Nitrato d'argento: differenze tra le versioni

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Il '''nitrato d'argento''' è il [[sale]] di [[argento]] dell'[[acido nitrico]], di formula AgNO<sub>3</sub>.
A temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina incolore molto solubile in [[acqua]], cui impartisce una reazione blandamente [[acido|acida]]: il [[pH]] di una [[soluzione (chimica)|soluzione]] di 100&nbsp;g in un litro d'acqua a 20 °C è compreso tra 5,4 e 6,4; è infatti un composto HS, secondo la moderna teoria Hard-Soft della dissociazione acido base ([[Teoria HSAB]] secondo Ralph Pearson, 1968). È abbastanza solubile anche in [[etanolo]] (20,8&nbsp;g/lL a temperatura ambiente).
 
==Preparazione==
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==Usi==
=== Fotografia ===
Nella [[pellicola fotografica]] in bianco e nero o a colori, microscopiche particelle di alogenuro d'argento (ottenute per reazione controllata tra nitrato d'argento e sali alogenuri) sono poste in dispersione di gelatina animale, a sua volta stesa su un supporto [[Polimero|polimeri]]co - [[Poliesteri|poliestere]] (in genere per il radiografico) o [[acetato di cellulosa]] (per il negativo b/n e colore) - oppure di carta o cartoncino (per le carte fotografiche). I fotoni della luce solare (o i raggi X o gamma) sono in grado di rimuovere per impatto [[elettrone|elettroni]] dalle molecole di alogenuro d'argento, decomponendo il sale e formando regioni di argento metallico, reso visibile e successivamente fissato attraverso lo sviluppo della pellicola.
 
==== Produzione domestica dell'emulsione di nitrato d'argento ====
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# [[bromuro di potassio]]: 10 g
# nitrato d'argento: 10 g
# acqua distillata: 2 lL
# [[acido nitrico]]: alcune gocce
 
Sciogliere i 16 g di gelatina in 100 ccmL di acqua distillata utilizzando un recipiente di vetro resistente al calore ([[becher]]), scaldando il composto fino a raggiungere la temperatura di 40 °C e curando che la gelatina sia sciolta perfettamente aiutandosi con una bacchetta di vetro.
 
In un altro contenitore sciogliere 10 g di bromuro di potassio in 50 ccmL di acqua distillata, mescolare e unire al composto preparato precedentemente.
 
Operando con [[luce inattinica]] sciogliere in un altro contenitore 10 g di nitrato d'argento con 50 ccmL di acqua distillata tiepida aggiungendo due gocce di acido nitrico; ora utilizzando un contenitore di vetro resistente al calore mescoliamo le tre soluzioni portando l'emulsione alla temperatura di 40 °C per circa due ore. Da questo momento il nitrato d'argento è sensibile alla luce normale. Trascorse le due ore lasciare raffreddare in un contenitore a tenuta di luce e riporre il tutto in frigorifero.
 
Dopo qualche ora la gelatina sarà solidificata; per “lavare” il composto ottenuto, operando sempre in luce rossa aggiungere, 300 ccmL di acqua distillata e quindi rimuoverli versandoli fuori dalla bottiglia, su cui avremo posto una garza per trattenere l'emulsione gelatinosa. L'operazione di lavaggio viene eseguita altre due volte a distanza di uno e due giorni. Trascorsi i 2due giorni l'emulsione si presenta in forma gelatinosa e necessita di essere scaldata a bagnomaria alla temperatura di 40 °C per poterla distribuire sui supporti. Si consiglia di dividerla in piccoli contenitori a tenuta di luce per non dover ogni volta scaldare l'intera emulsione.
 
Operando in luce rossa, una volta sciolta la si stende con un pennello sul supporto, una superficie leggermente ruvida e esente da polvere; la stesa va effettuata con due-tre mani incrociate, da lasciar asciugare nel buio completo per 4-54–5 ore. Ora il supporto è fotosensibile: si impressiona sotto l'ingranditore e si sviluppa con le normali soluzioni utilizzate per la [[camera oscura]].
 
=== Uso medico e veterinario ===
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Il nitrato d'argento viene utilizzato anche in campo medico come trattamento contro le [[epistassi]]. Grazie a esso infatti, si riesce a cauterizzare in modo pratico i capillari lesionati o rotti. Inoltre è pratica usuale dei [[barbiere|barbieri]] munirsi di stick a base di nitrato d'argento per cauterizzare piccole ferite dovute alla rasatura. Viene anche utilizzato con estrema cautela per eliminare i [[verruca|porri]] della cute.
 
Il nitrato d'argento in soluzione diluita (1%) ha trovato impiego anche come [[antisettico]]: messo in gocce negli [[occhio|occhi]] dei neonati viene utilizzato per trattare le [[Congiuntivite|congiuntiviti]] perinatali da [[Neisseria gonorrhoeae|''Neisseria gonorrhoeae'']].
 
In una forma nota come ''pietra infernale'' o ''caustico lunare'' viene usata in medicina e veterinaria per cauterizzare ferite infette. Il nitrato d'argento cristallizzato viene fuso con altri sali e colato in forma di bastoncini o coni che si presentano di colore bianco o grigiastro. La forma "mitigata" contiene da un quarto a un terzo di [[nitrato di potassio]] (KNO<sub>3</sub>), mentre per quella "dura" si utilizza un 2-5% di [[cloruro di piombo]] (PbCl<sub>2</sub>) o di [[cloruro d'argento]] (AgCl).