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Eventi: ortografia
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==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta===
Ha origini antichissime: durante il rifacimento del pavimento nel [[1982]], sono stati portati alla luce i resti di un edificio del [[V secolo|V]]-[[VI secolo]] e quelli di un tempio a tre absidi del [[X secolo]]. Benché Arsiè fosse sottoposta al potere temporale del [[Diocesi di Feltre|vescovo di Feltre]], dal punto di vista ecclesiastico era una [[pieve]] della [[diocesi di Padova]], alla quale tuttora appartiene. Nel [[XIV secolo|Trecento]] si ebbe un'altra riedificazione e nel [[1488]] fu descritta del vescovo [[Pietro Barozzi]] in [[visita pastorale]] come una chiesa grande e pregevole, ricca di arredi e suppellettili. Distrutta dall'esercito imperiale durante la [[guerra della Lega di Cambrai]], fu nuovamente ricostruita ma i lavori si prolungarono notevolmente e furono conclusi solo sotto don Giovanni Dal Castello (parroco dal [[1680]] al [[1702]]). Nel [[1734]]-[[1736|36]] fu rifatta la facciata, mentre nel [[1816]] si ebbe una riconsacrazione a conclusione di un restauro. Gli ultimi lavori, benedetti il 24 agosto [[2008]] dal vescovo [[Antonio Mattiazzo]], hanno ripristinato il [[marmorino]] settecentesco e le decorazioni in rilievo; inoltre, hanno reso accessibili i resti delle chiese altomedievali.
 
Gli interni sono organizzati in un'unica navata su cui si affacciano quattro cappelle per lato. La prima di destra ospita una riproduzione della [[Grotta di Lourdes]] del [[1914]], mentre in quella di fronte si trova un grande [[fonte battesimale]] cinquecentesco. Le sei rimanenti ospitano altrettanti altari lignei collocabili tra il Sei e il Settecento. Emerge tra tutti l'altare della Crocefissione, opera barocca in legno dipinto e dorato realizzata nel [[XVIII secolo]] da maestranze venete; vi è collocato un ''Crocifisso'' in legno intagliato e dipinto di scuola feltrina, risalente alla seconda metà del [[XV secolo]], mentre sono collocabili nel secolo successivo le due sculture lignee che lo affiancano (''Giovanni evangelista'' e ''Madonna Addolorata''), di probabile provenienza austriaca. Di fronte, sull'altare del Rosario, si trova la tela con la ''Madonna del Rosario, San Domenico, Santa Caterina e i vincitori della battaglia di Lepanto'', che richiama un dipinto con lo stesso soggetto conservato nella parrocchiale di [[Fonzaso]].