San Vincenzo (Genova): differenze tra le versioni
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==== Ponte Monumentale ====
[[File:Genova-Ponte Monumentale-DSCF7000.JPG|thumb|left|Il Ponte Monumentale]]Il Ponte Monumentale, che collega le mura dell'Acquasola con quelle di S. Chiara, fu costruito su progetto di [[Cesare Gamba]]<ref>[http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=53376 Biografia di Cesare Gamba sul sito del SIUSA]</ref> e Riccardo Haupt tra il 1893 e il 1895, in sostituzione della porta degli Archi, smontata e ricostruita sulle Mura del Prato. Sul ponte, che scavalca via XX Settembre, passa corso [[Andrea Podestà]], che correndo sui bastioni delle mura cinquecentesche e collega piazza Corvetto con la zona di [[Carignano (Genova)|Carignano]]. Divenuto uno dei luoghi simbolo della città moderna, divide l'area di Portoria da quella di S. Vincenzo ed offre un'ottima vista sulla sottostante via XX Settembre. Il ponte, alto 21 metri sul livello stradale di via XX Settembre, è costruito in pietra e mattoni, secondo la tipologia delle arcate ferroviarie in uso a quel tempo, ma è stato poi rivestito esternamente in pietra bianca di [[Mazzano]].
Nel 1949 le due arcate laterali, decorate con statue di Nino Servettaz, vennero dedicate ai [[Resistenza italiana#I caduti della Resistenza e le vittime della repressione nazifascista|caduti per la libertà]]: alcune [[epigrafe|epigrafi]] ricordano i nomi dei caduti della [[Resistenza italiana|Resistenza]], l'atto di resa delle truppe tedesche del generale Meinhold al [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]] ligure (25 aprile 1945) e il testo della motivazione con cui nel 1947 venne concessa a Genova la [[medaglia d'oro della Resistenza]].<ref name="vie_di_portoria"/><ref name="TCI">Touring Club Italiano, Guida d'Italia - Liguria, 2009</ref><ref>{{
==== Palazzi di via XX Settembre ====
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La lunga arteria aperta nell'ultimo scorcio dell'Ottocento è divisa in due dal Ponte Monumentale: gli edifici della parte superiore sono dotati di portici ed architettonicamente più eleganti, mentre nella parte di levante prevalgono strutture in [[Calcestruzzo armato|cemento armato]], innovative per l'epoca, arricchite dalle decorazioni tipiche del [[Art Nouveau|liberty]], che caratterizza gran parte delle nuove aree centrali della città, oppure da elementi tradizionali, ispirati all'[[architettura manierista]] o al [[gotico]] fiorentino. Gli edifici più interessanti sono quelli sul lato sud della strada.<ref name="lepietremare">[http://www.liguri.net/lepietremare/via-XX-Settembre/index.htm Via XX Settembre sul sito www.liguri.net] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110518133242/http://www.liguri.net/lepietremare/via-XX-Settembre/index.htm |data=18 maggio 2011 }}</ref><ref name="TCI"/><ref name="Ricchetti">Mauro Ricchetti, "Liguria sconosciuta - itinerari insoliti e curiosi", Rizzoli, Milano, 2002, ISBN 88-7423-008-7</ref>
* '''Palazzo delle Cupole''', civ. 2. Situato all'angolo di via Brigata Liguria, lato sud, fu costruito tra il 1905 e il 1909 su disegno di [[Dario Carbone (architetto)|Dario Carbone]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/dario-carbone_%28Dizionario-Biografico%29/ Biografia di Dario Carbone sul sito dell'Enciclopedia Treccani]</ref>. Costruito interamente in cemento armato, anche nelle strutture verticali, ha la facciata decorata con motivi tipici dello stile liberty. È caratterizzato da quattro torri angolari, sormontate da cupole.<ref name="lepietremare"/><ref name="fosca">{{
* '''Palazzo Bianco''', civ. 4. Progettato da [[Cesare Gamba]], è ispirato ad uno stile non ben definibile, databile tra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVII secolo]].<ref name="itinerari_portoria"/>
* '''Palazzo Boggio-Rosazza''', civ. 6. Anche questo realizzato su disegno di [[Cesare Gamba]]. Ispirato al fiorentino [[palazzo Medici Riccardi]], ha il basamento rifinito a [[bugnato]].<ref name="lepietremare"/><ref name="TCI"/>
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Tra i reperti più interessanti, lo scheletro fossile di un [[Elephas antiquus]], il più grande elefante vissuto nelle foreste europee, rinvenuto nel 1941 nei pressi di [[Viterbo]] e quello di una balenottera comune ([[Balaenoptera physalus]]) lunga quasi 20 metri, [[Spiaggiamento di cetacei|arenatasi]] nel 1878 sulla spiaggia di [[Monterosso al Mare]].
Oltre alle collezioni zoologiche e [[paleontologia|paleontologiche]] è esposta anche una ricca collezione di minerali. Il museo conserva anche una biblioteca specializzata, nata con la donazione dei libri di Giacomo Doria.<ref>
Dal 1922 ha sede presso il museo la [[Società Entomologica Italiana]].<ref>[http://www.socentomit.it/public/ Sito della Società Entomologica Italiana] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110816081724/http://www.socentomit.it/public/ |data=16 agosto 2011 }}</ref>
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Il mercato occupa l'area del [[chiostro]] del convento degli Agostiniani annesso alla chiesa della Consolazione.
L'edificio comprende un piano sotterraneo suddiviso in 42 magazzini ed un pianterreno formato da un porticato perimetrale colonnato che si sviluppa per circa 360 metri. Inizialmente all'aperto, il mercato è stato successivamente coperto da lucernai per aumentare lo spazio interno disponibile. La costruzione, la prima in [[cemento armato]] realizzata a Genova, occupa una superficie di 5500 metri quadrati. Le decorazioni interne sono in [[marmo]] bianco, mentre l'originale pavimento in pietra è oggi parzialmente coperto da cemento. L'ala dell'edificio prospettante su via XX Settembre ha ospitato per anni gli uffici finanziari, dal 1931 trasferiti nella nuova sede di via Fiume.<ref name="vie_di_portoria"/><ref name="itinerari_portoria"/><ref>{{
==== Istituto Nazionale Sordomuti ====
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