Isser Harel: differenze tra le versioni
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All'esordio del [[Massacro di Hebron del 1929]], i suoi amici decisero di accelerare i tempi dell'espatrio, per rinforzare l'insediamento ebraico in [[Palestina]]. Furono confezionati documenti opportunamente contraffatti, attestanti per il diciassettenne Isser l'età di 18 anni e l'idoneità ad ottenere un [[passaporto]] [[regno Unito|britannico]]. All'inizio del [[1930]] emigrò in Israele. Attraversò l'[[Europa]] da nord a sud per imbarcarsi su una nave a [[Genova]], portando con sé una pistola nascosta in un tozzo di pane.
Ebbe una figlia, dal primo matrimonio. Ella attualmente lavora presso lo [[Shabak]] (servizio di sicurezza generale, equivalente al nostro [[Agenzia informazioni e sicurezza interna|AISI]]) in Israele. Non ha prestato servizio nelle [[Forze di Difesa Israeliane]] (IDF), bensì nel ''National Work Program'', una sorta del nostro [[servizio civile]] offerto come alternativa in Israele alle donne che non prestano il servizio obbligatorio (18 mesi) nelle [[IDF]].
== Capo del Mossad ==
Il [[22 settembre]] 1952 Harel divenne capo del Mossad. Fu il primo uomo a ricevere il titolo [[lingua ebraica|ebraico]] di ''HaMemuneh'' ("Il Responsabile"), un'allusione all'unicità della sua posizione di capo di entrambi i [[servizi segreti]] civili israeliani (Mossad e Shin Bet/Shabak).
Fu preposto alla caccia all'uomo, protrattasi per 15 anni, che fu coronata dalla cattura di Eichmann. L'operazione terminò nel [[maggio]] [[1960]], con il colpo di mano con cui il Mossad clandestinamente deportò il ricercato dall'Argentina ad Israele. Eichmann era stato il responsabile per il coordinamento tecnico della cosiddetta [[soluzione finale della questione ebraica]] <ref>Questa gigantesca azione genocida determinò, durante la [[Seconda Guerra mondiale]], l'uccisione sistematica di sei milioni di ebrei.</ref>.
== Bibliografia ==
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