Bon Scott: differenze tra le versioni
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L’indomani intorno alle undici del mattino, Kinnear ricevette una visita di un suo amico a cui chiese di controllare se nella sua Renault 5 vi fosse stato ancora Bon Scott ma l’amico gli disse che non vedeva nessun all’interno della vettura, al che Kinnear si tranquillizzò pensando che egli fosse rincasato da solo chiamando un taxi e si rimise a dormire. <br>
Circa alla stessa ora squillò un telefono in un appartamento di [[Fulham]], quello di [[Paul Chapman]], chitarrista degli [[UFO (gruppo musicale)|UFO]], una rock band britannica. A chiamarlo fu Joe Fury, altro musicista dell’ambiente musicale londinese e coinquilino di Bon Scott. Joe Fury aveva trascorso una serata a base di alcool e droga a Fulham dall’amico, ma rincasando alle prime ore del mattino non aveva trovato Bon Scott in casa. Egli piangendo disse a Paul Chapman che Bon Scott era morto e aveva necessità di contattare telefonicamente i fratelli Young per dar loro la drammatica notizia.<ref>{{Cita libro|autore = Jesse Fink|titolo = Bon, the last highway|anno = 2022|editore=ECW Press|isbn = 9781770414099}}</ref>
Tuttavia a scoprire Bon Scott esanime, o forse già morto, fu soltanto Alistair Kinnear verso il tardo pomeriggio del 19 febbraio, quando uscì di casa per andare a trovare un’amica e vide il suo corpo ancora nella Renault 5 parcheggiata di fronte casa, riverso in posizione fetale e con tracce di vomito, sullo stesso sedile dove l’aveva lasciato la notte prima. Alistair Kinnear si diresse subito al ''King’s College Hospital'' con a bordo Bon Scott ma non fu più possibile fare nulla se non dichiararne il decesso per “intossicazione acuta da
Le ultime ore di quella notte tra il 18 e il 19 febbraio non sono mai state chiarite del tutto, così come non è chiaro come sia stato possibile che il suo coinquilino Joe Fury fosse a conoscenza della morte di Bon Scott già la mattina di quel martedì 19 febbraio, prima del suo effettivo ritrovamento nella vettura da parte di Alistair Kinnear nel tardo pomeriggio.<br>
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[[File:Grave of Bon Scott, Fremantle Cemetery, Western Australia - 20060218.jpg|thumb|La tomba di Bon Scott nel cimitero di Fremantle]]
L’autore e giornalista Jesse Fink ha cercato di approfondire l’indagine pubblicando anche un libro nel 2022, ''Bon, the last highway''. Secondo le testimonianze raccolte da Fink sono emerse gravi discrepanze sull’orario di ritrovamento del cadavere e contraddizioni sulle molteplici persone che avrebbero incontrato Bon Scott quella sera del 18 febbraio. Inoltre non è chiaro perché Alistair Kinnear nei giorni successivi alla morte di Bon Scott si
==Gli AC/DC dopo Bon Scott==
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