Addio Volodia: differenze tra le versioni
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== Trama ==
Le famiglie di Elia Gutman e Stepan Roginski vivono al secondo piano di un caseggiato popolare. Si tratta di ebrei poveri, come sono anche la maggior parte degli abitanti dello stabile e del quartiere. Ma Elia e Stepan, i cui figli sono nati in [[Francia]], vogliono e ottengono la naturalizzazione, smettendo perciò di essere rispettivamente ucraini e polacchi. I bambini, Maurice e Zazà, crescono quasi ignorando la [[lingua yiddish]] e i loro genitori si adoperano perché non si parli mai della paura continua a cui sono scampati con l'emigrazione. Ecco perché, quando i giornali pubblicano la notizia dell'attentato al feroce antisemita [[Symon Petljura]], i piccoli si sentono ingannati.
Nel frattempo Sonia e Olga (le mamme di Maurice e Zazà), dopo aver fatto le rifinitrici per il laboratorio di confezioni dove Stepan lavora, grazie ad alcune conoscenze, diventano sarte e costumiste per la gente di teatro. Tutta la comunità gode di maggior benessere e tutti mostrano piacere e orgoglio quando il maestro di scuola, Florian, comunica ai genitori che Maurice, Sami Nüssbaum e Robert (figlio del postino e della nuova portinaia) sono pronti per studiare al ginnasio-liceo. Ma Florian ha in serbo un'altra sorpresa: un cugino di Elia, Vladimir (cioè Volodia), rimasto in [[Ucraina]], è venuto a [[Parigi]] per testimoniare a favore dell'assassino del famigerato Petljura. Una sera avviene l'incontro con Volodia, poi scende un sinistro silenzio, che sarà rotto dopo otto anni: rientrato nell'[[URSS]], Volodia è stato spedito in [[Siberia]], a [[Irkutsk]] e là è morto.
== Personaggi ==
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