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Il '''''Vladimir MonomakhMonomach''''' (Russo: Владимир Мономах) fu un [[incrociatore corazzato]] costruito per la [[Rossijskij Imperatorskij Flot|Marina Imperiale Russa]] durante gli [[Anni 1880|anni 80 del XIX secolo]]. La nave fu battezzata col nome di [[Vladimir II di Kiev|Vladimir II MonomakhMonomach]], [[Gran Principi di Kiev|Gran Principe di Kiev]]. Passò la maggior parte del suo servisio in [[Estremo Oriente]], anche se si trovava nel [[Mar Baltico]] allo scoppio della [[guerra russo-giapponese]], nel 1904. Il ''Vladimir MonomakhMonomach'' fu assegnato alla [[Terza Squadra del Pacifico]] e partecipò alla [[battaglia di Tsushima]] nel maggio 1905. Aveva il compito di proteggere i trasporti russi e non fu ingaggiata pesantemente durante la porzione diurna della battaglia. La nave fu silurata nella notte e la mattina seguente fu autoaffondata dal capitano per evitarne la cattura.
 
== Progetto e descrizione ==
La ''Vladimir MonomakhMonomach'' fu classificata come [[Fregata (nave)|fregata]] semicorazzata ed era una versione migliorata della precedente ''[[Minin (incrociatore)|Minin]]''. La nave fu progettata con una grande autonomia operativa e con un'alta velocità per facilitare il suo ruolo d'attacco del commercio, scappando dalle navi da guerra avversarie. Era organizzata come una [[Corazzata a ridotto|corazzata a ridotto centrale]], con l'armamento concentrato a mezza nave. La nave dallo scafo in ferro aveva un rostro ed era ricoperta di legno e di rame per ridurre le incostrazioni. Lo scafo era diviso da 10 paratie stagne trasversali e aveva un doppio fondo profondo 1. 73 m. L'equipaggio era composto da 550 tra ufficiali e marinai. Aveva una lunghezza fuori tutto di 93.8 m, una larghezza di 15.8 m e un'immersione di progetto di 7.6 m. Il dislocamento era di 5683 t a pieno carico.
 
La nave aveva due [[Motore a vapore|motori a vapore]] compound verticali, ognuno collegato ad un'elica a quattro pale in bronzo-manganese da 5.5 m. Il vapore era prodotto da sei [[Generatore di vapore|caldaie cilindriche]] alla pressione di 70 [[Psi (unità di misura)|psi]]. I motori produssero una potenza indicata di 5253 kW durante le prove in mare, che permettevano alla nave una velocità massima di 15.8 [[Nodo (unità di misura)|nodi]]. La nave trasportava 910 t di [[carbone]] che gli permettevano un'autonomia di 6200 [[Miglio nautico|miglia nautiche]] alla velocità di 10 nodi. Era armata a nave, con tre alberi, e aveva un'area velica totale di 2400 m<sup>2</sup>. Per ridurre la resistenza durante la navigazione a vela i [[Fumaiolo|fumaioli]] erano retrattili.
 
Il ''Vladimir MonomakhMonomach'' era armato con quattro cannoni da 203 mm, uno su ogni angolo della batteria che sporgevano dai lati dello scafo. Tra questi cannoni erano montati otto dei dodici [[Cannone navale 152/35 1877|cannoni 152/35]], nella batteria centrale, mentre i restanti quattro erano al difuori della batteria alle estremità della nave. La difesa anti [[torpediniera]] consisteva in quattro cannoni da 9 libbre e 10 [[Hotchkiss 47 mm|cannoni Hotchkiss]]. La nave aveva anche tre [[Tubo lanciasiluri|tubi lanciasiluri]] da 381 mm.
 
La [[cintura corazzata]] al galleggiamento era composta da una corazzatura composita e si estendeva per tutta la lunghezza della nave. Era spessa 152 mm a mezza nave ma si riduceva a 114 mm alle estremità. Si estendeva per o,6 m sopra il galleggiamento e 1.2 m sotto. Paratie trasversali da 76-102 mm proteggevano i cannoni nella batteria. Le sporgenze dei cannoni da 203 mm avevano lo stesso spessore. Il ponte protetto era spesso 13 mm.
 
== Servizio ==
La costruzione del ''Vladimir MonomakhMonomach'' iniziò il 22 febbraio 1881 al cantiere navale del Baltico a [[San Pietroburgo]], anche se la cerimonia formale per la posa della chiglia non fu tenuta fino al 21 maggio. Fu varata il 22 ottobre 1882 e completata il 13 luglio 1883. Il costo totale della nave fu di 3348847 [[Rublo|rubli]]. Anche se fu il secondo incrociatore della [[Classe Dmitri Donskoy|classe ''Dmitri Donskoy'']] ad essere impostato, il ''Vladimir MonomakhMonomach'' fu completato per primo. A causa di costanti cambi durante la costruzione il progetto di entrambe le navi divergeva considerabilmente al momento del completamento. La nave fu chiamata così in onore di Vladimir II MonomakhMonomach, Gran Principe di Kiev.
 
L'11 ottobre 1884 il ''Vladimir MonomakhMonomach'' iniziò un viaggio tranquillo dal [[Mar Baltico|Baltico]] all'[[Estremo Oriente]]. Fece visita ai porti di [[Kristiansand]], in [[Norvegia]], e [[Isola di Portland|Portland]], in [[Inghilterra]], prima di raggiungere [[Malta]] il 25 novembre. La nave spese la maggior parte delle seguenti sei settimane in acque greche, prima di arrvare a [[Porto Said]], in [[Egitto]], il 12 gennaio 1885 per attraversare il [[canale di Suez]]. Il ''Vladimir MonomakhMonomach'' incontrò lì la [[Nave da battaglia|corazzata]] britannica [[HMS Agamemnon (1879)|HMS ''Agamemnon'']] e fu scortata fino in Giappone, dato che quell'anno le tensioni stavano aumentando tra Regno Unito e Russia. La nave arrivò a Nagasaki nel marzo 1885 e fu nominata ammiraglia della flotta russa del Pacifico sotto il [[retroammiraglio]] A.E. Kroun. Basata a [[Vladivostok]], normalmente passò l'inverno in acque più calde. Per esempio, tra il novembre 1885 e il marzo 1886 il ''Vladimir MonomakhMonomach'' visitò [[Manila]], [[Singapore]], [[Hong Kong]], [[Batavia (Indie orientali olandesi)|Batavia]] e [[Penang]]. Nel 1887 tornò a [[Kronštadt|Kronstadt]] e nel 1888 fu raddobbata.
 
Il ''Vladimir MonomakhMonomach'' lasciò Kronstadt il 6 novembre 1889 alla volta del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], dove rimase l'anno successivo. Prese parte alla scorta ufficiale per il viaggio dello [[zarevic]] [[Nicola II di Russia|Nicola]] in Estremo Oriente. Lo zaveric viaggiò a bordo del ''[[Pamjat' Azova (incrociatore)|Pamiat Azova]],'' mentre il ''Vladimir MonomakhMonomach'' si occupava della protezione. Le due navi raggiunsero Singapore il 2 marzo 1891 e Vladivostok il 23 maggio. Una volta lì il capitano [[Oskar Stark]] fu nominato comandante della nave e il ''Vladimir MonomakhMonomach'' fu in riparazione fino ad agosto. Passò l'inverno a [[Nagasaki]], partendo per l'Europa nell'aprile successivo e raggiungendo Kronstadt in agosto, dove fu minuziosamente rimodernata, iniziando il 22 settembre. Il pesante armo velico fu rimpiazzato da tre alberi di segnalazione, i fumaioli furono fissati e le caldaie migliorate. Il 13 febbraio 1892 il ''Vladimir MonomakhMonomach'' fu riclassificato come incrociatore di prima classe.
 
Il 2 ottobre 1894 la nave, ora sotto il comando del capitano [[Zinovij Petrovič Rožestvenskij|Zinovy Rozhestvensky]], fece ritorno nel Mediterraneo. In vista della [[prima guerra sino-giapponese]] del 1894-95, il consiglio dei ministri russo ordinò il 1 febbraio 1895 che la squadra del Mediterraneo rinforzasse la seconda squadra del Pacifico. La nave raggiunse il [[Treaty ports|treaty port]] cinese di [[Yantai|Chihfu]] il 16 aprile e il 13 maggio divenne l'ammiraglia del retroammiraglio [[Evgenij Ivanovič Alekseev|Yevgeni Ivanovich Alekseyev]], secondo in comando della [[Flotta del Pacifico]]. Il ''Vladimir MonomakhMonomach'' rimase a Chihfu fino alla fine dell'anno, prima di partire per Vladivostok e poi per [[Kōbe|Kobe]] nel gennaio 1896.
 
La nave rimase lì solo per breve tempo prima che le venisse ordinato di tornare a Kronstadt per un riammodernamento radicale. I suoi obsoleti cannoni da 203 e 152 mm furono rimpiazzati da 5 nuovi cannoni 152/45 e da 6 [[Cannone Canet|cannoni Canet]] da 120 mm. Le sei caldaie originali della nave furono rimpiazzate da una dozzina di caldaie cilindriche.
 
Il ''Vladimir MonomakhMonomach'' fu ritrasferito alla Flotta del Pacifico nel novembre 1897 e raggiunse Nagasaki nel febbraio 1898. Dopo che il [[Triplice Intervento]] espulse i giapponesi da [[Lüshunkou|Port Arthur]], il ''Vladimir MonomakhMonomach'' fu parte delle forza russa che in seguito occupò il porto strategico. Nel giugno 1900 trasportò le truppe per la soppressione della [[rivolta dei Boxer]]. Nel settembre 1900, al suo ritorno a Port Arthur, speronò accidentalmente e affonsò il mercantile ''Crown of Aragon''. Nel dicembre 1901 si ritrovò con il ''Dmitri Donskoy'' a Hong Kong e le due navi tornarono nel Mediterraneo attraverso il canale di Suez. Il ''Vladimir MonomakhMonomach'' rimase nel Mediterraneo fino all'agosto 1902 e raggiunse Kronstadt in ottobre. Tra il 1903 e il 1904 alcuni dei suoi cannoni Hotchkiss da 47 mm furono rimpiazzati da cannoni da 75 mm.
 
=== Guerra russo giapponese ===
Nel febbraio 1905 il ''Vladimir MonomakhMonomach'' fu assegnato alla [[terza squadra del Pacifico]], che fu mandata a rinforzare la [[Seconda squadra del Pacifico|seconda squadra]] dell'ammiraglio Zinovy Rozhestvensky. La formazione transitò attraverso il canale di Suez e si unì alla seconda squadra nella [[baia di Cam Ranh]], nell'[[Indocina francese]], il 14 maggio 1905, dove fu assegnata alla divisione incrociatori del retroammiraglio [[Oskar Enkvist]].
 
Durante la decisiva battaglia di Tsushima del 27 maggio 1905 il ''Vladimir MonomakhMonomach'' era posizionato sul lato destro della linea di battaglia russa, a guardia dei trasportie quindi evitò la merea di colpì che si riversò su altre navi russe, anche se ingaggiò l'incrociatore giapponese [[Izumi (incrociatore)|''Izumi'']]. La nave giapponese fu colpita diverse volte e allontanata, pur abendo perso solo tre marinai e avendone 7 feriti. Il ''Vladimir MonomakhMonomach'' fu anche colpito più volte e uno dei cannoni da 120 mm fu distrutto insieme ai suoi serventi. Il colpo più pericoloso fu quello di un proietto che esplose sopra il paranco per i colpi da 152 mm, appiccando un incendio alle munizioni. Il pronto allagamento della polveriera evitò l'esplosione.
 
Quando scese la notte le [[Torpediniera|torpediniere]] giapponesi ingaggiarono le navi russe sopravvissute e l'incrociatore dichiarò di averne affondata una alle 20:25. Il ''Vladimir MonomakhMonomach'', confondendo uno degli attaccanti per un cacciatorpediniere russo, fu colpito attorno alle 20:40 da un singlo siluro che trapassò lo scafo vicino al carbonile numero 2. La torpediniera fu poi affondata. Il danno era severo ma l'equipaggio riuscì a tenere la nave a galla e i motori operativi, anche se continuava a prendere acqua. La mattina dopo, comunque, il ''Vladimir MonomakhMonomach'' si diresse verso l'[[Tsushima (isola)|Isola di Tsushima]] ed iniziò a scaricare i feriti sulle lance di salvataggio. Il capitano Vladimir Aleksandrovich Popov diede l'ordine di abbandonare la nave e ordinò di aprire tutte le prese a mare per autoaffondare la nave piuttosto che arrendersi ai giapponesi. La nave affondò alla 10:20 e l'equipaggio fu catturato dagli incrociatori ausiliari giapponesi [[SS Sado Maru|SS ''Sado Maru'']] e [[SS Manchu Maru|SS ''Manchu Maru'']]. Il ''Vladimir MonomakhMonomach'' fu ufficialmente rimosso dalla lista della marina il 28 settembre 1905.
 
== Note ==
 
== Bibliografia ==
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*Watts, Anthony J. (1990). ''The Imperial Russian Navy''. Londra: Arms and Armour. <nowiki>ISBN 0-85368-912-1</nowiki>.
*Wright, Christopher C. (1976). "Imperial Russian Cruisers, Part 3". ''Warship International''. Toledo, Ohio: International Naval Research Organization. '''XIII''' (2): 123–47.
 
L'<nowiki/>'''''Asama''''' (淺間) fu il capoclasse dell'[[Classe Asama|omonima classe]] di [[Incrociatore corazzato|incrociatori corazzati]] (''Sōkō jun'yōkan'') costruiti per la [[marina imperiale giapponese]] verso la fine dell'[[Anni 1890|ultimo decennio del XIX secolo]]. Dato che il [[Giappone]] non aveva la capità industriale per produrre una nave del genere, fu costruita in [[Gran Bretagna]]. Servì nella guerra russo-giapponese del 1904-1905 durante la quale partecipò alle [[Battaglia della baia di Chemulpo|battaglie di Chemulpo]] e [[Battaglia del Mar Giallo|del Mar Giallo]] senza riportare alcun danno, ma la sua fortuna non si ripetè durante la [[battaglia di Tsushima]]. All'inizio della [[prima guerra mondiale]] l'<nowiki/>''Asama'' cercò senza successo gli incrociatori ausiliari tedeschi nel [[Oceano Pacifico|Pacifico]] fino a quando non fu severamente danneggiata da un incaglio al largo della costa messicana all'inizio del 1915. Le riparazioni richiesero due anni e fu poi usata principalmente come nave d'addestramento per il resto della sua carriera. La nave fece un totale di 12 corsi d'addestramento prima che rimanesse nuovamente danneggiata per un incaglio nel 1935. L'''Asama'' divenne quindi una nave scuola stanziale, fino a quando non fu demolito tra il 1946 e il 1947.
 
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Il 14 settembre 1914 l'''Asama'' lasciò Yokosuka come parte della 1a Squadra dei Mari del Sud che cercò tra le [[Isole del Pacifico|isole dei Mari del Sud]] la [[Ostasiengeschwader|squadra tedesca in Asia Orientale]] del [[viceammiraglio]] [[Maximilian von Spee]]. Il 25 ottobre la nave fu distaccata a [[Honolulu]], alle Hawaii, per prevenire la partenza della cannoniera tedesca [[SMS Geier|SMS ''Geier'']], agendo insieme alla corazzata ex-russa ''[[Hizen (corazzata)|Hizen]]''. Dopo che la cannoniera fu internata l'8 novembre, le due navi navigarono assiame per unirsi il 22 dello stesso mese alle altre navi della squadra di spedizione americana a [[Bahia Magdalena]], in [[Bassa California|Baja California]]. La squadra si spostò a sud per cercare navi corsare tedesche lungo la costa occidentale del sudamerica. L'11 dicembre, dopo aver ricevuto la notizia della vittoria britannica alla Battaglia delle Falkland, la squadra si mosse verso nord per pattugliare le coste occidentali dell'America centrale e poi ancora più a nord, a gennaio, in acque messicane e statunitensi.
 
L'<nowiki/>''Asama'' ispezionò [[Mazatlán]] il 28 gennaio per poi procedere a investigare la desolata e arida baia di [[Puerto San Bartolomé]] in Baja California, dove il suo capitano, [[Yoshioka Hansaku]], intendeva anche fare rifornimento dalla [[carboniera]] britannica [[Lena (carboniera)|SS ''Lena'']]. Il 31 gennaio 1915 la nave colpì uno scoglio non segnalato all'entrata della baia e rimase bloccata. L'impatto aveva aperto una falla, inizialmente stimata di 15 m, che allagò completamente la sala caldaie e portò 1.2 m di acqua in sala macchine. Dopo il fallimento delle prove iniziali per disincagliare la nave, l'equipaggio iniziò a sbarcare le provviste e sistemarono le ancore di tonneggio per stabilizzare l'incrociatore ed evitare ulteriori danni al fondo. La carboniera [[Boyne (carboniera)|SS ''Boyne'']] arrivò quella sera e fu mandata a [[San Diego]] perchè riportasse l'incidente alle autorità giapponesi, dato che l'''Asama'' era senza corrente e la ''Lena'' non aveva alcuna radio.
 
L'incrociatore corazzato ''[[Izumo (incrociatore)|Izumo]]'', ammiraglia della squadra comandata dal [[retroammiraglio]] [[Moriyama Keizaburo]], arrivò il 12 febbraio e richiese l'immediato invio di navi di recupero e salvataggio. L'incrociatore protetto ''[[Chitose (incrociatore)|Chitose]]'' e la nave rifornimento [[Konan Maru|SS ''Konan Maru'']] arrivarono il 18 marzo e furono seguite il girono seguente dalla gemella dell'<nowiki/>''Asama'', il ''[[Tokiwa (incrociatore)|Tokiwa]]'', e dalla nave per le riparazioni ''[[Kamakura Maru]]''. Il viceammiraglio [[Tochinai Sojiro]], che arrivò a bordo del ''Tokiwa'', sostituì Moriyama che doveva rientrare a casa. Il salvataggio della nave iniziò rapidamente all'arrivo della nave per riparazioni ''[[Kantō (nave)|Kantō]]'' il 24 marzo, che portò con se 250 carpentieri navali dall'[[arsenale di Yokosuka]]. Il 14 aprile oltre 1600 tonnellate di materiale erano state rimosse dall'incrociatore e ulteriori investigazioni mostrarono che la sala macchine di prora aveva una falla da 7,8 m per 0,9 m e la falla nel locale caldaie misurava 2.1 m per 10.2 cm. Non risulta quindi assurdo che, dato lo stato del fondo della nave, pompare 6764 t di acqua non fu abbastanza per svuotare la nave. L'8 marzo la nave fu fatta galleggiare con successo ma i lavori richiesero altri tre mesi per renderla appena in grado di prendere il mare. L'''Asama'' testò la bontà delle riparazioni il 21 agosto, fuori dalla baia, e due giorni dopo partì alla velocità di 6 nodi per la base navale britannica di [[Esquimalt]], nella [[Columbia Britannica]], per riparazioni temporanee, scortata dal ''Chitose'' e dalla ''Kantō''. During the voyage the ship still had to pump some 710 to 810 metric tons (700 to 800 long tons) per hour. The repairs in Esquimalt reduced this figure to a mere 100 metric tons (100 long tons) per hour after the cruiser sailed for Yokosuka on 23 October. She arrived on 18 December and Emperor Taishō received her officers in the Imperial Palace two days later. Permanent repairs, which included the replacement of her boilers by 16 Miyabara water-tube boilers and the removal of her bow torpedo tube, were not completed until March 1917, ''Asama'' served as the flagship of Destroyer Squadron (''Suiraisentai'') 2 from 13 April to 4 August before she was transferred to the Training Squadron on 25 August. Together with ''Iwate'', the ship cruised to the western coasts of North and Central America, Hawaii and the South Sea Islands from 2 March to 6 July 1918.