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È da notare che l'azione di inizio novembre era stata preceduta da un intensificarsi degli scontri nei [[Territori Occupati palestinesi]] tra i coloni israeliani, l'IDF e la popolazione palestinese, con diverse decine di morti, che provocano vibranti proteste da parte dell'Autorità Nazionale Palestinese.<ref>{{cita testo|url=http://www.osservatorioiraq.it/modules.php?name=News&file=article&sid=6533|titolo=Escalation dell'Idf in Cisgiordania: tre palestinesi uccisi in tre giorni|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081227141119/http://www.osservatorioiraq.it/modules.php?name=News }}, articolo di Osservatorio Iraq, del 16 ottobre 2008</ref>
Nel mese di novembre, diverse ONG criticano Israele per la chiusura dei valichi e in questo periodo aumentando fortemente le prese di posizione critiche nei confronti del suo operato, non limitate alla situazione a Gaza. A fine novembre il Presidente dell'[[Assemblea Generale dell'ONU]], [[Miguel d'Escoto Brockmann]], durante un incontro nell'ambito della ''Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese'', ha paragonato la condizione dei palestinesi all'[[apartheid]] del [[Sudafrica]]. I rappresentanti di Israele hanno protestato, accusando il reverendo D'Escoto di "''odiare Israele''".<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.haaretz.com/hasen/spages/1040955.html|titolo=Top UN official: Israel's policies are like apartheid |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100306214333/http://www.haaretz.com/hasen/spages/1040955.html }}, articolo di [[Haaretz]].</ref><ref>''L'ONU accusa israele di politiche razziste'', lancio di agenzia della ''Missionary International Service News Agency'' (misna.org), 25/11/2008 12.31</ref> Pochi giorni dopo, il 4 dicembre 2008, il Consiglio per i diritti umani dell'ONU, per voce di [[Richard A. Falk|Richard Falk]] (rappresentante delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi), dopo due anni di ricerche sul territorio israeliano, ha prodotto un rapporto in cui, tra le altre cose, si chiedeva a Israele di rimuovere il blocco alla Striscia di Gaza, affermando che la [[Corte penale internazionale]] avrebbe dovuto indagare sul fatto e accusando lo Stato ebraico di aver violato i termini della tregua, causando il
Il 13 dicembre il governo di Israele annuncia che è disposto a prolungare la tregua, a patto che Hamas accetti le sue condizioni.<ref name=sofer>{{Cita news | cognome = Sofer | nome = Roni | titolo = Israel in favor of extending Gaza lull | pubblicazione = Ynetnews | accesso=27 dicembre 2008 | data=13 dicembre 2008 | url = http://www.ynet.co.il/english/articles/0,7340,L-3637877,00.html}}</ref> Il giorno successivo i rappresentanti al Cairo di Hamas hanno proposto di tornare agli accordi originali: Hamas avrebbe interrotto il lancio di razzi verso Israele, ma questo avrebbe aperto i varchi di frontiera, rimosso le limitazioni ai traffici commerciali e non effettuato più operazioni a Gaza.
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