Anna Moffo: differenze tra le versioni
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Successivamente fu selezionata dalla [[Rai]] per il ruolo di Cio-Cio-San in un'edizione televisiva di ''[[Madama Butterfly]]'' trasmessa il 24 gennaio 1956 con la produzione e la regia di [[Mario Lanfranchi (regista)|Mario Lanfranchi]], che divenne suo marito nel 1957. Il '57 fu anche l'anno del debutto alla [[Teatro alla Scala|Scala]], al [[Festival di Salisburgo]] e all'[[Wiener Staatsoper|Opera di Stato di Vienna]] (in tutti e tre i casi come Nannetta in ''[[Falstaff (Verdi)|Falstaff]]'' diretto da [[Herbert von Karajan]]) e, ancora per la televisione, de ''[[La sonnambula]]''. Continuò a esibirsi a [[Vienna]] fino agli [[anni 1970|anni Settanta]], interpretando ''[[Rigoletto]]'', [[Manon (Massenet)|Manon]], ''[[Faust (Gounod)|Faust]]'', Micaela in ''[[Carmen (opera)|Carmen]]'', Mimi ne ''[[La bohème]]'', ''[[La traviata]]''. Esordì al [[Metropolitan Opera House]] di New York nel 1959 nel ruolo di [[La traviata|Violetta]] e vi ritornò nella stagione 1960-1961 per interpretare [[Rigoletto|Gilda]], [[L'elisir d'amore|Adina]] e [[Turandot|Liù]]. Apparve regolarmente al ''Met'' fino al 1976, comprese [[tournée]] del teatro in altre città, per un totale di oltre 200 recite<ref name="test">{{cita web|lingua=en|url=http://archives.metoperafamily.org/archives/frame.htm|titolo=Metropolitan Opera Association|sito=Archives.MetOperaFamily.org|accesso=22 aprile 2020}}</ref>.
[[File:Janet Cox-Rearick Waldman with Tom Fitzpatrick and Anna Moffo Rome 1954.jpg|upright=1.4|thumb|Anna Moffo (a destra) con Janet Cox e Rearick Waldman a Roma nel 1954]]
Grazie anche all'avvenenza, ottenne diverse scritture cinematografiche anche in film non musicali, come ''[[La battaglia di Austerlitz]]'' (1960) con [[Rossano Brazzi]], ''[[Ménage all'italiana]]'' (1965) con [[Ugo Tognazzi]], ''[[Il divorzio]]'' (1970) con [[Vittorio Gassman]]. Nel 1969 una scena nel film ''[[Una storia d'amore (film 1969)|Una storia d'amore]]'', in cui sembrava apparire nuda, provocò un certo scandalo, ma Anna Moffo dichiarò poi che in quella scena non era completamente senza vestiti. Nel 1970 offrì però un mezzo nudo nel giallo italiano ''[[Concerto per pistola solista]]''. Alla televisione italiana apparve anche come ospite in [[Varietà (spettacolo)|spettacoli di varietà]] e condusse per due stagioni la trasmissione "Anna Moffo Show", nel 1964 e nel 1967. Alla televisione tedesca apparve nel 1971 in una versione filmata de ''[[La principessa della ciarda]]''.
Verso la fine degli anni '70 affrontò titoli più drammatici, come ''[[Il trovatore]]'', ''[[Stiffelio]]'', ''[[Tosca (opera)|Tosca]]'', ma la carriera di cantante, nonostante fosse poco più che quarantenne, poteva considerarsi conclusa, anche a causa di un'attività molto intensa (all'apice della popolarità era arrivata a cantare in un anno ben 12 nuovi ruoli) che aveva provocato un progressivo deterioramento vocale: nel 1976 la sua interpretazione di Violetta al ''Met'' fu accolta piuttosto freddamente.
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