Khaganato di Rus': differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Correggo link
Riga 5:
 
== Prove storiche ==
Colui che governava la Rus' è stato menzionato con il titolo di "[[Khagan]]" in innumerevoli fonti storiche. La maggior parte di queste sono testi stranieri del IX secolo mentre tre sono fonti [[Slavi orientali|slave]] dell'[[XI secolo|XI]] e [[XII secolo]]. Le più antiche prove europee dell'esistenza del [[Khaganato]] risalgono agli ''[[Annali di San Bertin]]'' di origine [[Franchi|franca]]. Questi ultimi riferiscono di un gruppo di [[Norreni]], che chiamavano sé stessi ''Rhos'' (''qui se, id est gentem suam, Rhos vocari dicebant'') che visitarono [[Costantinopoli]] intorno all'[[838]].<ref name="Jones250">{{Cita|Jones|pp. 249-250}}.</ref> Decidendo di non ritornare alle proprie terre attraverso la steppa, poiché ciò li avrebbe resi vulnerabili agli attacchi dei [[Magiari]], questi cavalieri viaggiarono attraverso la [[Germania]] accompagnati dall'[[ambasciatore]] [[Impero bizantino|bizantino]] dell'imperatore [[Teofilo (imperatore)|Teofilo]]. Interrogati in proposito a [[Ingelheim am Rhein|Ingelheim]] dall'[[Elenco di re franchi|Imperatore franco]] [[Ludovico il Pio|Ludovico I]], lo informarono che il loro leader era noto con l'appellativo di ''chacanus'' (termine [[Lingua latina|latino]] per "[[Khagan]]")<ref>''Håkan'' o ''Haakon'' era il nome utilizzato presso gli ''Scandinavi'' in quel periodo e si è un tempo ritenuto plausibile che i Rhos descritti negli annali di corte si riferissero a un sovrano avente tale titolo.</ref> e che vivevano a est della penisola scandinava. Gli Annali riferiscono tuttavia che l'Imperatore intuì che il loro primitivo luogo di origine era la [[Svezia]] (''comperit eos gentis esse sueonum'').<ref>{{Cita|''Annales Bertiniani''|pp. 19-20}}.</ref><ref name="Jones250" />
Colui che governava la Rus' è stato menzionato con il titolo di "[[Khagan]]" in innumerevoli fonti storiche. La maggior parte di queste sono testi stranieri del IX secolo mentre tre sono fonti [[Slavi orientali|slave]] dell'XI e XII secolo.
 
Le più antiche prove europee dell'esistenza del [[Khaganato]] risalgono agli ''[[Annali di San Bertin]]'' di origine [[Franchi|franca]]. Questi ultimi riferiscono di un gruppo di [[Norreni]], che chiamavano sé stessi ''Rhos'' (''qui se, id est gentem suam, Rhos vocari dicebant'') che visitarono [[Costantinopoli]] intorno all'[[838]].<ref name=Jones250>{{Cita|Jones|pp. 249-250}}.</ref> Decidendo di non ritornare alle proprie terre attraverso la steppa, poiché ciò li avrebbe resi vulnerabili agli attacchi dei [[Magiari]], questi cavalieri viaggiarono attraverso la [[Germania]] accompagnati dall'[[ambasciatore]] [[Impero bizantino|bizantino]] dell'imperatore [[Teofilo (imperatore)|Teofilo]]. Interrogati in proposito a [[Ingelheim am Rhein|Ingelheim]] dall'[[Elenco di re franchi|Imperatore franco]] [[Ludovico il Pio|Ludovico I]], lo informarono che il loro leader era noto con l'appellativo di ''chacanus'' (termine [[Lingua latina|latino]] per "[[Khagan]]")<ref>''Håkan'' o ''Haakon'' era il nome utilizzato presso gli ''Scandinavi'' in quel periodo e si è un tempo ritenuto plausibile che i Rhos descritti negli annali di corte si riferissero a un sovrano avente tale titolo.</ref> e che vivevano a est della penisola scandinava. Gli Annali riferiscono tuttavia che l'Imperatore intuì che il loro primitivo luogo di origine era la [[Svezia]] (''comperit eos gentis esse sueonum'').<ref>{{Cita|''Annales Bertiniani''|pp. 19-20}}.</ref><ref name=Jones250 />
 
Trenta anni dopo, nella primavera dell'871, i due sovrani dell'[[Impero Bizantino]] e del [[Sacro Romano Impero Germanico]], [[Basilio I il Macedone|Basilio I]] e [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]], si scontrarono per il controllo di [[Bari]], che era stata conquistata agli [[Arabi]] in seguito all'attacco coordinato degli eserciti delle due potenze. L'Imperatore d'Oriente inviò una lettera dai toni aspri alla sua controparte occidentale, accusandola di usurpare il titolo di Imperatore. Sosteneva infatti che i governanti franchi fossero semplici ''reges'' e che il titolo imperiale fosse invece appannaggio solo del Signore Supremo dei Romani, che individuava in sé stesso. Puntualizzò inoltre che ogni nazione possiede il proprio titolo per la qualifica di ''rex'': per esempio il titolo di ''chaganus'' era usato dai regnanti degli [[Avari]], dei [[Cazari]] (''Gazari''), e degli "Uomini del Nord" (''Nortmanno''). Su questo punto, Ludovico replicò che era informato unicamente sui Khagan avari, mentre nulla sapeva riguardo a quelli dei Cazari e dei Normanni.<ref>{{Cita|Monumenta Germaniae|pp. 385-394}}.</ref><ref>''cagano veram non praelatum Avarum, non Gazanorum aut Nortmannorum nuncipari reperimus''. {{Cita|Duczko|p. 25}}.</ref> Il contenuto della lettera di Basilio, oggi andata persa, è ricostruito in base alla risposta di Ludovico, riportata interamente nelle ''[[Chronicon Salernitanum]]''.<ref>{{Cita|Dolger|p. 59, n°487}}.</ref> La corrispondenza tra i due Imperatori indica che almeno un gruppo di Scandinavi aveva un sovrano chiamato "Khagan".