Alfa Romeo 33 Stradale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Link a pagina di disambiguazione
Riga 45:
Il [[motore]], lo stesso della Tipo 33 da competizione e montato in posizione [[Motore centrale|centrale]], è un [[Motore V8|8 cilindri a V di 90°]] da 1995 [[centimetro cubo|cm³]] con alesaggio di 78 mm e corsa di 52,2 mm: è stato progettato dal Direttore della Progettazione Meccanica Alfa Romeo, [[Giuseppe Busso]], e poi sviluppato dall'[[Autodelta]] di [[Carlo Chiti]], cofondatore e responsabile.
 
Costruito interamente in [[alluminio]] e [[magnesio]], dispone di distribuzione a [[doppio albero a camme in testa]] per [[bancata]], 2 valvole per cilindro al sodio inclinate di 48° (33 mm di diametro quella di aspirazione e 28 mm di diametro quella di scarico), con sistema a [[doppia accensione]] dotato di sedici [[candela (meccanica)|candele]] (2 per cilindro), impianto di [[iniezione (motore)|iniezione]] meccanica indiretta [[SPICA]] con doppia pompa della benzina elettrica e lubrificazione a [[carter secco]].
 
Nella versione da competizione il propulsore erogava 270 CV di potenza a 9600 giri/min con un [[rapporto di compressione]] 11:1, mentre nella versione stradale la potenza veniva limitata a 230 CV erogati a un regime di 8800 giri/min, grazie al rapporto di compressione abbassato a 10:1 per rendere più adatto il motore all'uso stradale; tuttavia questo rimane uno dei 2,0 litri aspirati più potenti mai realizzati oltreché con un regime di rotazione elevato per l'epoca. I suoi 230 CV sono una potenza notevole per un'autovettura stradale, se ottenuta con la sola tecnologia meccanica disponibile al tempo e senza l'ausilio della gestione elettronica.
[[File:Alfa-Romeo 33-2 Stradale Scaglione Coupé.jpg|thumb|left|La 33 Stradale di produzione si differenzia dal prototipo per i fari e le prese d'aria]]
 
Questo propulsore è abbinato a una trasmissione manuale a 6 rapporti abbinatamontata ain unblocco con il differenziale autobloccante montatae posioznato a sbalzo oltre l'assale posteriore. Il rapporto al ponte è di 9/41 mentre i rapporti del [[Cambio (meccanica)|cambio]] a sei marce sono i seguenti: I 3,25:1; II 2,18:1; III 1,60:1; IV 1,30:1; V 1,20:1; VI 0,96:1; Rm 3,273:1. Il sistema frenante era affidato a quattro dischi, di cui quelli posteriori montati entrobordo all'uscita dei [[semiassi]].<ref>{{cita|Lawrence|titolo=33/2 Stradale, 1967-69}}.</ref>
 
Il telaio, grazie all'impiego di tecnologie [[aeronautica|aeronautiche]], è realizzato in [[lega leggera]]: è derivato da quello della [[Alfa Romeo Tipo 33|Tipo 33]] con forma ad "H" asimmetrica, che incorpora i serbatoi del carburante, ma qui è allungato al centro di 100 mm per favorire l'abitabilità e chiuso con elementi tubolari in [[acciaio]].<ref name="Ardizo" /> Su questo telaio [[Franco Scaglione]] disegna una carrozzeria, poi realizzata in [[Peraluman|Peraluman H35]] spesso 1 mm da [[Carrozzeria Marazzi|Marazzi]], dalledal curvecorpo vettura curvilineo<ref>https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&ovdme=1&hl=it&id=r9dUAAAAMAAJ&dq=Alfa+Romeo+33+Stradale+1967&focus=searchwithinvolume&q=+33+Stradale</ref> slanciateslanciato e sinuosesinuoso, assurta a punto di riferimento per il design negli anni a venire.<ref name=":0" /> Due elementi distintivi del design sono le [[portiere]] "a farfalla" coi cristalli che avvolgono il padiglione, progettate per stupire ma anche pratiche poiché migliorano l'accessibilità a un abitacolo molto basso e relativamente stretto, e le griglie sui [[passaruota]] anteriori e posteriori, aperte per evitare dannose sovrapressioni causate dal movimento delle ruote.
[[File:Torcy road show 2010.jpg|thumb|Vista dall'alto di una 33 Stradale, in cui si notano le portiere incernierate sul tetto e in esso inglobate]]