Villa d'Este (Tivoli): differenze tra le versioni
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La villa fu voluta dal cardinale [[Ippolito II d'Este|Ippolito d'Este]]<ref>Vincenzo Pacifici, ''Ippolito II d'Este cardinale di Ferrara'', Tivoli, 1920, reprint Tivoli, 1984 [http://www.societatiburtinastoriaarte.it/STSA-resources/pubblicazioni/misc/Ippolito_II_d_Este_1920_reprint_1984.pdf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170923051253/http://www.societatiburtinastoriaarte.it/STSA-resources/pubblicazioni/misc/Ippolito_II_d_Este_1920_reprint_1984.pdf|data=23 settembre 2017}}; ''In memoria del cardinale di Ferrara Ippolito II d'Este nel cinquecentesimo anniversario della nascita (1509-2009)'', a cura di Roberto Borgia, Tivoli, [[Liceo classico statale Amedeo di Savoia]], 2009. ISBN 978-88-902795-5-3 ([http://www.liceoclassicotivoli.it/In_memoria_del_cardinale_di_Ferrara_curavit_Roberto_Borgia_2009.rar testo on line rar]) ([http://www.scribd.com/doc/94178646/In-Memoria-del-Cardinale-Di-Ferrara-Curavit-Roberto-Borgia-2009 testo on line pdf]).</ref>, figlio di [[Alfonso I d'Este|Alfonso I]] e di [[Lucrezia Borgia]] (Ferrara [[1509]] - Roma [[1572]]), su un sito già anticamente sede di una villa romana.
La storia della sua costruzione è legata alle vicende del primo proprietario. [[Papa Giulio III]] del Monte volle ringraziare il cardinale d'Este per l'
Ippolito era abituato a ben altro, nella sua [[Ducato di Ferrara|Ferrara]] e anche a Roma, ma l'aria di Tivoli gli giovava e inoltre - grande cultore di antichità romane - era molto interessato ai reperti che abbondavano nella zona. Decise perciò di trasformare il convento in una [[villa]]. Questa sarebbe stata la gemella del grandioso palazzo che stava contemporaneamente facendo costruire a Roma, a [[Monte Giordano]]; mentre il palazzo romano doveva servire ai ricevimenti "ufficiali" nell'Urbe, la villa di Tivoli avrebbe dovuto essere piacevole luogo d'incontri e di colloqui più lunghi e meditati. Non a caso il luogo in cui sorse la villa aveva il nome di "Valle Gaudente".
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