Traditionis custodes: differenze tra le versioni

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=== Motivazioni dei predecessori ===
In tale lettera, papa Francesco ha spiegato le motivazioni delle concessioni fatte dai suoi predecessori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. La facoltà di usare il messale del 1962 concessa sotto Giovanni Paolo II era «soprattutto motivata dalla volontà di favorire la ricomposizione dello scisma con il movimento guidato da Monsmons. Lefebvre» e «aveva dunque una ragione ecclesiale di ricomposizione dell'unità della Chiesa». Poi «quella facoltà venne interpretata da molti dentro la Chiesa come la possibilità di usare liberamente il Messale Romano promulgato da san Pio V, determinando un uso parallelo al Messale Romano promulgato da san Paolo VI. Per regolare tale situazione, Benedetto XVI intervenne sulla questione». Era convinto che il suo provvedimento non avrebbe messo in dubbio una delle decisioni essenziali del Concilio Vaticano II, di cui non avrebbe intaccato l'autorità, e ha dichiarato infondato il timore di spaccature nelle comunità parrocchiali.<ref name="Scopo" /><ref name=":7">{{Cita web|data=16 luglio 2021|titolo=New norms regarding use of 1962 Roman Missal: Bishops given greater responsibility|url=https://www.vaticannews.va/en/pope/news/2021-07/pope-motu-proprio-traditionis-custodes-1962-roman-missal-liturgy.html|urlmorto=|accesso=16 luglio 2021|sito=Vatican News|lingua=en}}</ref>
 
Nel 2020, chiese alla [[Congregazione della Dottrinadottrina della Fedefede]] di inviare ai vescovi un questionario sull’applicazione del ''[[Summorum Pontificum]]''. Dice che le risposte pervenute lo hanno preoccupato e addolorato e «confermato nella necessità di intervenire». Lamenta che l'intento pastorale dei papi suoi predecessori in vista dell'unità della Chiesa (a favore sia di quelli che ne facevano parte sia di quelli che dovevano «ritrovarla nuovamente»)<ref>citazione della lettera con la quale Benedetto XVI accompagnò ''Summorum Pontificum''</ref> sia stato «spesso gravemente disatteso». Le concessioni di san Giovanni Paolo II e quelle ancora più ampie di Benedetto XVI per «ricomporre l'unità del corpo ecclesiale nel rispetto delle varie sensibilità liturgiche è stata usata per aumentare le distanze, indurire le differenze, costruire contrapposizioni che feriscono la Chiesa e ne frenano il cammino, esponendola al rischio di divisioni».<ref name="Scopo"/>
 
=== Il Concilio Vaticano II ===