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*20 luglio: Goria conclude il secondo giro delle consultazioni. Alle delegazioni dei partiti della ex maggioranza si sono aggiunte quelle di Verdi, radicali e SVP ma il presidente incaricato fa sapere che al momento non ci sono progressi sulla convergenza programmatica dei potenziali alleati. Mentre [[Franco Evangelisti]] fa sapere che la DC non siederà mai nella stessa maggioranza col partito di [[Pannella]] e [[Cicciolina]] viene annunciata una riunione collegiale dei potenziali alleati non appena il programma sarà emendato con le proposte di integrazione e modifica fromulate nei singoli incontri.<ref>Il messaggero, 21 luglio 1987</ref>
*22 luglio: Goria raddoppia da 18 a 36 cartelle il programma di governo ma l'elaborato continua a non soddisfare gli alleati del probabile [[pentapartito]]. L'ampliamento viene giudicato una diluzione degli argomenti già trattati, tra i quali sono stati inseriti diversi sospesi della precedente legislatura. Le proposte sul nucleare, che prevedono la piena attivazione delle centrali di [[Montalto di Castro]] e [[Caorso]], porta alla rinuncia dei verdi ad ulteriori trattative. Intanto salta l'annunciata riunione collegiale che deve decidere i termini definitivi dell'accordo; alla disponibilità di repubblicani e liberali si contrappone la posizione di attesa di socialisti e socialdemocratici, che sponsorizzano la partecipazione dei radicali nella maggioranza e prenderanno una posizione dopo una riunione dei tre partiti e gli esiti dei rispettivi organi statutari.<ref>Il messaggero, 23 luglio 1987</ref>
*23 luglio: su ricorso della [[Tavola Valdese]] il [[Tribunale amministrativo del Lazio]] annulla la circolare del ministro della pubblica istruzione, [[Franca Falcucci]] sull'ora di religione. Secondo la sentenza la religione non è una materia alternativa ad atre ma solo aggiuntiva per chi la sceglie. Di conseguenza, non essendo parte integrante dell'orario scolastico, non comporta l'obbligo della presenza degli studenti negli istituti durante lo svolgimento di tale corso; questi ultimi non devono essere obbligati a scegliere una materia alternativa e l'ora di insegnamento deve essere collocata in modo da non arrecare intralcio agli orari di lezione. La sentenza è ben accolta da tutte le parti politiche (tranne la DC) e da vari settori del mondo cattolico.<ref>Il messaggero, 24
*25 luglio: Goria riunisce le delegazioni dei cinque partiti della maggioranza uscente. Dall'incontro viene siglato l'accordo sul programma e sui posti dell'esecutivo (15 alla DC, 9 al PSI, 3 al PRI, 2 al PSDI e uno al PLI), per il quale ognuno ha accettato delle rinuncie (i repubblicani sul nucleare, i liberali sul numero dei ministeri, i socialisti sulla partecipazione dei radicali). L'agenda che Goria dovrebbe presentare al parlamento per la fiducia prevede sul fronte economico di mantenere per la finanziaria del 1988 l'obiettivo di 89.000 miliardi per il deficit pubblico e del 3% nel tasso di [[inflazione]]. La mancanza di tempo rinvia al 1988 (obiettivo 1989) le decisioni al lungo periodo in materia economica, al punto che saranno prorogati gli effetti del pacchetto [[Visentini]] e rinviate la riforma della [[cassa integrazione]] e la riduzione degli oneri sociali per le imprese. L'esecutivo prenderà inoltre impegno di promuovere la legge quadro sulle autonomie locali, la riforma del sistema radio-televisivo e il swostegno alle iniziative del parlamento in tema di riforma dei regolamenti.<ref>Il messaggero, 26 luglio 1987</ref>
*27 luglio: Goria scioglie la riserva e presenta la lista dei ministri del nuiovo governo con sedici volti nuovi e diverse riconferme. Agli interni [[Fanfani]] sostituisce [[Scalfaro]], [[Andreotti]] resta agli esteri; la triade economica è formata da [[Emilio Colombo]] al bilancio, [[Antonio Gava]] alle finanze e [[Giuliano Amato]] al tesoro. Col ministero della ricerca scientifica è istituito quello degli affari speciali, affidato a [[Rosa Russo Jervolino]], un dicastero senza portafogli che nelle intenzioni dovrebbe segnalare all'esecutivo i problemi sociali più urgenti e sollecitare possibili soluzioni.</br>Riferendo alla direzione nazionale della DC Goria afferma che il nuovo governo nasce con limiti politici prima che temporali, dovuti al fatto che la maggioranza si è unita in un programma prima che su una intesa. Sul problema delicato dei referendum assicura che l'esecutivo sosterrà la legge che deve consentire la convocazione dei comizi entro l'anno ma rimette al parlamento la decisione sui dettagli del provvedimento, in particolare se estenderlo o meno a tutti i casi di rinvio per elezioni.<ref>Il messaggero, 28 luglio 1987</ref>
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*19 agosto: i presidenti delle camere lanciano un allarme sul cammino della legge finanziaria. Il regolare svolgimento dell'attività parlamentare sarà infatti rallentato da 45 decreti legge lasciati in eredità dal governo Fanfani (gran parte dei quali rinnovi di provvedimenti presi dal secondo governo Craxi) per un costo di circa 40.000 miliardi. Le competenti commissioni del bilacio e del tesoro dovranno infatti occuparsi di reperirne buona parte della copertura finanziaria.</br>Dopo una sentenza della [[Corte di Cassazione]] che stabilisce il pagamento dell'indenità di accompagnamento agli invalidi a prescindere dalle condizioni economiche, e a seguito di una protesta degli albergatori di [[Bellaria]] per problemi relativi alla ricezione di clienti disabili, il ministro per gli affari speciali, [[Rosa Russo Jervolino]], annuncia il recupero della legge quadro sulla disabilità e le barriere architettoniche in corso di elaborazione nella precedente legislatura. Nonostante non le sia stata ancora conferita una precisa delega la senatrice democristiana esprime solidarietà verso i disabili respinti da un albergo non attrezzato (cui è stata sospesa la licenza provocando proteste del settore); la nuova legge impartirà precise direttive per l'accessibilità anche di uffici pubblici, scuole, ambulatori, etc.<ref>Il messaggero, 20 agosto 1987</ref>
*21 agosto: la [[Banca d'Italia]] lancia un allarme sulla situazione dei conti italiani con l'estero. Secondo dati raccolti dal centro studi dell'[[IMI]] la [[bilancia dei pagamenti]] ha accusato a luglio 1987 un passivo di 553 miliardi contro l'attivo di 1.456 miliardi dell'anno precedente, con un saldo negativo di 1.852 miliardi e un disavanzo mensile di 731 miliardi. La causa sarebbe la deregolamentazione valutaria varata dal governo Fanfani a maggio, che ha riaperto il mercato degli investimenti esteri e - non si esclude - una nuova fuga di capitali all'estero. Alla stessa causa viene attribuito il calo della borsa valori, dove molti operatori hanno abbandonato le piazze italiane investendo circa 2.150 miliardi in fondi esteri.</br>Il ministro della sanità, [[Carlo Donat Cattin]], annuncia che dal 1 settembre torneranno in vigore i ticket su radiografie ed analisi di laboratorio aboliti a gennaio. La causa è una crescita del 3.000% nelle richieste diagnostiche, per oltre 2.000 miliardi di lire di esborso a carico dell'erario. Il nuovo decreto, che sostituisce quello sulla gratuità in scadenza il 31 agosto, comporterà una riduzione degli sprechi e un gettito non ancora quantificato.<ref>Il messaggero, 22 agosto 1987</ref>
*27 agosto: consiglio dei ministri: nell'attesa che si definisca la legge finanziaria per il 1988 il governo vara una manovra del valore di 3.300 miliardi. Aumentano con effetto immediato la benzina super (+60 lire), la normale e la senza piombo (+5 lire), il gasolio per autotrazione (+20 lire) e per riscaldamento (+20 lire). Aumenta del 4% l'[[IVA]] sui ben durevoli con aliquota pari o superiore al 18%. Gli acconti di novembre di [[IRPEF]] e [[ILOR]] dovranno essere versati per intero ed aumenta dello 0,5% il [[tasso di sconto]].</br>Le misure del governo scatenano un putiferio di polemiche anche tra le file della maggioranza. Repubblicani e liberali non condividono lo stato di necessità invocato da [[Giuliano Amato]] e sostengono che provvedimenti di tale gravità devono essere preventivamente discussi. Il vice-presidente del consiglio e ministro del tesoro ha infatti giustificato i provvedimenti con reiterati attacchi di due partiti che definisce della svalutazione e della stretta creditizia. Il governo viene inoltre contestato dall'[[ACI]] e dall'associazione nazionale iindustrie automobilistiche per l'aumento dei carburanti e la nuova addizionale del 4% sull'acquisto delle automobili. [[Goria]] si difende sostenendo che l'economia è sotto controllo.</br>La prima sezione del [[Consiglio di Stato]], presieduta da [[Tullio Ancora]], accoglie in parte la richiesta di sospensiva della sentenza del [[TAR]] del Lazio sull'ora di religione. Con riserva di esprimersi sull'intero ricorso il consesso, per l'approssimarsi dell'inizio dell'anno scolastico, stabilisce in via d'urgenza che gli studenti non sono obbligati ad avvalersi dell'insegnamento religioso o dell'ora alternativa; l'alunno che non esprime una scelta non può tuttavia abbandonare l'istituto per evitare la riduzione dell'orario.<ref>Il messaggero, 28 agosto 1987</ref>
*28 agosto: il ministro degli interni, [[Amintore Fanfani]], e il sottosegretario alla presidenza, [[Emilio Rubbi]], riferiscono alla commissione interni del senato sul caso Scalfaro-servizi segreti. Nonostante le dichiarazioni contrarie di [[Goria]] Rubbi dichiara che negli archivi dei servizi potrebbero ancora esistere fascicoli redatti prima del 1981, quando il controllo dell'apparato era in mano alla [[P2]] di [[Licio Gelli]]. Il ministro assicura che se tentativi ci sono stati non sono andati a buon fine, e non c'è stata alcuna violazione degli archivi riservati del [[SISDE]].
*31 agosto: il senato inizia l'esame della manovra approvata dal governo con qualche polemica tra le file della maggioranza. L'esecutivo è pressato da sindacati, industriali e parti sociali con decine di richieste di correzioni, spesso incompatibili tra loro e con l'intento di raccimolare 3.300 miliardi. Commercianti e grande distribuzione avvertono che il prezzo dei carburanti aumenterà almeno del 10% i prezzi dei beni alimentari e di consumo.<ref>Il messaggero, 1 settembre 1987</ref>
==== Settembre ====
*3 settembre: il presidente del consiglio affida le deleghe al ministero degli affari speciali. Si occuperà di amministrazione dello stato e degli enti pubblici con lo scopo di raccogliere una banca dati per definire gli interventi nell'ambito della famiglia, dei servizi sociali, di minori, anziani, disabili, tossicodipendenti. [[Goria]] definisce il ministero un antenna rivolta verso la società e i suoi problemi.</br>Dopo aver ascoltato ministro e sottosgretario agli interni sul caso Scalfaro-servizi segreti la commissione affari costituzionali della camera delibera all'unanimità di avviare un'indagine conoscitiva sulle strutture di sicurezza e informazione, con particolare riguardo alla raccolta e alla tenuta delle informazioni personali.<ref>Il messaggero, 4 settembre 1987</ref>
*4 settembre: consiglio dei ministri: viene fissata all'8 e 9 novembre la data di convocazione dei referendum su giustizia e nucleare.</br>Il ministro della sanità, [[Carlo Donat Cattin]], conferma il ritorno dei ticket su accertamenti diagnostici ed esami. Assicura che non saranno particolarmente pesanti, e che serviranno a scoraggiare l'abuso che si fa dei servizi gratuiti. A giustificazione del provvedimento aggiunge che la spesa sanitaria fino a luglio 1987 è stata di 57.000 miliardi contro il preventivo di 51.383 miliardi della finanziaria in vigore.<ref>Il messaggero, 5 settembre 1987</ref>
*6 settembre: uno studio del competente ministero sul servizio postale mette in luce il bilancio prevalentemente deficitario dell'amministrazione, caratterizzato da troppe tariffe di favore per il materiale periodico; le spedizioni in abbonamento postale coprono solo il 5% dei costiì e nel 1985 hanno apportato una perdita di 550 miliardi. Praticamente a carico dello stato è la spedizione di cataloghi di vendita e decine di migliaia di pubblicazioni religiose mirate uicamente a sollecitare contributi e dotate all'interno di un modulo di conto corrente postale, anch'esso fornito in perdita.<ref>Il messaggero, 7 settembre 1987</ref>
*8 settembre: muore l'ex ministro [[Roberto Tremelloni]].</br>Dopo oltre due mesi di polemiche e liti ai limiti dello scontro e del disfacimento della maggioranza il governo chiede ed ottiene la fiducia delle camere per l'[[Operazione Golfo 1|intervento militare italiano]] nel [[Golfo Persico]], a protezione del traffico commerciale minacciato dalla [[guerra Iran-Irak]]. La decisione scatena una polemica tra i ministri degli esteri ([[Andreotti]]) e della difesa [[Zanone]]) sul ruolo effettivo delle navi italiane.Il secondo, dopo aver precisato che le nostre forze sono chiamate a scortare le navi mercantili italiane, ha sostenuto che l'Italia rimarrà sul posto, partecipando all'attività di difesa dell'area, anche se cesseranno i transiti dei mercantili italiani.<ref>Il messaggero, 9 settembre 1987</ref>
*14-17 settembre: consiglio nazionale della DC: in vista del congresso nazionale il partito è diviso: a favore di [[De Mita]] tra la sinistra di [[Mino Martinazzoli]], la cosiddetta "Corrente del golfo" (i favorevoli alla linea del segretario di favorire la missione italiana nel [[Golfo Persico]]), i [[forlani]]ani e i [[fanfani]]ani. All'opposizione, ridotti al 30%, [[Flaminio Piccoli]], [[Carlo Donat Cattin]] e [[Giulio Andreotti]]. Il segretario è riconfermato fino al congresso ma sotto la tutela e le indicazioni dei suoi sostenitori. Pieno appoggio a [[Goria]] e alle linee di intervento finora prospettate sul delicato tema dell'economia.<ref>Il messaggero, 15-18 novembre 1987</ref>
*18 settembre: consiglio dei ministri: si cominciano a definire termini e cifre della legge finanziaria, Dalla riunione emergono le ipotesi di una tassa sulla casa, di un superbollo diesel e una tassa di circolazione, tagli alla [[spesa pubblica]] per almeno 5.000 miliardi e una finora inedita tassa sulla pubblicità. Nessun accenno sui dati forniti dalla [[Banca d'Italia]] che fissano a +4.282 miliardi la posizione debitoria italiana verso l'estero, -14.000 miliardi a luglio e -10.187 miliardi ad agosto delle riserve finanziarie del tesoro. La [[bilancia dei pagamenti]] è in rosso per 1.26 miliardi.<ref>Il messaggero, 19 settembre 1987</ref>
*21 settembre: tutto il mondo politico italiano è colto di sorpresa dalla riapparizione a Ginevra di [[Licio Gelli]]. L'ex capo della [[P2]] si costituisce alla magistratura svizzera dopo quattro anni di latitanza chiedendo di essere ascoltato e, soprattutto, ricoverato per problemi cardiaci. Per [[Tina Anselmi]], ex presidente della commissione d'inchiesta, è una costituzione concordata. Il senatore demproletario [[Guido Pollice]] accusa il ministro degli interni, [[Amintore Fanfani]], di aver trattato la sua riapparizione, probabilmente dopo avergli fornito opportune garanzie. I suoi avvocati sostengono che l'ex maestro venerabile vuole rispondere delle accuse sia in Italia che in Svizzera ma l'estradizione sarà rallentata dal processo per l'evasione dal carcere del 1982.<ref>Il messaggero, 22 settembre 1987</ref>
== Note ==
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