Po di Adria: differenze tra le versioni

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Il risultato di queste bonifiche favorì la nascita di insediamenti presso i principali corsi d'acqua, una colonizzazione che procedette dal mare verso l'entroterra del territorio di Adria; fenomeno che invece non si replicò lungo il Po di Spina.<ref name="bonomi" />
 
Il Po di Adria era ancora attivo durante l'occupazione [[siracusa]]na del [[IV secolo a.C.]] ad opera di [[Dionisio I di Siracusa|Dionisio I]] e suo figlio [[Dionisio II di Siracusa|Dionisio II]]. I Greci si occuparono della manutenzione delle opere idrauliche etrusche, o forse ne scavarono di nuove,<ref>[[Filippo Maria Pontani]], ''Letteratura greca'', vol. II, 1955, p. 393; [[Biagio Pace]], ''Arte e civiltà della Sicilia antica'', 1935, p. 414; ''Arte documento'', vol. IX, 1996, p. 42.</ref> per cui si attestarono [[Idronimo|idronimi]] di natura greagreca; probabilmente [[Sicelioti|siceliota]] (vedi Filistina da [[Filisto di Siracusa|Filisto]] e Messanica da [[Messina]]).<ref>Cfr. Lorenzo Braccesi, ''I Greci delle periferie: dal Danubio all'Atlantico'', 2003, p. 74.</ref><ref name="braccesi"/>
 
Dopo i Greci arrivarono i [[Celti]] e infine i [[Impero Romano|Romani]]; in questo periodo le bonifiche etrusche cominciarono a rivelarsi insufficienti, in particolare a seguito dello sfruttamento più intensivo operato dai Romani che trasformarono molti [[Bosco|boschi]] e [[Palude|paludi]] in [[Campagna|terre coltivabili]].<ref name="zerbinati" />