Conclave dell'ottobre 1978: differenze tra le versioni
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Le procedure di scrutinio iniziarono la mattina di domenica 15 ottobre. Secondo il giornalista Sebastiano Messina, alla prima votazione i due schieramenti si sarebbero fronteggiati sostanzialmente appaiati, con una trentina di preferenze a testa attribuite sia a [[Giuseppe Siri]] che a [[Giovanni Benelli]].<ref name=messina/> Dello stesso avviso anche il vaticanista [[Benny Lai]], che indica in Siri il candidato più votato al primo scrutinio, immediatamente seguito da Benelli, poi da [[Pericle Felici]] e da alcuni italiani e stranieri.<ref name=Lai-1984-174>{{cita|Lai, 1984|p. 174.}}</ref> Il vaticanista [[Giancarlo Zizola]], prendendo come fonte ''[[Le Point]]'' del 23 ottobre, ''[[L'Express]]'' del 28 ottobre, ''[[Newsweek]]'' e ''[[Time]]'' del 30 ottobre, conferma la presenza di due grandi blocchi contrapposti, con timide esplorazioni di altre candidature, riportando anch'egli 30 voti guadagnati da Siri e circa altrettanti da Benelli. Nel secondo scrutinio i voti dei dispersi iniziarono a coagularsi sugli arcivescovi di Genova e di Firenze, seguiti a distanza da [[Giovanni Colombo (cardinale)|Giovanni Colombo]], [[Sergio Pignedoli]], [[Sebastiano Baggio]] e [[Corrado Ursi]]. Alla terza votazione, dopo pranzo, secondo Benny Lai il cardinale Siri avrebbe ricevuto 59 voti e Benelli poco più di 40.<ref name=Lai-1984-176>{{cita|Lai, 1984|p. 176.}}</ref>
Giancarlo Zizola sostiene che, nonostante le dichiarazioni che precedettero il conclave, al quarto scrutinio si sarebbe verificata una notevole convergenza di voti sul cardinale Siri, al quale
Secondo Zizola emersero allora i nomi di [[Ugo Poletti]] e di [[Johannes Willebrands]], facendo esprimere al vaticanista la convinzione dell'esistenza di una contrapposizione fra schieramenti (quello conservatore e quello progressista) piuttosto che un'antitesi fra Siri e Benelli.<ref name=succ/> Nelle stessa serata, sempre secondo Zizola, si sarebbe registrato il rifiuto a essere candidati da parte di Colombo, di Willebrands e di [[Franz König]]. Il cardinale [[François Marty]], arcivescovo di Parigi, ricordò che «Si è perduta una giornata per sapere se ci dirigevamo in Italia oppure no», alludendo all'elezione di un cardinale italiano.<ref name=Lai-1984-176/>
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