D'Adda: differenze tra le versioni

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Alla morte di Febo III, a ridosso del periodo risorgimentale italiano, si verificò una spaccatura in seno ai cinque fratelli. Vitaliano, ciambellano dell'Imperatore, prese la strada di Vienna, il fratello Carlo fu tra quelli che, a seguito delle [[cinque giornate di Milano]], andarono a [[Torino]] a portare le chiavi della città di Milano. Ritornati poi gli austriaci, rimase come consigliere di re [[Vittorio Emanuele II]] e fu poi eletto [[Senatore del Regno d'Italia|Senatore]] nel primo parlamento dell'Italia unita. Emanuele rimase a Milano e fu tra i fautori del restauro del [[Castello Sforzesco]] di [[Milano]], Giovanni divenne abate, Ferdinando, rimasto fedele all'impero, rimase come consigliere del Viceré presso la [[Villa Reale di Monza]], sino all'abbandono della stessa da parte degli Asburgo, inviso al resto della famiglia, non si vide mai riconoscere i titoli da casa Savoia, neppure quando tutti i fratelli rimasero senza prole. Si ritirò in provincia e si dedicò alla cura dei possedimenti terrieri tra [[Pandino]], [[Crema (Italia)|Crema]] ed il [[cremonese]]. Solo il ramo che discende da Ferdinando è al momento esistente e, grazie al riconoscimento del Diploma Cesareo di [[Leopoldo I d'Asburgo|Leopoldo I]] da parte dell'arciduca [[Ottone d'Asburgo-Lorena]] nel [[2006]], detiene tutti i titoli e privilegi conferiti nei secoli alla famiglia.
 
Protettori delle arti, uno dei membri e citato nella composizione ''[[Alla musa]]'' di [[Giuseppe Parini]], dove l'autore esorta l'amico [[Febo D'Adda]] a riprendere a scrivere poesie. Questa famiglia fu molto generosa verso i più poveri creando asili, scuole, collegi, fondazioni. Sempre secondo il Tettoni-Saladini fecero una donazione di oltre 250.000 scudi. Questa nobile casa fu anche benemerita dell'illustrissima Religione di Malta, poiché è ben noto come don Giulio D'Adda si sia recato a soccorrere [[Malta]] a proprie spese e con un esercito interamente da lui pagato al fine di scacciare i [[Ottomani|Turchi]] che la tenevano stretta d'assedio.
 
==Albero genealogico della famiglia D'Adda==