Bon Scott: differenze tra le versioni

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Nel 1970 Bon Scott si trasferì ad [[Adelaide (Australia)|Adelaide]] dove si unì alla band Fraternity, attiva fra il [[1970]] e il [[1973]], con la quale si trasferì a Sydney e pubblicò due LP, ''Livestock'' ([[1971]]) e ''Flaming Galah'' ([[1972]]), con un conseguente tour in [[Europa]] nel 1972 e nel 1973, dopodiché entrarono in una fase di stasi. Al tempo stesso Bon Scott cercò un impiego più stabile e tentò anche di arruolarsi nell’Australian Army ma non venne ammesso perché considerato “soggetto socialmente disadattato”. Bon Scott ripiegò trovando svariati lavori saltuari, inizialmente come fornaio, poi come pescatore di gamberi, come macellaio e in seguito come operaio presso la Wallaroo, una ditta produttrice di fertilizzanti.<ref>{{Cita libro|autore = Paul Stenning|titolo = AC/DC: Two Sides to Every Glory: The Complete Biography|anno = 2005|isbn = 1842403087}}</ref>
 
Nel 1971 Bon Scott conobbe Irene Thornton, una ragazza di Adelaide e si sposarono nel 1972. Nell’estate del 1974 avevano già divorziato e Bon Scott ebbe ulteriori storie con alcune altre donne, di cui si vantava di aver avuto dei figli, che però non riconobbe mai.<ref>{{Cita libro|autore = Paul Stenning|titolo = AC/DC: Two Sides to Every Glory: The Complete Biography|anno = 2005|isbn = 1842403087}}</ref>
Al tempo stesso egli iniziò a cantare in una nuova band di Adelaide chiamata Mount Lofty Rangers; in questo periodo scrisse i testi di due canzoni: ''Round & round & round'' e ''Carey Gully'', poi i soli testi di ''Been up in the hills too long'' e ''Clarissa'', che però non vennero mai musicate.
Tuttavia, a seguito di un acceso diverbio con un componente del gruppo, in preda anche ai postumi dell’alcool, Bon Scott abbandonò furioso una sessione di prove con i Mount Lofty Rangers ed ebbe un grave incidente con la sua motocicletta [[Suzuki GT 550]], dopodiché fu trasportato d’urgenza in ospedale dove rimase ricoverato per oltre due settimane, dopo tre giorni di coma.<ref>{{Cita libro|autore = Paul Stenning|titolo = AC/DC: Two Sides to Every Glory: The Complete Biography|anno = 2005|isbn = 1842403087}}</ref>
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[[File:ACDC-Hughes-long ago.jpg|thumb|Bon Scott in concerto con gli AC/DC, con a sinistra Angus Young alla chitarra]]
 
Su mediazione dell’amico George Young, Bon Scott fu invitato al ''Pooraka Hotel'' di Adelaide dopo un concerto degli AC/DC, dove Bon Scott rivelò di essere stato impressionato dall’energia e dalla potenza espressaespresse dalla band nella loro esibizione sul palco.<ref>{{Cita libro|autore = Paul Stenning|titolo = AC/DC: Two Sides to Every Glory: The Complete Biography|anno = 2005|isbn = 1842403087}}</ref> Da subito i giovani Angus e Malcom furono perplessi per l’età di Bon Scott, con ben nove anni di differenza, pensando che fosse troppo vecchio per fare della musica rock, tuttavia quando George Young elencò le esperienze di Bon Scott nelle varie band e fece ascoltare alcune sue canzoni, i due rimasero affascinati dalle sue doti vocali e creative. L’incontro si concluse con la promessa di rivedersi ma, prima di prendere una decisione definitiva, Bon Scott fu comunque ingaggiato come autista del pullman per il primo ''tour'' australiano degli AC/DC.<ref>{{Cita libro|autore = Paul Stenning|titolo = AC/DC: Two Sides to Every Glory: The Complete Biography|anno = 2005|isbn = 1842403087}}</ref>
 
Grazie a quell’incontro quasi fortuito con i fratelli Young, nell’ottobre del 1974, Bon Scott divenne ufficialmente il nuovo ''frontman'' degli AC/DC. Con i suoi 28 anni d’età, Bon Scott era il meno giovane, tuttavia la sua esperienza e il suo carisma permisero agli AC/DC di trovare in breve tempo la propria dimensione e quello stile tipicamente grezzo e genuino che li caratterizzerà per tutti gli anni a venire.
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Circa alla stessa ora squillò un telefono in un appartamento di [[Fulham]], quello di [[Paul Chapman]], chitarrista degli [[UFO (gruppo musicale)|UFO]], una rock band britannica. A chiamarlo fu Joe Fury, altro musicista dell’ambiente musicale londinese e coinquilino di Bon Scott. Joe Fury aveva trascorso una serata a base di alcool e droga a Fulham dall’amico, ma rincasando alle prime ore del mattino non aveva trovato Bon Scott in casa. Egli piangendo disse a Paul Chapman che Bon Scott era morto e aveva necessità di contattare telefonicamente i fratelli Young per dar loro la drammatica notizia.<ref>{{Cita libro|autore = Jesse Fink|titolo = Bon, the last highway|anno = 2022|editore=ECW Press|isbn = 9781770414099}}</ref>
 
Tuttavia a scoprire Bon Scott esanime, o forse già morto, fu soltanto Alistair Kinnear verso il tardo pomeriggio del 19 febbraio, quando uscì di casa per andare a trovare un’amica e vide il suo corpo ancora nella sua Renault 5 parcheggiata di fronte casa,. pallidoPallido e riverso in posizione fetale, con evidenti tracce di vomito, Bon Scott giaceva sullo stesso sedile dove l’aveva lasciato la notte prima.
Alistair Kinnear si diresse subito al ''King’s College Hospital'' con a bordo Bon Scott ma non fu più possibile fare nulla se non dichiararne il decesso per “intossicazione acuta da alcol”.<ref>{{Cita libro|autore = Paul Stenning|titolo = AC/DC: Two Sides to Every Glory: The Complete Biography|anno = 2005|isbn = 1842403087}}</ref>
 
Le ultime ore di quella notte tra il 18 e il 19 febbraio non sono mai state chiarite del tutto, così come non è chiaro come sia stato possibile che il suo coinquilino Joe Fury fosse a conoscenza della morte di Bon Scott già dalla mattina di quel martedì 19 febbraio, prima del suo effettivo ritrovamento nella vettura da parte di Alistair Kinnear nel tardo pomeriggio successivo.<br>
Dall’autopsia emerse soltanto che Bon Scott aveva ingerito una massiccia quantità di [[Bevanda spiritosa|superalcolici]] ma non vennero effettuati ulteriori esami più specifici per capire se avesse anche assunto stupefacenti. Pertanto non è mai stato appurato se Bon Scott avesse fatto uso di sostanze come [[cocaina]] o forse [[eroina]].
 
La salma di Bon Scott fu dapprima imbalsamata dal noto tassidermista londinese Desmond Henley e in seguito [[cremazione|cremata]] a Londra, per consentire un più agevole rimpatrio delle ceneri in Australia, che furono tumulate dalla famiglia Scott nel cimitero cittadino di [[Fremantle]], in [[Australia]].<ref>{{Cita libro|autore = Paul Stenning|titolo = AC/DC: Two Sides to Every Glory: The Complete Biography|anno = 2005|isbn = 1842403087}}</ref>
 
[[File:Grave of Bon Scott, Fremantle Cemetery, Western Australia - 20060218.jpg|thumb|La tomba di Bon Scott nel cimitero di Fremantle, in Australia]]
 
L’autore e giornalista Jesse Fink ha cercato di approfondire l’indagine pubblicando anche un libro nel 2022, ''Bon, the last highway''. Secondo le testimonianze raccolte da Fink sono emerse gravi discrepanze sull’orario di ritrovamento del cadavere e contraddizioni sulle molteplici persone che avrebbero incontrato Bon Scott quella sera del 18 febbraio. Inoltre non è chiaro perché Alistair Kinnear nei giorni successivi alla morte di Bon Scott si sia dileguato facendo perdere le sue tracce e lasciando il suo appartamento dal 67 di Overhill Road, che poi venne pure saccheggiato da ignoti alcuni giorni dopo.<ref>{{Cita libro|autore = Jesse Fink|titolo = Bon, the last highway|anno = 2022|editore=ECW Press|isbn = 9781770414099}}</ref>
 
==Gli AC/DC dopo Bon Scott==