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== Geografia fisica ==
Caivano è situato nella vasta [[pianura campana]] a nord dell'[[area metropolitana di [[Napoli]], in posizione baricentrica tra il capoluogo di regione, [[Caserta]], l'[[agroAgro aversano]], l'[[Area nolana|agro nolano]] e la [[Valle Caudina]].
 
== Storia ==
Il nome ''Caivano'' ha origine gentilizia, proviene dal latino ''Calvius'' a cui è stato aggiunto nel tempo il suffisso ''anus'', che indica la proprietà feudale, inoltre nel tempo la "L" è stata sostituita con la vocale "I".
 
Ritrovamenti archeologici fanno risalire ad epoca osca i primi insediamenti abitativi. Furono gli [[Etruschi]], nel [[VI secolo a.C.]] che, effettuando bonifica del paludoso territorio di Caivano, ne resero possibile l'abitabilità.
 
Nel [[IV secolo a.C.]] si insediarono i [[Sanniti]]. L'attuale territorio di Caivano era parte di quello facente capo all'antica città di [[Atella (città antica)|Atella]], distante circa 8 km dall'attuale Caivano. Con la dominazione Romana il territorio veniva suddiviso in grandi latifondi patrizi, da cui lo stesso significato del nome, maggiormente accreditato, che fa derivare Caivano da “fundus Calvanium” – proprietà della famiglia Calvanium.
 
Il nome del luogo favoreggia a farci credere che il luogo fosse già abitato in epoca romana come proprietà dei coloni. Con l'invasione [[Longobardi|longobarda]] la zona appartenne al [[Ducato di Benevento|principatoPrincipato di Benevento]] e Caivano fu forse sottoposto a S. Arcangelo, all'epoca villaggio fortificato longobardo a sua volta dipendente dal gastaldato di Suessula. Il territorio fu oggetto di [[Centuriazione della Campania antica|centuriazione sia all'epoca dei Gracchi che in età augustea]]. La centuriazione più antica sembra aver influenzato la collocazione delle chiese e della torre del castello mentre per l'altra non vi sono tracce evidenti. Con l'avvento dei [[normanni]], la cui esistenza è attestata da documenti scritti a partire dal [[X secolo]], divenne un casale del [[Ducato di Napoli]].
[[Alfonso V d'Aragona|Alfonso d'Aragona]] occupò Caivano, per conquistare il [[regnoRegno di Napoli]] circondato da mura, dovette assediare per ben tre mesi il forte castello, ottenendone alla fine la resa a patti.
 
Il castello di Caivano è anche menzionato in un documento del [[1432]] in cui si parla della consegna delle fortificazioni di [[Capua]]. Inutilmente gli aversani chiesero a re Alfonso di Aragona il ritorno di Caivano sotto il loro diretto dominio. Nel [[Cinquecento]], come risulta anche da una testimonianza in [[lingua spagnola]], l'abitato era composto da tre nuclei: Caivano, il Borgo Lupario eed il borgo S. Giovanni. Tra la fine del Quattrocento e la prima metà del secolo successivo vi risiedette un piccolo nucleo di [[ebrei]], alcuni dei quali provenienti da [[Fondi]], che esercitarono il prestito e commercio di prodotti agricoli. Fino al [[XVI secolo]] Caivano fu il più popoloso dei centri ricadenti sul territorio dell'antica [[Atella (città antica)|Atella]], per cedere poi il passo a [[Frattamaggiore]]. Con la costituzione murattiana dei comuni, a Caivano furono aggregati i casali di Pascarola e Casolla Valenzano e il territorio di S. Arcangelo, ormai casale disabitato. Oggi Caivano, su 92 comuni appartenenti alla Provincia[[provincia di Napoli]], si piazza al 18º posto per popolazione residente, al 10º per estensione territoriale e al 62º per densità di popolazione.
 
=== Simboli ===
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* Villa Comunale di Caivano
* Palazzo Capece, palazzo della famiglia Capece
* Palazzo marchesale Cimino, edificato alla fine del [[XVIII secolo]] (in frazione Casolla Valenzano)
 
== Società ==