Cellore: differenze tra le versioni

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Contrariamente a quello che si pensa a Cellore non esistevano conventi, ma solo dimore padronali come il cosiddetto "Arco delle Madonne" e la dimora nobiliare della famiglia De Nicolis (ad Arano), ancor oggi ben conservata e che presentava in facciata lo stemma gentilizio del 1437 (asportato con l'ultima ristrutturazione).
Già nel 1544 si ritrova citata nei documenti la fontana di Arano (la vasca odierna non è quella originale, quelle originali sono state dissepolte nel 1998 e sono state trasformate in fioriere e sono visibili sul posto. la vasca privata dei Conti Pompei ora è visibile in una corte poco distante. Il paese seguì le vicende della zona, soggetto dunque per secoli alla [[Repubblica di Venezia|dominazione veneziana]] ma comunque un comune a sé stante (fino ala 1825gennaio circa)1819 quando gli austriaci formarono un solo comune di Illasi con frazione di Cellore.
 
[[File:Fontana Arano.JPG|thumb|left|La fontana in località Arano]]
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Cellore è interessata dal percorso della Strada Provinciale SP10: questa arteria ha inizio in prossimità della ex [[Strada statale 11 Padana Superiore|SS11 Padana Superiore]], 20 km a est di [[Verona]], e percorre tutta la [[Val d'Illasi]] fino a [[Giazza]].
 
Fra il [[1883]] e il [[1956]] era presente una fermata della [[tranvia Caldiero-Tregnago]], diramazione della [[tranvia Verona-Caldiero-San Bonifacio|Verona-San Bonifacio]] che rappresentò il mezzo di trasporto principale per il collegamento di persone e merci fra [[Verona]] e la bassa Val d'Illasi. Soggetta nel corso della sua storia a diversi passaggi di gestione, la linea venne elettrificata nel [[19221921]].
 
==Galleria d'immagini==