Enrico di Fiandra: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Biografia: Formatto parzialmente bibliografia e correzioni minori. Sul resto della forma trazione, per quanto compiuta in buona fede, sinceramente non saprei come metterci mano Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
m Bot: sistemo spazii fra {{Box successione}} e altro template |
||
Riga 72:
Il 23 febbraio [[1200]], Enrico prese l'impegno di partire per la Terra Santa, assieme a suo fratello, il [[Conti di Fiandra|Conte di Fiandra]] e di [[Conti di Hainaut|Hainaut]], [[Baldovino I di Costantinopoli|Baldovino]] e a suo cognato, il [[Sovrani di Champagne|conte di Champagne]] e di [[Brie (regione)|Brie]], [[Tebaldo III di Champagne|Tebaldo III]]<ref name=Nicol>{{cita|Nicol|p. 504}}.</ref>, a cui fu concordemente assegnato il comando della [[quarta crociata]]<ref name=Nicol/>. I due anni successivi furono impiegati per preparare la spedizione.<br/>Dopo essere partiti nel [[1202]], la [[IV Crociata|Crociata]], nel [[1203]], era stata deviata verso [[Costantinopoli]], per sostenere [[Alessio IV Angelo|Alessio Angelo]] a conquistare il trono di Costantinopoli contro lo zio, l'imperatore [[Alessio III Angelo]], che aveva deposto il proprio fratello e padre di Alessio, l'imperatore [[Isacco II Angelo]]<ref>{{cita|Nicol|pp. 507-509}}.</ref>; dopo che Alessio, divenuto nel frattempo Alessio IV, nel febbraio del [[1204]], era stato imprigionato e strangolato, al trono era salito [[Alessio V Ducas]]<ref>{{cita|Nicol|p. 511}}.</ref>, che ripudiò tutti gli accordi presi coi Crociati<ref name=Nico>{{cita|Nicol|p. 512}}.</ref>, che decisero di combattere e ci fu un trattato tra i capi dei crociati tra cui, Baldovino, il [[Doge di Venezia]], [[Enrico Dandolo]] e [[Bonifacio I del Monferrato|Bonifacio del Monferrato]], per la spartizione del bottino, l'elezione di un imperatore latino e la divisine delle province<ref name=Nico/>; i crociati, tra cui Enrico, nel mese di aprile riuscirono a conquistare Costantinopoli e per tre giorni si abbandonarono al saccheggio sfrenato e all'uccisione di circa 2000 abitanti<ref>{{cita|Nicol|pp. 513-514}}.</ref> e, dopo la spartizione del bottino, si apprestarono all'elezione dell'imperatore<ref>{{cita|Nicol|p. 514}}.</ref>.
La corona imperiale, venne dapprima offerta al [[Doge di Venezia]], [[Enrico Dandolo]], che fu uno degli artefici del dirottamento della crociata su [[Costantinopoli]], ma egli la rifiutò. La scelta quindi rimaneva tra due contendenti: [[Bonifacio I del Monferrato|Bonifacio del Monferrato]], il candidato con più possibilità di avere l'appoggio dei Greci, e suo fratello, Baldovino, giovane, pio e virtuoso, uno dei pochi che aveva intrapreso la crociata senza secondi fini ed osservato con rigore il voto fatto alla partenza; era insomma il leader più popolare nell'esercito crociato e, soprattutto, aveva l'appoggio del doge Dandolo; la scelta ricadde infine su di lui e il 9 maggio [[1204]] fu eletto imperatore e incoronato il 16 maggio, in [[Basilica di Santa Sofia (Istanbul)|Santa Sofia]] con una cerimonia che seguì strettamente il cerimoniale Bizantino, dove Bonifacio sostenne la corona durante la cerimonia e prestò omaggio al rivale<ref>
{{cita|Nicol|p. 514-515}}.</ref>. Essendosi distinto nell'assedio di Costantinopoli e in altre situazioni, ben presto Enrico divenne prominente tra i principi del nuovo Impero Latino di Costantinopoli.
Riga 79:
Durante l'inverno 1204-1205 i Franchi proseguirono la conquista della Bitinia, alla quale Enrico prese parte<ref>{{cita|Nicol|p. 518}}.</ref>.
Ma nel febbraio [[1205]] i Greci, che non gradivano che le loro chiese fossero governate da vescovi latini, si ribellarono e furono aiutati dallo [[Sovrani di Bulgaria|zar di Bulgaria]], [[Kalojan di Bulgaria|Kaloyan]], la cui proposta di alleanza era stata rifiutata da Baldovino<ref name="Dinic" />. La guarnigione fedele a Baldovino fu espulsa da Adrianopoli. Baldovino allora assieme a Dandolo, Luigi I di Blois, e [[Goffredo di Villehardouin]], lo storico e [[trovatore]], marciò sulla città nell'intento di assediarla, ma l'esercito franco fu sconfitto, il conte di Blois ucciso e Baldovino stesso, nell'aprile 1205, cadde prigioniero dello Zar<ref name=Ni>
{{vedi anche|Battaglia di Adrianopoli (1205)}}
Per qualche tempo il destino di Baldovino rimase incerto: a suo fratello, Enrico, fu affidata la reggenza e, per più di un anno, non si fu certi della sua morte<ref>{{cita|Setton|p. 622}}.</ref> fino alla metà di luglio del [[1206]]<ref name=Ni/>. La conferma della morte di Baldovino in prigionia fu data a Enrico da alcuni cavalieri Franchi, tratti in salvo a Stenimaco<ref name=Ni/>.
Riga 87:
A Baldovino, sul trono imperiale, succedette Enrico, che venne incoronato il 20 agosto 1206<ref name=Ni/>, mentre nelle Fiandre l'altro fratello [[Filippo I di Namur|Filippo di Namur]] mantenne la carica di reggente accordandosi col re di Francia, Filippo II Augusto<ref>{{cita|Powicke|p. 807}}.</ref> ed entrambe le figlie di Baldovino, [[Giovanna di Costantinopoli|Giovanna]] e [[Margherita II delle Fiandre|Margherita]], furono condotte a Parigi per essere educate<ref name=BAUDOUIN>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/FLANDERS,%20HAINAUT.htm#BaudouinIXdied1205B#ES Foundation for Medieval Genealogy:conti delle FIANDRE - BAUDOUIN de Hainaut]</ref>.<br/>Anche Bonifacio di Monferrato prestò omaggio a Enrico<ref name=N>{{cita|Nicol|p. 521}}.</ref> e, nel febbraio [[1207]], gli concesse in moglie la propria figlia, [[Agnese del Monferrato|Agnese]]<ref name=N/> ([[1187]] – 1207/[[1208]]), anche per far fronte comune contro lo [[Zar]] di [[Bulgaria]], [[Kalojan di Bulgaria|Kalojan]], che dopo aver raso al suolo [[Edirne|Adrianopoli]]<ref name=N/>, minacciava il regno di Tessalonica<ref name=N/> e, nel settembre di quello stesso anno, riuscì a tendere un'imboscata a Bonifacio, vicino a [[Maronia|Mossinopoli]], dove quest'ultimo trovò la morte<ref name=N/>. Kalojan morì nell'ottobre di quello stesso anno, mentre preparava un attacco a [[Tessalonica]]<ref name=N/>.
Enrico fu un governante saggio, il cui regno trascorse tra le lotte contro il suo rivale, [[Teodoro I Lascaris]], [[Impero di Nicea|Imperatore di Nicea]], che, nel [[1205]], era succeduto al fratello, [[Costantino XI Lascaris|Costantino]] e, nel [[1208]], era stato incoronato imperatore<ref>
Enrico morì improvvisamente l'11 giugno [[1216]], appena quarantenne, a Tessalonica<ref name=NI/> L'imperatore morì, si dice, avvelenato dalla seconda moglie, la bulgara Marija<ref name=HENRI/>. Dopo la morte di Enrico fu eletto a succedergli il cognato, [[Pietro II di Courtenay|Pietro]]<ref>
Sembra che Enrico sia stato coraggioso ma non crudele, e tollerante ma non debole; possedendo «il superiore coraggio di opporsi, in un'epoca di superstizioni, all'orgoglio e all'avarizia del clero». I suoi sudditi Greci lo avevano accettato perché Enrico li trattava come collaboratori<ref>{{cita|Nicol|p. 529}}.</ref>.
Riga 183:
|successivo = [[Pietro II di Courtenay|Pietro]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Bisanzio|crociate|medioevo|storia}}
|