Colt M1911: differenze tra le versioni
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Alla fine del 1800, anche in USA si stava lavorando alla pistola semiautomatica e tra la fine del 1890 e i primi anni del 1900, la US Army volle eseguire dei test di alcune di queste pistole, per sostituire le [[rivoltella|rivoltelle]] in dotazione, nel vecchio calibro Colt Browning .38, che dalle relazioni dei militari USA all'estero, risultava avere un basso [[potere d'arresto]].<ref name=":0" />
Le prime sperimentazioni condotte su modelli presentati dalla [[Mauser]] (il [[Mauser C96|C96]]), dalla [[Österreichische Waffenfabriksgesellschaft|Mannlicher]] (lo [[Steyr Mannlicher M1894]]) e dalla Colt ([[Colt M1900]]), non furono soddisfacenti, così l'attenzione si spostò sulle pistole [[Luger P08|Luger P00]] in calibro [[7,65 mm Parabellum|7,65 Parabellum]]
Nel [[1904]] fu costituita la Commissione Thomson-LaGarde, che a seguito dei macabri esperimenti, tutt'altro che scientifici, eseguiti su 10 cadaveri umani, appesi per il collo, 16 manzi e 2 cavalli (animali vivi e morti)<ref name=":0" />, presso il mattatoio di Chicago, ritenne che il calibro [[9 mm Parabellum|9 mm]] (nonostante gli ottimi risultati) non avesse abbastanza potere di arresto e che andava considerato un proiettile di almeno 45 centesimi di [[Pollice (unità di misura)|pollice]]. La US Army decise quindi di adottare la cartuccia calibro .45 ACP (Automatic Colt Pistol), con proiettile fino a 230 [[Grano (unità di misura)|grani]] (14,9 grammi).
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