Gaspare Sanseverino: differenze tra le versioni
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{{Citazione|La signoria de Vinesia in questo tempo sbandì de sue terre et logi Fracasso [...] et ciò fu perché, retrovandose uno zentilhomo venetiano in Paduana in uno suo podere cum la fameglia sua [...] et Fracasso ritrovandose lì inamorato in la figliola de quel zentilhomo, videla per la villa andare a uno potio cum fantesche, et volsela lì basare per forza. Unde quella li batete una sechia de aqua adosso, per la quale lui prese l'arma che haveva a lato et quella amazò lì de facto.|Ugo Caleffini, Croniche 1471-1494}}
Questo episodio - certo di grande rilevanza - non è però riportato da nessun altro storico o cronista, e qualche anno dopo egli sarebbe comunque tornato a chiedere la condotta di Venezia. È possibile che, a causa della distanza, la voce fosse giunta a Ferrara distorta rispetto alla reale dinamica dell'evento, come non di rado accadeva per eventi distanti nel tempo e nello spazio. Infatti da alcune fonti lucchesi risulta che egli fosse stato bandito sì per omicidio, ma non di una donna, bensì di un gentiluomo padovano, sebbene anche in questo caso la voce sia riportata come incerta.<ref>Carteggio degli Anziani, MCCCCLXXIII-MCCCCLXXXXII. Archivio di Stato (Lucca), Benedetti, 1943, p. 309.</ref>
=== Condotta pontificia ===
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