Roberto Melli: differenze tra le versioni

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Nacque a Ferrara inda una famiglia di commercianti di origine ebraica e, trasferitosi a Genova, iniziò lavorare come apprendista intagliatore, scoprendo il proprio innato talento artistico.
Nel 1910 decide di andare a vivere a Roma appoggiandosicondividendo allolo studio dellocon lo scultore Giovanni Prini, e. nelNel 1913 espone alla prima mostra della "Secessione romana". Partecipa quindi attivamente alle manifestazioni futuriste, movimento che lo vedrà agire come outsider diautonomo talento,e del tutto autonomoimprevedibile.
 
Nel 1915 insieme a Costantini, Fioresi, Oppo e Pizzirani costituisce il "Gruppo Moderno Italiano" e nel 1918 partecipa alla nascita della rivista e del movimento [["Valori Plastici"]].
Stringe amicizia con [[Giuseppe Capogrossi]] e Emanuele Cavalli, firma il "Manifesto del Primordialismo Plastico", ma dopo la mostra personale del 1936 la sua attività espositiva viene infatti dalle [[leggi razziali]] gli tolgono il diritto di partecipare a pubbliche esposizioni e a insegnare, contribuendo a sprofondarlo in una profonda crisi, il cui solo sollievo rimane la vicinanza della moglie, "la fida Baba", come amava chiamarla.