Ministro residente: differenze tra le versioni

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In passato le potenze coloniali inviavano ministri residenti presso i loro [[protettorato|protettorati]], stati vassalli e possedimenti dotati di autogoverno, con il duplice ruolo di rappresentante diplomatico e consigliere dei governanti locali, fino a divenire, a volte, una sorta di [[primo ministro]] di fatto. Un residente poteva anche avere la responsabilità di un gruppo di protettorati, stati vassalli o possedimenti, che costituivano una ''residenza''. In certi casi, un ruolo analogo ai ministri residenti era svolto da figure con diversa denominazione, quali ''commissari residenti'' o ''agenti politici''. I residenti erano particolarmente utilizzati dall'[[Impero britannico]], che li inviava, ad esempio, presso il Re dell'[[Afghanistan]], il Sultano di [[Zanzibar]] e i sovrani locali (variamente denominati: ''maharaja'', ''badshah'', ''raja'' ecc.) del [[Raj Britannico]].
 
== RésidentResident ==
Durante il [[colonialismo]], un '''''résident'''resident'' era un rappresentante ufficiale di una potenza coloniale che praticava un potere indiretto nel territorio in cui era stato inviato.
 
Un ''résidentresident'' poteva essere un [[diplomatico]] o un [[ufficiale militare]] e abitava e lavorava nelle piccole entità politiche autonome, nei [[Protettorato|protettorati]] o negli stati in cui la potenza coloniale esercitava la sua sovranità. Il suo ruolo era quello di consigliere politico presso il sovrano locale dello Stato in cui era distaccato; egli agiva come un ambasciatore del suo governo, ma ad un livello protocollare inferiore dato che gli stati europei consideravano gli indigeni come inferiori.
 
== Bibliografia ==