Space Invaders: differenze tra le versioni
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{{nihongo|'''''Space Invaders'''''|スペースインベーダー|Supēsu Inbēdā}} è un [[videogioco arcade]] [[sparatutto a schermata fissa]] del [[1978]], a tema [[invasione aliena]], sviluppato da [[Tomohiro Nishikado]].<ref name="edgeiv">{{cita web | url=http://www.edge-online.co.uk/archives/2005/10/taito_men_talk.php | editore=Future| titolo=Taito men talk legendary games | accesso=7 maggio 2007|lingua=en}}</ref>
È stato prodotto in origine dalla [[Taito]], e dato in licenza per la produzione in [[Stati Uniti d'America|USA]] alla divisione [[Midway Games]] della Bally Technologies. Sebbene sia molto semplice per gli standard odierni,<ref name="guardian">{{cita web | url=http://shopping.guardian.co.uk/games/story/0,,1532505,00.html | titolo=A life through video games | editore=Guardian| accesso=5 luglio 2007|lingua=en}}</ref> è stato uno dei videogiochi più influenti della sua generazione: il gioco generò in pochi anni un fatturato di 500 milioni di dollari<ref name="gs">{{cita web|url=http://archive.gamespy.com/legacy/halloffame/spaceinvaders.shtm|titolo=The Gamespy Hall of Fame - Space Invaders|nome=Kevin|cognome=Bowene|sito=[[GameSpy]]|lingua=en|accesso=20 dicembre 2021
''Space Invaders'' rappresenta uno dei simboli più conosciuti di tutto il medium dei videogiochi, oltre che uno dei capostipiti del genere sparatutto<ref name=rgm/>.
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Si dice che ''Space Invaders'' venne ispirato da un sogno fatto da Nishikado tempo prima, in cui degli scolari attendono Babbo Natale fuori dalla loro scuola, ma invece vedono arrivare orde di alieni allineati in cielo. I bambini sparano agli alieni colpendoli con delle scariche elettriche generate da candele per auto collegate a una batteria<ref name="gs"/>. In realtà Nishikado non ne fa menzione.
▲ }}</ref>, ma Nishikado nega che ci siano somiglianze<ref>{{cita web|lingua=en|https://www.gamedeveloper.com/design/the-role-of-space-invaders-as-the-archetypal-action-videogame-and-why-its-theme-of-one-versus-many-is-so-successful|The role of Space Invaders as the archetypal action videogame, and why its theme of ‘One Versus Many’ is so successful}}</ref>.
Il titolo scelto inizialmente da Nishikado per il gioco era ''Space Monsters'', ma fu la Taito a scegliere di cambiarlo nel titolo definitivo<ref name=rgm/>.
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''Space Invaders'' fu ideato e distribuito dalla [[Taito]] nel [[1978]]. Visto il successo che il gioco stava avendo, la [[Midway Games]] si propose alla Taito come produttore autorizzato per l'esportazione in America. ''Space Invaders'' uscì negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel [[1979]], in una versione con velocità di movimento migliorata e modalità sfida per due giocatori alternati<ref name=rgmp42>{{RivistaVG/Cita|rgm|8|42}}.</ref>.
Furono venduti 360.000 cabinati del gioco, di cui 300.000 nel solo Giappone e 60.000 nel resto del mondo,<ref>{{cita libro|titolo=Asia Pacific perspectives, Japan|volume=1|autore=Jiji Gaho Sha, inc.|anno=2003|editore=[[Università della Virginia]]|url=http://books.google.co.uk/books?id=CTRWAAAAYAAJ|accesso=19 agosto 2012|
Esiste una diffusa [[leggenda metropolitana]] secondo la quale, a causa dell'enorme successo del gioco, in Giappone si sarebbe verificata una notevole carenza di monete da 100 Yen, il taglio richiesto per giocare a ''Space Invaders'', e per ovviare al problema il governo giapponese sarebbe stato costretto a quadruplicare le emissioni di quelle monete. In realtà la produzione di monete da 100 Yen degli anni 1978 e 1979 fu di soli 292 e 382 milioni, quantità mediamente inferiori a quanto coniato negli anni precedenti.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mark|cognome=Fox|titolo=Space Invaders targets coins|lingua=en|accesso=
Visto l'incredibile successo, il videogioco venne convertito per molti computer e console e ha dato inizio a una lunga serie di seguiti e rifacimenti.
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== Hardware ==
[[File:Tilt byte - 11.jpeg|thumb|Cabinet di ''Space Invaders'': si notino i "mostri" laterali fuori tema|alt=]]
Siccome all'epoca i [[microcomputer]] non erano così potenti per eseguire tutti i processi richiesti da ''Space Invaders'', Nishikado fu costretto a progettare un [[hardware]] personalizzato per il gioco.<ref name="GI-177">{{cita pubblicazione|mese=gennaio|anno=2008|titolo=Classic GI: Space Invaders|rivista=Game Informer|editore=Cathy Preston|numero=177|pp=108–109|lingua=en}}</ref><ref name="Edge-Taito">{{cita pubblicazione|mese=ottobre|anno=2005|titolo=The Creation of Space Invaders|rivista=Edge|editore=Future plc|numero=154|url=http://www.edge-online.com/news/the-creation-space-invaders|accesso=6 marzo 2011|autore=N. Kiphshidze|coautori=T. Zubiashvili, K. Chagunava|pp=7–13|id=ISSN 1512-0112}}</ref> Egli creò la [[scheda elettronica]] utilizzando un nuovo processore proveniente dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]],<ref name="RG-3">{{RivistaVG|rg|3|35|4|2004|titolo=Nishikado-San Speaks}}</ref> l'[[Intel 8080]], e dotò il gioco di un [[Tubo a raggi catodici|monitor CRT]] e di un [[Elettronica analogica|circuito analogico]] per la generazione degli [[audio|effetti sonori]].<ref name="1UP-10things">{{cita web|url=http://www.1up.com/do/feature?cId=3168373|titolo=Ten Things Everyone Should Know About Space Invaders|autore=Benj Edwards|accesso=6 marzo 2011
Nonostante l'hardware appositamente progettato, Nishikado incontrò lo stesso diversi problemi e non riuscì a sviluppare il gioco come lo aveva in mente: la scheda che aveva realizzato non era sufficientemente potente per muovere dei personaggi colorati. Inoltre ''Space Invaders'' aumentava di velocità man mano che gli alieni venivano eliminati dallo schermo, perché la [[CPU]] doveva disegnare meno oggetti: invece di ottimizzare il codice per bilanciare questo effetto, Nishikado decise di tenerlo come meccanismo di aumento della difficoltà del gioco.<ref name="RG-3"/><ref name="GWR-2009">{{cita libro|titolo=Guinness World Records Gamer's Edition|url=https://archive.org/details/isbn_9781904994503|anno=2009|nome=Craig|cognome=Glenday|editore=Guinness World Records|capitolo=Record-Breaking Games/Space Games|isbn=978-1-904994-45-9|p=[https://archive.org/details/isbn_9781904994503/page/98 98]}}</ref> Molti anni dopo Nishikado ha ammesso che lo sviluppo dell'hardware è stata la parte più difficile della realizzazione di ''Space Invaders''.<ref name="GI-177"/><ref name="Edge-Taito"/>
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== Eredità ==
[[File:Space Invader Tag.jpg|thumb|Un alieno di Space Invaders rappresentato su un muro|alt=|sinistra]]
Nonostante per gli standard odierni la sua grafica sia considerata molto primitiva, ''Space Invaders'' ha avuto un impatto enorme sulla società e sulla stessa industria dei videogiochi. Prima dell'uscita di ''Space Invaders'' le macchine da sala giochi erano principalmente i [[flipper]]: quando Taito pubblicò il gioco nessuno aveva mai visto niente di simile prima. Nei primi tempi i giocatori, in capannello attorno ad una postazione, facevano anche ore di fila per attendere il proprio turno, osservando nel frattempo gli altri giocare. Lo schema di gioco era semplice: sparare a degli alieni che via via che morivano aumentavano la loro velocità. Nonostante la sua semplicità, ''Space Invaders'' ha avuto un influsso straordinario rappresentando un volano per l'intero settore dei videogiochi: esso infatti non solo stimolò la produzione di un elevato numero di giochi derivati o comunque basati sul suo gameplay (ad esempio ''[[Galaxian]]'' e ''[[Galaga]]''), ma diede anche una forte accelerata a tutta l'industria dei videogiochi.<ref name=impatto>{{cita web|url=http://www.pahnation.com/the-impact-and-legacy-of-space-invaders/|titolo=The Impact and Legacy of Space Invaders|accesso=11
Il successo del gioco ha trasformato ''Space Invaders'' in una delle [[icona (società)|icone]] stesse dei videogiochi: richiami si ritrovano in altri videogiochi, in film<ref name=dottorgadget>{{cita web|url=https://www.dottorgadget.it/news/space-invaders-nei-film/|titolo=Space Invaders nei film|accesso=
Tra gli altri esempi, il rapper italiano [[Salmo (rapper)|Salmo]] ha inciso un brano intitolato ''Space Invaders'' che usa gli alieni come metafora<ref name=rgmp43/>; il duo artistico britannico Thomson & Craighead ha realizzato ''Trigger Happy'', un'installazione di new media art che riproduce il gioco con i nemici sostituiti da frasi<ref name=rgmp43/>. Nel 2013 il [[Museum of Modern Art]] di [[New York]] ha inserito il videogioco nel proprio dipartimento di Architettura e Design<ref name=rgmp43/>.
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== Classifiche ==
Nel [[1995]], la rivista ''Flux'' ha posizionato Space Invaders al primo posto nella loro lista dei "Top 100 Video Games."<ref>{{
Nel 2008, il ''[[Guinness World Records]]'' lo ha elencato come il gioco arcade con il punteggio più alto in termini di impatto tecnico, creativo e culturale.<ref name="GWR08-3">{{
== Serie ==
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== Nella cultura popolare ==
Molte pubblicazioni e siti web utilizzano l'icona grafica dell'alieno pixelato come simbolo per i videogiochi in generale, incluso il magazine di videogiochi ''[[Electronic Gaming Monthly]]'', il sito web tecnologico [[Ars Technica]], e l'evento musicale [[Video Games Live]]. È stato anche prodotto del merchandising a tema ''Space Invaders'', tra cui collane e puzzle.<ref>{{
[[File:Vgltoronto.jpg|alt=Una fotografia di un'orchestra su un palco poco illuminato. Sopra il gruppo c'è uno schermo di proiezione con un'immagine di pixel art in bianco e nero e verde. La pixel art è un oggetto ovale che indossa cuffie con occhi e quattro tentacoli. Sotto la pixel art c'è la scritta "Video Games Live".|sinistra|miniatura|Un'immagine pixelata di un alieno da ''Space Invaders'' usata all'evento del concerto [[Video Games Live]]]]
Il gioco - e riferimenti ad esso - è apparso in numerosi aspetti della [[cultura popolare]]. Poco dopo l'uscita del gioco, centinaia di articoli e storie positive sul nuovo medium dei videogiochi popolarizzato da ''Space Invaders'' sono stati trasmessi in televisione e stampati su giornali e riviste. Il torneo di Space Invaders, tenuto da Atari nel 1980 e vinto da [[Rebecca Heineman]],<ref>{{
Nel giro di un anno dal lancio del gioco, l'Associazione Genitori-Insegnanti giapponese (PTA) tentò senza successo di bandire il gioco per presunta incitazione all'assenteismo scolastico.<ref name="eg_1_31">{{
=== Musica ===
I musicisti hanno tratto ispirazione per la loro musica da ''Space Invaders''. Il pionieristico gruppo [[J-pop|giapponese]] di [[synthpop]] [[Yellow Magic Orchestra]] ha riprodotto i suoni di ''Space Invaders'' nel suo album del 1978 intitolato ''[[Yellow Magic Orchestra (album)|Yellow Magic Orchestra]]'' e nel singolo di successo "Computer Game",<ref name="wire_2002">{{
[[Video Games Live]] ha eseguito l'audio del gioco come parte di un "Medley" di "Classic Arcade" in stile "retro" nel 2007.<ref>{{
=== Televisione e cinema ===
Nel pilota originale del 1982 della serie ''[[The Powers of Matthew Star]]'', David Star usa i suoi poteri per barare nel gioco. Il gioco è mostrato con uno sfondo colorato della luna. Diverse [[serie televisive]] hanno trasmesso episodi che fanno riferimento o parodiano il gioco e i suoi elementi; ad esempio, ''Danger Mouse'',<ref>{{
''Space Invaders'' appare anche nei film ''[[Cherry 2000]]'' (1987), ''[[Terminator 2 - Il giorno del giudizio]]'' (1991) e ''[[Pixels (film 2015)|Pixels]]'' (2015), mentre la sua versione ''Deluxe'' fa una comparsa in ''Ragazzi spericolati'' (1982). Una trasposizione cinematografica del gioco è in lavorazione presso la [[Warner Bros. Pictures]] con la produzione di [[Akiva Goldsman]].<ref>{{
== Note ==
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