Ursus arctos marsicanus: differenze tra le versioni

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L{{'}}'''orso bruno marsicano''' ('''''Ursus arctos marsicanus''''' {{zoo|[[Giuseppe Altobello|Altobello]]|1921}}) è un [[mammifero]] [[onnivoro]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Ursidi]]: si tratta di una [[sottospecie]] dell'orso bruno comune [[endemismo|endemica]] dell'[[Italia]] centro-meridionale, nella [[Regione geografica#Tipi di regioni geografiche|regione storico-geografica]] della [[Marsica]], dove, nell'[[areale]] centrale corrispondente al [[parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise]], sopravvive una cinquantina di orsi (secondo i rilievi del 2014, [[Intervallo di confidenza|intervallo di fiducia]]: 95%, dai 45 ai 69 esemplari), più alcuni esemplari in altre aree protette limitrofe<ref name="monitoraggio">{{cita web | titolo = Stabile la popolazione di Orso | url = http://www.parcoabruzzo.it/dettaglio.php?id=29936 | accesso = | editore = Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise}}</ref>, per un totale oscillante fra i 55 e gli 85 orsi<ref name="parcoabruzzo.it">{{Cita web |url=http://www.parcoabruzzo.it/dettaglio.php?id=37061|titolo=Rapporto orso marsicano 2015|editore=Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise|accesso=18 agosto 2016}}</ref>.
 
== Descrizione ==
=== Aspetto ===
Presenta corporatura abbastanza tozza e tarchiata, anche se più slanciata rispetto a quella di altre sottospecie di orso bruno di maggiori dimensioni. La testa è grande e tondeggiante, con muso cilindrico e piuttosto schiacciato dotato di un grosso [[rinario|tartufo]] nerastro. Il [[pelo]] è bruno-fulvo uniforme su tutto il corpo, con tendenza all'inscurimento sulla parte distale degli [[arto|arti]], i quali sono grossi e forti. Gli occhi sono piccoli e di color nocciola, mentre le orecchie sono anch'esse piccole e di forma arrotondata, poste leggermente ai lati del [[cranio]]. La [[coda (anatomia)|coda]] è ridotta a un moncherino di meno di 10&nbsp;cm.
[[File:OrsoMarsicano.jpg|thumb|Giovane esemplare di orso marsicano]]
 
Presenta corporatura abbastanza tozza e tarchiata, anche se più slanciata rispetto a quella di altre sottospecie di orso bruno di maggiori dimensioni. La testa è grande e tondeggiante, con muso cilindrico e piuttosto schiacciato dotato di un grosso [[rinario|tartufo]] nerastro. Il [[pelo]] è bruno-fulvo uniforme su tutto il corpo, con tendenza all'inscurimento sulla parte distale degli [[arto|arti]], i quali sono grossi e forti. Gli occhi sono piccoli e di color nocciola, mentre le orecchie sono anch'esse piccole e di forma arrotondata, poste leggermente ai lati del [[cranio]]. La [[coda (anatomia)|coda]] è ridotta a un moncherino di meno di 10&nbsp;cm.
 
=== Dimensioni ===
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== Habitat ==
[[File:Gagliano Aterno - Convento di Santa Chiara 17.jpg|thumb|Orso bruno marsicano imbalsamato ed esposto presso il [[Museo dell'orso (Gagliano Aterno)|museo dell'orso]] di [[Gagliano Aterno]]]]
 
L'[[habitat]] dell'orso bruno marsicano è teoricamente abbastanza variabile: si adatta infatti a una varietà di ambienti diversi, anche se legati alle immediate vicinanze di una copertura [[bosco|boschiva]], soprattutto faggete e querceti, tipiche delle [[Foreste montane decidue degli Appennini|foreste dell'Appennino centrale]]. A causa della presenza umana, tuttavia, questi animali si sono rifugiati in aree via via sempre più impervie e con elevata copertura boschiva. Pare che durante l'estate si spostino verso aree a quota maggiore con copertura [[prato (agricoltura)|prativa]] e cespugliosa, mentre durante l'inverno prediligano aree [[roccia|rocciose]], possibilmente lontane da qualsiasi tipo di attività umana.
 
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20|doi=10.1073/pnas.1707279114|url=http://www.pnas.org/lookup/doi/10.1073/pnas.1707279114}}</ref>
 
Applicando tecnologie di analisi genomica e bioinformatica allo studio di una specie si possono inferire molte informazioni interessanti sulla sua storia evolutiva, sull’impatto che hanno avuto le attività dell’uomo sulle caratteristiche genetiche e sul rischio di estinzione. Sequenziando il genoma completo di 5 orsi bruni marsicani, uno studio coordinato dall'Università di Ferrara ha ricostruito la storia demografica di questa caratteristica [[sottospecie]] endemica italiana e le relazioni evolutive con le altre sottospecie europee. Lo studio fornisce un valido esempio dell'investigazione genomica ([[genomica della conservazione]]) applicata alla [[biologia della conservazione]].<ref>{{Cita web|url=https://www.unife.it/it/notizie/2020/scienza/endemixit|titolo=Dalla farfalla di Ponza alla lucertola delle Eolie {{!}} Endemixit, genomica contro l’estinzione|sito=Università degli studi di Ferrara|lingua=it|accesso=2022-05-04}}</ref> I risultati principali derivati dall'analisi genomiche di questi 5 orsi marsicani sono stati:
 
* i livelli di [[Inincrocio|inbreeding]] e di [[Omozigosi|omozigosità]] sono molto alti, di gran lunga superiori rispetto a quelli delle altre popolazioni europee di orso bruno, indicando che la popolazione è stata molto piccola e isolata per un lungo periodo di tempo (circa 4 mila anni secondo la stima genomica);<ref name=":1">{{Cita news|autore=Margherita Fronte|titolo=Io ti salverò col tuo DNA|pubblicazione=[[Focus (periodico 1992)|Focus]]|data=marzo 2021|pp=70-73 (441)}}</ref><ref name=":2" />
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== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Marsica]]