Governo Netanyahu VI: differenze tra le versioni
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In reazione a ciò, [[Israele]] ha dispiegato immediatamente le proprie [[Forze di difesa israeliane|Forze di difesa]], tra cui la propria [[difesa aerea]] denominata “[[Iron Dome]]”. Tuttavia, il fatto che l’attacco fosse stato perpetrato durante la festa ebraica della [[Simchat Torah]] e lo [[Shabbat]], e un giorno dopo il cinquantesimo anniversario della [[guerra dello Yom Kippur]], anch'essa iniziata con un attacco a sorpresa, ha fatto si che, insieme a fattori d’altra natura<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/10/israele-era-distratto/|titolo=Israele era distratto|data=10 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>, la risposta iniziale procedesse molto più lentamente del previsto<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/12/ritardi-esercito-attacchi/|titolo=L’esercito israeliano ci ha messo ore prima di raggiungere le comunità attaccate|data=12 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>.
In seguito al deteriorarsi della situazione, e nel mentre che le città venivano liberate, il Governo ha dichiarato ufficialmente lo [[stato d'assedio]], ponendo il paese in una [[Dichiarazione di guerra|situazione istiuzionale]], [[Legge marziale|sociale]] ed [[economia di guerra|economica di guerra]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/07/benjamin-netanyahu-israele-hamas-guerra/|titolo=«Siamo in guerra»|formato=f4v|data=7 ottobre 2023|editore=Il Post (Virgolette)}}</ref>, ordinando, contestualmente, il richiamo dei [[riservisti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/11/riservisti-israele/|titolo=Il sistema dei riservisti in Israele, spiegato|data=11 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref> ed un [[assedio]] totale sulla [[Striscia di Gaza]], da attuarsi tramite [[Bombardamento|bombardamenti]] ed accerchiamenti militari<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/10/assedio-israele-gaza/|titolo=Come è fatto l’assedio israeliano a Gaza|data=10 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>.
In questa situazione, dunque, il [[Primi ministri di Israele|Primo ministro]] [[Benjamin Netanyahu]] ha avviato il processo di formazione di un [[Governo di guerra]] basato su [[Governo di unità nazionale|circostanze]] di [[unità nazionale]] con l’opposizione della [[Knesset]], la quale ha presto accolto una [[mozione]] di [[deroga]] allo scrutinio degli atti governativi e sospendendo gli [[Potere legislativo|affari legislativi ordinari]]. Il 12 ottobre [[2023]], infine, con l’adesione del [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]] guidato da [[Benny Gantz]], il governo è mutato in [[Governo di guerra|assetto di guerra]], ricevendo supporto straordinario fino alla fine del [[Guerra|conflitto]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/11/governo-unita-guerra-israele/|titolo=Israele avrà un governo di unità nazionale|data=12 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>.
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