Elio Pandolfi: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nacque a [[Roma]] da una famiglia numerosa, terzo dei quattro figli di Saturno Pandolfi, custode dell'Istituto Tecnico Commerciale "[[Vincenzo Gioberti]]" situato nel [[Palazzo Sora]], dove abitò con la famiglia fino al 1954, e di Maria Queroli. Aveva un fratello di nome Piero e due sorelle, Maria Luisa, deceduta nel 1943 a 23 anni, e Lucilla.<ref>{{Cita web|url=http://www.eliopandolfi.it/}}</ref> Diplomatosi all'[[Accademia nazionale d'arte drammatica]] di Roma, debuttò a [[Venezia]] nel 1948 come mimo-ballerino in ''Les malheurs d'Orphée'' di [[Darius Milhaud|Milhaud]]. Nello stesso anno entrò con [[Orazio Costa]] al [[Teatro Piccolo (Roma)|Piccolo Teatro]] di Roma. Alla radio approdò nel 1949 scritturato da [[Nino Meloni]] per la [[
[[File:Radiofonica 52.jpg|upright=1.4|thumb|Nella Compagnia del Teatro comico musicale di Roma (1952): in piedi (da sinistra) [[Nino Manfredi]], [[Renato Turi]], Elio Pandolfi, [[Silvio Noto]], [[Clely Fiamma]], Italo Carelli, [[Carlo Giuffré]], seduti [[Deddy Savagnone]], [[Wanda Tettoni]], [[Silvio Gigli]], [[Antonella Steni]] e [[Giusi Raspani Dandolo]].]]
Dalla fine degli anni '40 Pandolfi partecipò a trasmissioni di [[teatro di rivista|rivista]] quali ''[[La Bisarca (programma radiofonico)|La Bisarca]]'' di [[Pietro Garinei|Garinei]] e [[Sandro Giovannini|Giovannini]] (1949-51) a ''Briscola'' di [[Renzo Puntoni|Puntoni]] e [[Dino Verde|Verde]] (1949-51), dal ''[[Giringiro]]'' (1951) a ''Caccia al tesoro'' (1952-54) di Garinei e Giovannini, da ''La canasta'' di [[Fiorenzo Fiorentini|Fiorentini]] a ''[[Rosso e nero (programma radiofonico)|Rosso e nero]]'', con [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]] (1951-57) e ''[[Campo de' Fiori (programma radiofonico)|Campo de' Fiori]]'', diretto da [[Giovanni Gigliozzi]] (1955). [[Luchino Visconti]] lo scelse per interpretare il ruolo del cantante castrato nello spettacolo ''L'impresario delle Smirne'', con [[Rina Morelli]] e [[Paolo Stoppa]], che debuttò al [[Teatro La Fenice]] il 1º agosto 1957 (fu portato anche a [[Parigi]] e a [[Zurigo]]).<ref>Cfr. Luchino Visconti, ''Il mio teatro: 1954-1976'', Bologna, Cappelli, 1979, p. 136.</ref>
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