Decimo Giunio Bruto Callaico: differenze tra le versioni
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Nel [[138 a.C.]] divenne console assieme a [[Publio Cornelio Scipione Nasica]]. Deciso sostenitore della causa degli ''[[optimates]]'', fu in contrasto con i [[tribuni della plebe]]; quando il senato propose di acquistare del grano per il popolo, egli rifiutò ma, allorché non concesse di congedare dieci soldati che ne avevano il diritto, il tribuno Gaio Curiazio lo fece imprigionare assieme al collega.<ref>Valerio Massimo, III, 7 Cicerone, ''de Legibus'' III, 9</ref>
Più tardi ricevette la provincia dell'[[Hispania Ulterior]], dove stroncò la rivolta di Tantalo; in seguito fondò nell{{'}}''[[Hispania Citerior]]'' la città di ''Valentia Edetanorum'', l'odierna [[Valencia]], nella quale trasferì i soldati di [[Viriato]], sconfitto nel [[139 a.C.]]<ref>Livio, ''Epitome'' 55</ref>
== Campagna militare in Lusitania e nella Gallaecia meridionale ==
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Nel 129 a.C. servì di nuovo nell'esercito sotto il console [[Gaio Sempronio Tuditano]]<ref>Livio, ''Epitome'', 59</ref><ref>Appian, Illyrica 10</ref>
Lucio Accio, scrisse una tragedia sulla tirannia di Lucio Tarquinio Superbo (l'ultimo re di Roma) e la sua espulsione da Lucio Gunio Bruto (il fondatore della republica e avo di Callaico) in onore al suo magnate.<ref>Mastrocinque, A., La cacciata di Tarquinio il Superbo. Tradizione romana e letteratura greca (prima parte), Athenaeum 61 (
Sappiamo da [[Cicerone]] che egli fu un brillante oratore e che era versato nella letteratura greca e latina<ref>Cicerone, ''Brutus'', 28</ref>; fu inoltre un [[augure]].<ref>Cicerone, ''Laelius de Amicitia'', 2</ref>
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