Qof: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Correggo link
formattazione
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione Android
Riga 1:
[[File:Phoenician qoph.svg|thumb|upright=0.7|La lettera fenicia ''Qof'']]
'''Qof''' o '''qoph''' (anche Kof, ק in [[ebraico]] biblico pronunciata /kˁ/ o /q/; in ebraico moderno /k/) è la diciannovesima [[Lettera (alfabeto)|lettera]] dell'[[alfabeto fenicio]] e dell'[[Alfabeto ebraico|ebraico]], rappresentante una Q dura proveniente dal fondo della gola. Nella [[gematria]] ebraica ha il valore numerico di 100.
 
'''La lettera fenicia è divenuta nel corso del tempo la lettera [[Q]] dell'[[alfabeto latino]] e la lettera [[Qoppa]] ([[Ϙ]], [[ϙ]]) in talune varietà arcaiche dell'[[alfabeto greco]].'''
 
''Il termine ebraico ''qof'' significa "[[scimmia]]". La sua forma ricorda una [[scure]] nel carattere ebraico, o una clava nel carattere più antico.<ref name="Grammar"/>''
 
==Origini==
'''<div style="float:right; margin:0.2em; font-size:500%;">ק</div>
L'origine di ''qoph'' è incerta. Si pensa che venisse originariamente rappresentata da un [[Ago (cucito)|ago]], nello specifico una cruna d'ago ({{ebraico|קוף}} significa "foro/apertura"), o la [[nuca]] (''qāf'' in [[lingua araba|arabo]] significa "nuca").<ref>Travers Wood, Henry Craven Ord Lanchester, ''A Hebrew Grammar'', 1913, p. 7; A. B. Davidson, ''Hebrew Primer and Grammar'', 2000, [http://books.google.ch/books?id=L3e0nqF9_1MC&pg=RA1-PA4 p. 4]. Il significato è comunque incerto. "Cruna dell'ago" viene spesso citato, come anche "nodo": Harvard Studies in Classical Philology, vol. 45.</ref> Secondo un altro parere più antico, potrebbe anche essere stata l'immagine di una scimmia con coda.<ref>Isaac Taylor, ''History of the Alphabet: Semitic Alphabets, Part 1'', 2003: «La vecchia spiegazione, che è stata nuovamente ripresa da Halévy, è che denoti una 'scimmia', col carattere ''Q'' preso a rappresentare una scimmia con la coda a penzoloni. Può anche essere fatta risalire ad una radice [[talmud]]ica, che significherebbe un'"apertura" di qualche tipo, come la "cruna di un ago" (...) Lenormant adotta la più consueta spiegazione che la parola significhi un "nodo".»</ref>'''