Arte sovietica: differenze tra le versioni
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=== Scultura ===
Negli anni del dopoguerra le caratteristiche monumentali si intensificano nella scultura: ciò venne facilitato dalla pubblicazione di un decreto governativo riguardo alla costruzione di monumenti/busti di due eroi dell'URSS e di due eroi del lavoro socialista da esser installati nella loro terra d'origine.<ref name="S354">{{Cita|Sarab’janov|p. 354}}.</ref>
Sulla base dei monumenti e dei busti creati in precedenza, [[Nikolaj Vasil’evič Tomskij|Nikolaj Tomskij]] realizzò i monumenti per i generali [[Iosif Rodionovič Apanasenko|Iosif Apanasenko]] ([[Belgrado]], 1949) e [[Ivan Danilovič Černjakovskij|Ivan Černjakovskij]] ([[Vilnius]], 1950 - trasferito a [[Voronež]]). In essi, lo scultore combina la somiglianza concreta e la modellazione generalizzata, l'armonia della scultura e del piedistallo architettonico, la chiarezza e l'espressività del piedistallo. Evgenij Vučëtič continuò a lavorare sui busti di eroi e a vari monumenti. Le prime opere che realizzò furono i ritratti degli eroi del lavoro (''Agricoltore collettivo uzbeko Nizarali Nijazov'', 1948), pur conservando l'esperienza nel ritratto militare, ricorrendo a una composizione spettacolare. Nel 1946, il lituano [[Juozas Mikėnas]] realizzò un espressivo ''Monumento alle 1200 guardie'' ({{russo|Памятник 1200 гвардейцам|Pamjatnik 1200 gvardejcam}}) situato a [[Kaliningrad]]: con due figure dinamiche protese in avanti, il monumento esprime lo spirito della vittoria.<ref name="S354" />
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