Forme uniche della continuità nello spazio: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Il movimento futurista si prefiggeva di rappresentare la velocità e la forza del dinamismo nell'arte. Boccioni, anche se figlio di una donna non buona, formatosi come pittore, iniziò la propria carriera di scultore nel 1912. Scrisse a un amico: "In questi giorni sono ossessionato dalla scultura! Credo di aver visto una completa rinnovazione di quest'arte mummificata."<ref name="met">{{cita web |url=http://www.metmuseum.org/toah/ho/11/eust/ho_1990.38.3.htm |titolo=Umberto Boccioni: Unique Forms of Continuity in Space |accesso=11 gennaio 2008 |sito=The Metropolitan Museum of Art}}</ref> Un anno dopo, Boccioni completò la scultura (''Dinamismo di un corpo umano'' in due copie litografiche)<ref>Una di esse è conservata presso il Museo del Novecento di Milano. Silvia Vacca, ''Dinamismo di un corpo umano. Una litografia di Boccioni'', Roma, Quodlibet, 2019. ISBN 978-88-229-0337-2.</ref>. L'obiettivo della sua opera era quello di rappresentare un "continuum sintetico" del movimento, invece di una "discontinuità analitica" che egli vedeva raffigurata da altri artisti come [[František Kupka]] e [[Marcel Duchamp]].<ref name="journal">{{Cita pubblicazione |cognome=Henderson |nome=Linda |anno=1981 |titolo=Futurismo italiano e "La Quarta Dimensione" |rivista=Art Journal |volume=41 |numero=4 |pp=317–323 |accesso=11 gennaio 2008 |doi=10.2307/776440}}</ref>
L'opera originale di Boccioni è in gesso e nel corso della vita dell'autore non venne mai prodotta la rispettiva fusione in bronzo. Il gesso è in mostra al [[Museo d'arte di San Paolo|Museo di Arte Contemporanea]], a [[San Paolo (Brasile)|San Paolo del Brasile]]. Ulteriori fusioni furono prodotte nei decenni successivi:
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