la [[Sinistra indipendente]] nel corso delle consultazioni e respinge l'accusa dei liberali di aver promosso numerosi decreti legge a scopo clientelare ed elettoralistico.<ref>Il messaggero, 12 giugno 1987</ref>
*14-15 giugno: elezioni politiche: il dato più significativo è il successo dei Verdi, che alla prima apparizione conquistano poco meno di un milione di voti (2,5%) e conquistano 13 seggi alla camera. Tra i partiti di governo crescono la DC (da 32,9 a 34,3%) e il PSI (da 11,4 a 14,3%
*18 giugno: la [[Corte costituzionale]] emette una sentenza in cui sostiene che l'ordinamento della [[Corte dei conti]] non rispetta l'articolo 100 della Costituzione che ne sancisce la piena indipendenza. Secondo la Consulta, che non abroga le norme per non creare un vuoto legislativo, deve essere superata la dipendenza della magistratura contabile dal governo. Quest'ultimo, imponendo il presidente, fa la parte del controllato che si sceglie il controllore.<ref>Il messaggero, 19 giugno 1987</ref>
*19 giugno: a [[Viareggio]] esplode una protesta per il primo spettacolo di [[Cicciolina]] dopo l'elezione nelle file del partito radicale. Fa scalpore l'affermazione della pornostar sulla libertà di cui può ora godere grazie all'immunità parlamentare, che ufficialmente il suo partito chiede di abolire, e le risposte date ai giornalisti presenti sul programma che intende portare avanti alla camera in materia di educazione sessuale e oltraggio al pudore.<ref>Il messaggero, 20 giugno 1987</ref>
Riga 38:
*20 luglio: Goria conclude il secondo giro delle consultazioni. Alle delegazioni dei partiti della ex maggioranza si sono aggiunte quelle di Verdi, radicali e SVP ma il presidente incaricato fa sapere che al momento non ci sono progressi sulla convergenza programmatica dei potenziali alleati. Mentre [[Franco Evangelisti]] fa sapere che la DC non siederà mai nella stessa maggioranza col partito di [[Pannella]] e [[Cicciolina]] viene annunciata una riunione collegiale dei potenziali alleati non appena il programma sarà emendato con le proposte di integrazione e modifica fromulate nei singoli incontri.<ref>Il messaggero, 21 luglio 1987</ref>
*22 luglio: Goria raddoppia da 18 a 36 cartelle il programma di governo ma l'elaborato continua a non soddisfare gli alleati del probabile [[pentapartito]]. L'ampliamento viene giudicato una diluzione degli argomenti già trattati, tra i quali sono stati inseriti diversi sospesi della precedente legislatura. Le proposte sul nucleare, che prevedono la piena attivazione delle centrali di [[Montalto di Castro]] e [[Caorso]], porta alla rinuncia dei verdi ad ulteriori trattative. Intanto salta l'annunciata riunione collegiale che deve decidere i termini definitivi dell'accordo; alla disponibilità di repubblicani e liberali si contrappone la posizione di attesa di socialisti e socialdemocratici, che sponsorizzano la partecipazione dei radicali nella maggioranza e prenderanno una posizione dopo una riunione dei tre partiti e gli esiti dei rispettivi organi statutari.<ref>Il messaggero, 23 luglio 1987</ref>
*23 luglio: su ricorso della [[Tavola Valdese]] il [[Tribunale amministrativo del Lazio]] annulla la circolare del ministro della pubblica istruzione, [[Franca Falcucci]] sull'ora di religione. Secondo la sentenza la religione non è una materia alternativa ad atre ma solo aggiuntiva per chi la sceglie. Di conseguenza, non essendo parte integrante dell'orario scolastico, non comporta l'obbligo della presenza degli studenti negli istituti durante lo svolgimento di tale corso; questi ultimi non devono essere obbligati a scegliere una materia alternativa e l'ora di insegnamento deve essere collocata in modo da non arrecare intralcio agli orari di lezione. La sentenza è ben accolta da tutte le parti politiche (tranne la DC) e da vari settori del mondo cattolico.<ref>Il messaggero, 24 La Falcucci annuncia un ricorso al [[Consiglio di stato]] luglio 1987</ref>
*25 luglio: Goria riunisce le delegazioni dei cinque partiti della maggioranza uscente. Dall'incontro viene siglato l'accordo sul programma e sui posti dell'esecutivo (15 alla DC, 9 al PSI, 3 al PRI, 2 al PSDI e uno al PLI), per il quale ognuno ha accettato delle rinuncie (i repubblicani sul nucleare, i liberali sul numero dei ministeri, i socialisti sulla partecipazione dei radicali). L'agenda che Goria dovrebbe presentare al parlamento per la fiducia prevede sul fronte economico di mantenere per la finanziaria del 1988 l'obiettivo di 89.000 miliardi per il deficit pubblico e del 3% nel tasso di [[inflazione]]. La mancanza di tempo rinvia al 1988 (obiettivo 1989) le decisioni al lungo periodo in materia economica, al punto che saranno prorogati gli effetti del pacchetto [[Visentini]] e rinviate la riforma della [[cassa integrazione]] e la riduzione degli oneri sociali per le imprese. L'esecutivo prenderà inoltre impegno di promuovere la legge quadro sulle autonomie locali, la riforma del sistema radio-televisivo e il swostegno alle iniziative del parlamento in tema di riforma dei regolamenti.<ref>Il messaggero, 26 luglio 1987</ref>
*27 luglio: Goria scioglie la riserva e presenta la lista dei ministri del nuiovo governo con sedici volti nuovi e diverse riconferme. Agli interni [[Fanfani]] sostituisce [[Scalfaro]], [[Andreotti]] resta agli esteri; la triade economica è formata da [[Emilio Colombo]] al bilancio, [[Antonio Gava]] alle finanze e [[Giuliano Amato]] al tesoro. Col ministero della ricerca scientifica è istituito quello degli affari speciali, affidato a [[Rosa Russo Jervolino]], un dicastero senza portafogli che nelle intenzioni dovrebbe segnalare all'esecutivo i problemi sociali più urgenti e sollecitare possibili soluzioni.</br>Riferendo alla direzione nazionale della DC Goria afferma che il nuovo governo nasce con limiti politici prima che temporali, dovuti al fatto che la maggioranza si è unita in un programma prima che su una intesa. Sul problema delicato dei referendum assicura che l'esecutivo sosterrà la legge che deve consentire la convocazione dei comizi entro l'anno ma rimette al parlamento la decisione sui dettagli del provvedimento, in particolare se estenderlo o meno a tutti i casi di rinvio per elezioni.<ref>Il messaggero, 28 luglio 1987</ref>
*30 luglio: consiglio dei ministri: viene varato il disegno di legge per consentire lo svolgimento dei referendum tra il 15 ottobre e il 15 dicembre. Il provvedimento prolunga da 60 a 180 giorni il limite temporale per la promulgazione dell'effetto abrogativo da parte del capo dello stato. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, [[Giuliano Amato]], fa presente che le deroghe valgono soltanto per le consultazioni rinviate a causa delle elezioni.
*31 luglio-3 agosto: il governo si presenta alle camere per la fiducia. Goria ribadisce che non si sono verificate le condizioni per un'alleanza organica e che l'esecutivo conta solo sulla volontà dei cinque partiti della maggioranza di garantire la continuità nell'azione di governo. Del programma concordato con gli alleati da la precedenza alla legge finanziaria, che non comporterà stangate o tagli indiscriminati, la politica per lo sviluppo del meridione e una forte attenzione al bilancio dello stato. L'esposizione lascia delusi sia gli alleati che le opposizioni. La fiducia è comunque approvata con 183 voti a favore e 123 contrari al senato, con 371 voti a favore e 237 contrari alla camera.
==== Agosto ====
*5-6 agosto: senato e camera approvano in via definitiva la legge che consente la convocazione dei referendum in autunno. Nella formulazione definitiva viene ridotta da 180 a 120 giorni la sospensione degli effetti abrogativi del risultato contro i 60 normalmente previsti dalla legge del 1970, che non viene toccata. Nel corso delle due discussioni viene respinto un ordine del giorno che chiede la sospensione dei lavori nelle centrali in corso di costruzione, presentato da comunisti, indipendenti di sinistra, verdi, radicali, demoproletari e parte di socialisti e socialdemocratici. Per il voto sono indicate le date dell'8 e del 15 novembre.<ref>Il messaggero, 6-7 agosto 1987</ref>
*7 agosto: il neo-ministro della pubblica istruzione, [[Giovanni Galloni]], da mandato all'avvocatura dello stato per il ricorso contro la decisione del TAR del lazio che ha annullato la circolare Falcucci sull'ora di religione. Nell'attesa che il parlamento discuta e decida in materia si chiede una sospensiva della sentenza per non provocare il caos alla ripresa delle attività scolastiche. Interpellato in proposito il ministro si giustifica con la determinazione di quasi tutte le forze politiche a superare l'intesa raggiunta tra il ministro Falcucci e il cardinale [[Ugo Poletti]].<ref>Il messaggero, 8 agosto 1987</ref>
*8 agosto: [[Beniamino Andreatta]], presidente della commissione bilancio della camera, sostiene in una intervista a Panorama che per rimettere in sesto i conti pubblici serve una stangata fiscale di almeno 7.000 miliardi, da prelevare dalle tasche dei contribuenti attraverso un accorpamento ed un aumento delle aliquote [[IVA]]. Secondo l'ex ministro del tesoro va compresso il tasso di sviluppo dell'economia con una cura recessiva perché, sostiene, si sta correndo troppo. Un generalizzato aumento dell'IVA raffredderebbe la domanda e indurrebbe i cittadini a consumare di meno.</br>A vent'anni dallo scandalo del [[Sifar]] una intervista di [[Oscar Luigi Scalfaro]] al [[Corriere della Sera]] fa scoppiare una nuova bufera sui servizi segreti italiani. L'ex ministro degli interni dei governi Craxi sostiene che nel suo periodo di permanenza al Viminale sarebbero state richieste informazioni riservate su uomini politici dei vari partiti, alludendo con ciò che dopo la distruzione dei fascicoli voluti dal generale De Lorenzo, e nonostante il divieto imposto dalla riforma del 1978, i servizi abbiano continuato a creare fascicoli riservati. Mentre il ministro degli interni [[Fanfani]] è chiamato a riferire in parlamento da decine di interrogazioni l'ex capo del [[controspionaggio]] [[Ambrogio Viviani]], sostiene che la schedatura non è in se illeggittima se riguarda persone che possono essere obiettivo di un nemico interno o esterno; i fascicoli sono un'arma difensiva finché delle informazioni non se ne fa un uso ricattatorio.<ref>Il messaggero, 9 agosto 1987</ref>
*9 agosto: il ministro degli interni, [[Amintore Fanfani]], apre un'inchiesta ministeriale per stabilire chi sono gli uomini politici che nel corso della campagna elettorale avrebbero chiesto informazioni riservate sugli avversari.Viene anche avviata un'inchiesta della procura di Roma. Davanti al magistrato [[Domenico Sica]] Scalfaro nega di aver lanciato precise accuse di pressioni sui servizi segreti, ma l'ex ministro è smentito dalla redazione del [[Corriere della Sera]]. Il giornalista [[Paolo Graldi]] consegna infatti al magistrato la bobina con la registrazione dell'intervista che, a suo dire, conferma il testo dell'intervista. Il presidente del consiglio, consultatosi col ministro degli interni, scrive ai presidenti delle camere che il governo è disponibile a qualsiasi chiarimento ma esclude che presso i servizi di sicurezza esistano fascicoli conteneti informazioni non consentite.</br>La [[Corte dei conti]] presenta al parlamento una relazione sull'andamento economico di comuni e province. Secondo la magistratura contabile negli enti locali sono diffusi irregolarità di bilancio, incapacità di riscossione e personale tanto numeroso quanto impreparato, che fornisce servizi a costi molto elevati.<ref>Il messaggero, 10 agosto 1987</ref>
*17 agosto: la [[Gazzetta Ufficiale]] pubblica il testo del programma di insegnamento della religione cattolica nelle scuole sottoscritto dall'ex ministro [[Franca Falcucci]] e dal cardinale [[Ugo Poletti]]. L'ufficializzazione arriva a dieci giorni dalla data prevista per la decisione del [[Consiglio di Stato]] sulla sentenza del [[TAR]] del Lazio che ha annullato l'intesa. L'avvocato della [[Tavola Valdese]], [[Paolo Barile]], annuncia il deposito di una memoria che chiede la conferma della sentenza di annullamento nel nome del principio di uguaglianza di tutti i cittadini a prescindere dal culto professato.<ref>Il messaggero, 18 agosto 1987</ref>
*19 agosto: i presidenti delle camere lanciano un allarme sul cammino prossimo della legge finanziaria. Il regolare svolgimento dell'attività parlamentare sarà infatti rallentato da 45 decreti legge lasciati in eredità dal governo Fanfani (gran parte dei quali rinnovi di provvedimenti presi dal secondo governo Craxi) per un costo di circa 40.000 miliardi, in parte ancora da coprire.
== Note ==
<references/>
|