Boemondo I d'Antiochia: differenze tra le versioni
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[[File:Bohemond I of Antioch lib.jpg|thumb|upright=1.2|left|Liberazione di Boemondo, miniatura da un [[manoscritto]] del XII secolo.]]
[[File:Mariage répudiation.jpg|thumb|upright=1.2|Matrimonio con Costanza, miniatura da un manoscritto del XII secolo.]]
[[File:Canosa di Puglia BW 2016-10-14 11-12-35.jpg|thumb|upright=1.2|Il [[Mausoleo]] dove giace Boemondo, a [[Canosa di Puglia]]<ref name = Banfi>{{Cita web|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/01/23/foto/canosa_la_citta_di_lino_banfi_tra_mausolei_e_catacombe-217271040/|titolo=Lino Banfi, ecco la sua Canosa: "La proporrò all'Unesco"|sito=La Repubblica|data=23 gennaio 2019|accesso=24 gennaio 2019}}</ref>]] Riscattato nel 1103 dalla generosità del principe armeno [[Kogh Vasil]], Boemondo ebbe come suo primo obiettivo quello di attaccare le vicine potenze musulmane per garantirsi i rifornimenti. Nell'attaccare tuttavia [[Harran]] nel 1104 egli fu severamente sconfitto sul [[Balikh (fiume)|fiume Balikh]], presso [[al-Raqqa]], sull'[[Eufrate]]. La disfatta fu decisiva, rendendo irrealizzabile quel grande principato orientale che Boemondo aveva progettato. Seguì un attacco greco in Cilicia e, disperando delle sue proprie risorse, Boemondo tornò in Europa per cercare rinforzi al fine di difendere la sua posizione. Giunto a [[Roma]], Boemondo riuscì a convincere il [[papa Pasquale II]] della ''perfidia Graecorum'' e così il legato pontificio [[Bruno di Segni]] (che accompagnò Boemondo in Francia) ricevette l'incarico di predicare la [[guerra santa]] contro [[Bisanzio]]. A [[Saint-Léonard-de-Noblat]] davanti all'urna di [[Leonardo di Noblac|san Leonardo]] Boemondo depose delle catene d'argento in ricordo di quelle che per tre anni gli avevano torturato il corpo nella prigione di [[Danishmend Ghazi|Gümüştekin]]<ref>Francesco Cognasso, ''Storia delle crociate'', Dall'Oglio, 1967</ref>. Poi si trovò a [[Chartres]] con il re di Francia [[Filippo I di Francia|Filippo I]].
La sua personalità affascinante gli fece guadagnare la mano di [[Costanza di Francia|Costanza]], la figlia del sovrano francese Filippo I, che sposò a Chartres nel 1106. Di questo matrimonio [[Sugerio di Saint-Denis]] scrisse:
{{Citazione|Boemondo venne in Francia per ottenere con ogni mezzo a sua disposizione la mano di Costanza, sorella di [[Luigi VI di Francia|monsignore Luigi]], una giovane dama di eccellente educazione, d'aspetto elegante e di splendido viso. Tanto grande era la reputazione del valore del regno di Francia e di monsignore Luigi che anche i Saraceni erano terrorizzati dalla prospettiva d'un tale matrimonio. Ella non fu fidanzata fin quando non venne rotto l'accordo matrimoniale che la legava a [[Ugo I di Champagne|Ugo, conte di Troyes]], volendosi evitare un altro inadatto partito. Il principe di Antiochia era navigato e ricco di doni e promesse; egli meritò il matrimonio che fu celebrato con grande pompa dal vescovo di Chartres alla presenza del re, di monsignore Luigi, di numerosi arcivescovi, vescovi e nobiluomini del regno.}}
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