Rudol'f Nureev: differenze tra le versioni

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Ultimo di quattro figli, Rudol'f crebbe con la madre, le tre sorelle Rosa, Lilia e Razida e un padre poco presente con cui ebbe un rapporto molto conflittuale; i genitori provenivano da famiglie di cultura [[Musulmano|musulmana]] ma non erano credenti.
 
Dopo Vladivostok la famiglia si trasferì per un breve periodo a [[Mosca (Russia)|Mosca]] ma nel [[1941]] venne sfollata in un piccolo villaggio nei pressi di [[Ufa (Russiacittà)|Ufa]], in [[Baschiria]]. In questi anni difficili, minati dalla tragedia della [[seconda guerra mondiale]], la famiglia condusse una vita assai precaria e povera. Tuttavia a Ufa esisteva un teatro e, la sera del 31 dicembre [[1944]], Rudol'f assistette a un balletto interpretato dall' ''étoile'' [[Zajtuna Nazretdinova]]; Rudol'f capì in quel momento che, oltre alla predilezione per la musica e il pianoforte in particolare, la vera passione della sua vita sarebbe stata la danza.<ref>Watson, P., ''Nureyev: A Biography'', p. 28</ref>
 
Da allora il giovanissimo Rudol'f incominciò a ballare in alcuni gruppi amatoriali di danza [[Folclore|folkloristica]] ma si esibì anche in qualche saggio al [[Teatro dell'Opera di Ufa]], sotto la supervisione di [[Anna Udel'cova]], ex allieva di [[Sergej Pavlovič Djagilev|Sergej Djagilev]], che intuì il suo potenziale e lo indirizzò all'insegnante di danza [[Elena Vajtovič]]. Per raggiungere Ufa Rudol'f viaggiava oltre due giorni sulla Transiberiana; qui, nel [[1947]], all'età di 9 anni, subì un'[[Violenza sessuale|aggressione sessuale]] da parte del [[capotreno]], dal quale era già [[Molestie sessuali|molestato]] da tempo, e di cui non parlò ai genitori benché non fosse la prima volta.