Controne: differenze tra le versioni
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Veniva stabilito che dal 22 maggio del 1763 il popolo era esentato nei confronti della Badia Nullius dal pagamento d''elle decime di grani, di lino, dal pagamento di un barile di vino per ogni persona che faceva vendemmia''; la popolazione veniva esentata, inoltre, dal pagare ''la quarta parte del prezzo della casa in caso di vendita'' e dalla tassa ''per tutti coloro che usufruivano delle canne situate vicino al fiume Calore;'' veniva finalmente abolita l’usanza di dare una gallina ai monaci per chiunque volesse edificare una nuova casa; veniva Infine abolito il diritto di sepoltura e di stola o di eventuali fabbriche”
L’Abate a sua volta si impegnava a somministrare a fine anno, la carne dei maiali ai poveri (i porci sacri, liberi al pascolo) e di dare una candela ad anima nel giorno della [[Candelora]] (2 febbraio di ogni anno). Si stabiliva, in ultimo, che l’Abate ricevesse ogni anno ducati 80 da parte dell’Università da recuperare fra la popolazione.<ref>{{Cita libro|titolo=( Arch.di Stato (SA) Notaio Gerardo Garsetti; Busta: 2430)}}</ref>
Gli accordi, stipulati tra il Card. Scipione Borghese, Abate Commendatario e il [[Barone]] di Controne, vennero suggellati a perenne ricordo, con iscrizione su pietra. La lapide è conservata nel palazzo comunale ed è datata 9 aprile 1763.
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