Via Postumia: differenze tra le versioni

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[[File:Viae Flaminia Aemilia Postumia.jpg|miniatura|upright=1.2|La via Postumia in colore azzurro, inserita nel sistema viario dell'antica Roma per la direttrice Nord-Est. In sequenza partendo da Roma: in blu la ''[[via Flaminia]]'', segue in rosso la ''[[via Emilia|via Aemilia]]'' che si collega a Piacenza (''Piacentia'') alla via Postumia con arrivo ad ''Aquileia'' verso est e ''Genua'' (Genova) verso ovest.]]
 
La '''via Postumia''' era una via consolare romana ultimata nel 148 a.C. per volontà del console [[Aulo_Postumio_Albino_(console_99_a.C.)|Postumio Albino]] nei territori della [[Gallia Cisalpina]], coincidente con l'odierna [[Pianura Padana]], per scopi prevalentemente militari e in seguito anche commerciali: toccava i centri maggiori, in modo da favorire un percorso più rapido e, almeno in un primo momento, non funse da direttrice del traffico locale. Congiungeva per via di terra i due principali porti d’età preromana e romana dell’Italia settentrionale: [[Genova]], avamposto verso la [[Gallia]] e le [[Alpi Occidentali]], e [[Aquileia (città antica)|Aquileia]], grande centro nevralgico di scambi economici. Sede quest’ultima di un grosso scalo fluviale accessibile dal [[Mare Adriatico]], costituiva la strada di accesso da un lato all’[[Istria]] e all’area balcanica, dall’altro verso le regioni a Nord delle Alpi (tra cui la «Via dell’Ambra»). Per trovare i due successivi porti più importanti si doveva scendere fino a [[Ostia antica|Ostia]] dal lato tirrenico e a [[Ravenna]] dal lato adriatico.
 
== Storia ==